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Il fiore che sboccia una sola volta in 50 anni: la meraviglia del Silversword delle Hawaii

Silversword

C’è una pianta che cresce sulle pendici vulcaniche di Maui, in Hawaii, e che sembra uscita da una leggenda. It's called Silversword di Haleakalā, ma è conosciuto anche come “Fiore della Pazienza. The reason? Can vivere fino a 50 anni senza mai fiorire.

Then, un giorno, senza avviso, accade il miracolo: la pianta esplode in una fioritura spettacolare, ricoprendosi di decine di fiori violacei. Un’esplosione di bellezza tanto intensa quanto breve.


Silversword: una fioritura unica, un destino irreversibile

C’è però un dettaglio che rende il Silversword ancora più speciale: dopo aver fiorito, muore. La pianta ha una sola occasione nella vita per mostrare tutto il suo splendore, e poi scompare per sempre.

È come se tutta la sua esistenza fosse dedicata a prepararsi per quell’unico momento perfetto. Una sorta di spettacolo irripetibile, dove ogni individuo recita il suo ruolo una volta sola, e poi lascia il palco.

Curiosity: lo sapete che anche lagave fiorisce una sola volta nella vita e poi muore?


Una lezione dalla natura

Il Silversword non è solo un fenomeno botanico rarissimo, ma anche un potente simbolo. Vive oltre i 2.000 meters above sea level, in condizioni ambientali estreme, dove poche altre forme di vita riescono a resistere. Yet, attende con pazienza, year after year, la sua unica possibilità di fiorire.

Un esempio perfetto di resilienza e bellezza effimera, che ci ricorda quanto spesso le cose più straordinarie richiedano tempo, silenzio e attesa.


Perché ci affascina così tanto?

Forse perché, nel Silversword, rivediamo anche un podi noi. Quell’idea di aspettare il proprio momento, di affrontare la fatica, il tempo e l’incertezza, and then esprimere tutto in un attimo di pienezza. Un promemoria che la natura ci regala, e che vale la pena ascoltare.

Altri fiori che fioriscono una sola volta nella vita

Il Silversword non è l’unico a sorprenderci con la sua fioritura unica e irripetibile. Esistono infatti altre piante che seguono un ciclo simile, fatto di attese lunghissime e una sola, spettacolare esplosione di vita.

Una delle più note come vi anticipavo è lAgave americana, spesso chiamata “pianta del secolo”, che può impiegare dai 10 AI 30 anni per fiorire: quando accade, produce un gigantesco stelo floreale alto anche sei metri, e poi muore.

Un altro esempio straordinario è il Talipot palm (Corypha umbraculifera), una palma originaria dello Sri Lanka e dell’India meridionale che fiorisce una sola volta in 40-60 anni prima di collassare su sé stessa.

Finally, the Bamboo: alcune varietà fioriscono contemporaneamente in tutto il mondo dopo decenni o addirittura un secolo, per poi morire tutte insieme.

Queste piante ci mostrano che la natura ha i suoi tempi, e spesso sono ben diversi dai nostri. Ma proprio per questo, quando decidono di fiorire, sanno lasciarci senza fiato.

Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Patentino per cani in Lombardia, 27 razze sotto osservazione: come funziona e perché

Patentino per cani in Lombardia

In Lombardia arriva una novità destinata a far discutere: un patentino obbligatorio per i proprietari di 27 breeds of dogs. La mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale il 23 Maggio 2025 , mira a migliorare la gestione responsabile di animali considerati impegnativi, non per la loropericolosità", ma per la necessità di competenze maggiori nella conduzione.

American Pit Bull Terrier, Cane Corso, Rottweiler, ma anche razze meno note come il Rafeiro do Alentejo o il Cane da Serra da Estrela: il provvedimento non fa distinzioni di popolarità, ma guarda alla sostanza. Forza fisica, indole territoriale e reattività sono tra i criteri alla base della selezione.

Il messaggio è chiaro: non basta amare un cane, bisogna anche saperlo gestire.

Come funzionerà Il corso per il patentino per cani in Lombardia: Theory, pratica e test finale

Il nuovo patentino non sarà solo un pezzo di carta, ma un vero e proprio percorso formativo obbligatorio, pensato per chi desidera convivere in modo responsabile con un cane appartenente a una delle 27 razze indicate. Il programma è suddiviso in due fasi principali:

  • Corso teorico: at least 10 ore dedicate alla conoscenza del comportamento canino, delle normative vigenti, dei principi di gestione responsabile e delle dinamiche di relazione uomo-animale.
  • Corso pratico: at least 6 ore di esercitazioni guidate, in cui si imparano strategie concrete per affrontare situazioni critiche (come incontri con altri cani, gestione della paura, controllo in aree pubbliche).

Una volta terminata la formazione, è previsto un test CAE-1 (Controllo dell’Affidabilità e dell’Equilibrio), gestito in collaborazione con l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Il test valuta sia il comportamento del cane che la competenza del proprietario.

Se il cane non supera la prova, o se il proprietario non dimostra adeguate capacità gestionali, l’Ats può disporre alcune misure restrittive:

  • Obbligo di guinzaglio e museruola fuori casa
  • Percorso terapeutico obbligatorio con un veterinario esperto in comportamento animale
  • Nei casi più gravi, sequestro del cane e affido temporaneo a strutture autorizzate

Sarà possibile ripetere il test CAE-1 fino a tre volte entro un periodo massimo di tre mesi.

What are the 27 razze che richiedono il patentino per cani in Lombardia

L’elenco include razze di grandi dimensioni, molossian, guard dogs or from pastore, ma anche incroci riconducibili a esse. Non si tratta di una lista di “cani cattivi”, ma di un invito a gestire con consapevolezza animali che richiedono maggiore esperienza.

Ecco l’elenco completo:

Razze soggette a patentino IN REGIONE LOMBARDIA
Dogo Argentino
Fila Brasileiro
Tosa giapponese
American Pit Bull Terrier
Pit Bull Terrier
Staffordshire Bull Terrier
American Staffordshire Terrier
Bullmastiff
Rottweiler
Cane Corso
Perro de Presa Canario
Perro de Presa Mallorquín
American Bulldog
Cane da Pastore di Charplanina
Cane da Pastore dell’Anatolia
Cane da Pastore dell’Asia Centrale
Cane da Pastore del Caucaso
Cane da Pastore Maremmano Abruzzese
Cane da Serra da Estrela
Rafeiro do Alentejo
Rhodesian Ridgeback
Tosa Inu
Bandog
Boerboel
Akita Inu
Cane Lupo Cecoslovacco
Cane Lupo di Saarloos
Cane Lupo Italiano
Patentino per cani regione lombardia: la Lista dei cani
la Lista dei cani

Un modello da seguire per altre regioni?

Nonostante alcune critichesoprattutto da parte di chi teme una stigmatizzazione delle razzeil progetto lombardo ha un intento educativo e preventivo.

Potrebbe diventare un modello per altre regioni italiane, promuovendo una cultura cinofila più evoluta, in cui convivenza e sicurezza vadano di pari passo.

La responsabilità, Eventually, non è mai del cane. È sempre nostra.

Tutto sui cani

Non perdetevi anche queste notizie ed approfondimenti sui vostri amici a 4 zampe:

Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Stitichezza, gonfiore e intestino pigro? Ecco i 5 cibi che aiutano davvero l’intestino

5 cibi che aiutano davvero l’intestino

Ci sono dei cibi che aiutano davvero l’intestino in case of constipation, gonfiore addominale e meteorismo, tutti sintomi di un intestino pigro. Scoprite i 5 cibi che aiutano a ritrovare regolarità e benessere senza farmaci.

Il problema della stitichezza: quando l’intestino si blocca

Stitichezza e gonfiore addominale sono disturbi comuni, spesso legati a cattive abitudini alimentari, sedentarietà o stress. In molti casi, though, è possibile intervenire semplicemente modificando la dieta.

Esistono infatti alimenti naturalmente ricchi di fibre e principi attivi in grado di stimolare il transito intestinale, riequilibrare la flora batterica e ridurre la sensazione di pesantezza.

Ecco i migliori 5 cibi che possiamo integrare con facilità nella nostra alimentazione quotidiana.

1. Prugne: le regine dell’intestino

Non è un mito: the Plums, soprattutto nella versione secca, sono un rimedio naturale efficace contro la stitichezza.

  • Contengono sorbitolo, uno zucchero che richiama acqua nell’intestino
  • Sono ricche di fibre insolubili, che aumentano il volume delle feci
  • Favoriscono un’azione lassativa delicata, adatta anche ai bambini

Una manciata al giorno, meglio se reidratate in acqua tiepida, può aiutare a regolarizzare l’intestino senza ricorrere a farmaci.

2. Kiwi: un alleato verde, fresco e potente

Un frutto spesso sottovalutato: il kiwi, soprattutto quello verde, ha una potente azione stimolante sull’intestino.

  • favorisce la digestione, grazie ad un enzima naturale, l’actinidina
  • Agisce in modo delicato ma efficace grazie alle fibre solubili ed è ricco di vitamina C
  • Favorisce il movimento intestinale già al mattino, se consumato a stomaco vuoto

Due kiwi al giorno sono il dosaggio consigliato per osservare risultati in pochi giorni.

3. Flaxseed: piccoli ma potentissimi

The flaxseeds sono un concentrato di benessere intestinale. Quando vengono messi a mollo, rilasciano una sostanza gelatinosa ricca di mucillagine that:

  • Protegge e lubrifica le pareti intestinali
  • Aiuta a regolare la motilità dell’intestino
  • Contribuisce all’idratazione delle feci

Per un effetto ottimale, lasciamoli in acqua per almeno 8 ore e consumiamoli al mattino insieme all’acqua stessa.

4. Verdure a foglia verde: la base della regolarità

Spinach, bietole, chicory, catalogna: the verdure a foglia verde sono fondamentali per mantenere un buon equilibrio intestinale.

  • Sono una fonte naturale di fibre, sia solubili che insolubili
  • Contengono magnesio, che rilassa la muscolatura dell’intestino
  • Favoriscono l’eliminazione delle tossine accumulate
  • Consumiamole cotte al vapore o saltate in padella con un filo d’olio extravergine per mantenerne intatte le proprietà

5. Yogurt e alimenti fermentati: la forza dei probiotici

Spesso trascuriamo il ruolo del microbiota intestinale. Yogurt natural, kefir e altri fermentati aiutano a riequilibrare la flora intestinale grazie ai Probiotics vivi.

  • Migliorano la digestione e l’assorbimento dei nutrienti
  • Contrastano lo sviluppo di batteri patogeni
  • Favoriscono una peristalsi più regolare
  • Preferiamo prodotti senza zuccheri aggiunti e, If possible, biologici e italiani

Altro sui cibi e la salute

Se la nostra guida ai cibi antinfiammatori naturali vi è interessata, ecco altri articoli da leggere per curarvi in maniera naturale:

Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Ecco i migliori cibi antinfiammatori naturali

L’infiammazione cronica è alla base di molte patologie moderne, ma la buona notizia è che possiamo combatterla a tavola. Scopriamo insieme quali sono i cibi antinfiammatori naturali che possono aiutarci a mantenere il nostro organismo in salute.

Cos’è l’infiammazione e perché è importante controllarla

Si tratta di una risposta naturale e complessa del nostro sistema immunitario. È progettata per proteggere l’organismo da infezioni, lesioni e agenti irritanti.

Quando rileva una minaccia, come un’infezione batterica, un virus o un trauma fisico, ecco che attiva un meccanismo di difesa che coinvolge cellule immunitarie, proteine e altre molecole chimiche. Questo processo è essenziale per la guarigione, ma se non viene regolato correttamente, può trasformarsi in una condizione dannosa.

Se l’infiammazione è acuta la reazione del corpo è rapida e temporanea e si manifesta con sintomi comuni come rossore, swelling, calore e dolore nella zona interessata, come la febbre durante un’influenza. Questo tipo di infiammazione è benefico e necessario. Senza, il corpo non sarebbe in grado di guarire o difendersi da agenti esterni.

Quando l’infiammazione, though, persiste per settimane, mesi o anni, anche in assenza di una minaccia evidente, ecco che diventa una infiammazione cronica. E può danneggiare i tessuti sani e contribuire allo sviluppo di molte malattie croniche, come malattie cardiovascolari, type diabetes 2, artrite reumatoide e malattie neurodegenarative e perfino il cancro.

Perché è importante controllare l’infiammazione

Mentre l’infiammazione acuta è una risposta salvavita, quella cronica è come un fuoco lento e costante che consuma l’organismo dall’interno. Bisogna controllarla, per prevenire malattie croniche e migliorare la qualità della vita.

La buona notizia è che molte abitudini quotidiane possono aiutare a ridurre l’infiammazione cronica e che seguire una dieta antinfiammatoria è forse uno dei modi più efficaci.

Accanto ad un’alimentazione sana, è importante anche mantenersi attivi con dell’esercizio fisico regolare, imparare a gestire lo stress con tecniche come meditazione, yoga o respirazione profonda , dormire a sufficienza, and evitare sostanze dannose come fumo, alcool e caffé. 

Quali sono le cause dell’infiammazione cronica

Le cause dell’infiammazione cronica possono includere:

  • Dieta non equilibrata: consumo eccessivo di zuccheri, grassi saturi e alimenti ultra-processati
  • Stile di vita sedentario: inattività fisica che contribuisce all’accumulo di grasso viscerale, che rilascia molecole infiammatorie
  • Stress cronico: stress prolungato che stimola il rilascio di cortisolo e altre sostanze che possono aggravare l’infiammazione
  • Esposizione a tossine: fumo, inquinamento e alcune sostanze chimiche che possono innescare una risposta infiammatoria costante

I principali cibi antinfiammatori

Ora è chiaro che curare in modo attento la propria dieta è uno dei modi migliori per prevenire l’insorgere di patologie a vari livelli, come diabete, malattie cardiache, artrite e persino depressione, che numerosi studi hanno chiarito siano causate anche dall’infiammazione.

Especially, gli alimenti contro l’infiammazione agiscono come veri e propri “pompiere naturali” for our organism, cioè hanno la capacità di stimolare il nostro corpo a regolare in modo naturale i processi anti-infiammatori.

Frutta e verdura ricche di antiossidanti

Ormai dimostrato da molteplici studi il ruolo della fruits and vegetables come gli alimenti più benefici per il nostro organismo.

Frutta e verdura sono i campioni degli antiossidanti ed il fulcro di una dieta anti-infiammatoria grazie all’elevato contenuto di antiossidanti, che neutralizzano i radicali liberi responsabili dello stress ossidativo e dei danni cellulari.

  • Berries (mirtilli, Raspberries, blackberries, strawberries): ricchi di antociani, potenti antiossidanti che combattono l’infiammazione e supportano la salute del cuore
  • Agrumi (oranges, limoni, pompelmi): fonte di vitamina C, che rafforza il sistema immunitario e riduce l’infiammazione
  • Verdure a foglia verde (Spinach, cavolo riccio, bietole): contengono vitamina E e polifenoli che proteggono le cellule dai danni
  • Peperoni e pomodori: ricchi di lycopene e vitamina C, riducono l’infiammazione sistemica
  • Broccoli: contengono sulforafano, un composto che riduce le citochine infiammatorie

Grassi sani: olio d’oliva e pesce azzurro

I grassi non sono il nemico, almeno non tutti. The grassi sani svolgono un ruolo cruciale nel ridurre l’infiammazione e promuovere la salute generale.

  • Olio extravergine di oliva: una delle pietre miliari della dieta mediterranea, is rich in Polyphenols e acido oleico, che contrastano l’infiammazione cronica
  • Pesce azzurro (Salmon, mackerel, sardines, Anchovies): ricco di omega-3 (EPA e DHA), grassi essenziali che regolano la risposta infiammatoria e proteggono il cuore
  • Avocado: oltre ai grassi monoinsaturi, Contains carotenoidi e tocopherol, composti con effetti anti-infiammatori

Spezie e erbe aromatiche

Sono piccoli concentrati di salute. Non solo aggiungono sapore ai piatti, ma sono potenti alleati contro l’infiammazione.

  • Turmeric: Contains curcumina, un composto con effetti anti-infiammatori simili a quelli di alcuni farmaci
  • Ginger: riduce i marcatori infiammatori e aiuta nella gestione del dolore articolare
  • cinnamon: ricca di antiossidanti, aiuta a regolare la glicemia e a ridurre l’infiammazione
  • Rosmarino e timo: contengono acid rosmarinico, che ha effetti antinfiammatori e antimicrobici
  • Garlic: i suoi composti solforati riducono le citochine infiammatorie

In short, ottime ragioni per mangiarne in quantità e diminuire (o addirittura eliminare) il consumo di carne!

I cibi che causano infiammazione

Cercate di evitare o limitare il più possibile questi alimenti:

  • carboidrati raffinati, come pane bianco e dolci
  • patatine fritte e altri cibi fritti
  • bevande zuccherate
  • carni rosse come hamburger, bistecche e carni lavorate come hot dog e salsicce e piatti pronti a base di carne
  • grassi di origine animale come margarina e burro

Consigli pratici per una dieta antinfiammatoria

Ecco un esempio di menù settimanale equilibrato che comprende alimenti contro l’infiammazione.

Monday,

  • Colazione: porridge di avena + mirtilli freschi + flaxseeds + spolverata di cannella
  • Pranzo: insalata di spinaci + avocado + pomodorini + salmone grigliato + filo di olio extravergine di oliva
  • Cena: zuppa di lenticchie + turmeric + carrots + Rosemary

Martedì

  • Colazione: yogurt naturale + strawberries + nuts + honey
  • Pranzo: Brown rice + broccoli al vapore + sgombro con succo di limone
  • Cena: pollo al curry + curcuma e zenzero + insalata di verdure a foglia verde

Wednesday

  • Colazione: smoothie con arancia + Spinach + fresh ginger + chia seeds
  • Pranzo: insalata di quinoa + Chickpeas + Peppers + prezzemolo e olio d’oliva
  • Cena: filetto di sardine al forno + herbs + zucca al vapore

Giovedì

  • Colazione: wholemeal bread + avocado + spolverata pepe nero
  • Pranzo: wholemeal pasta + Eggplant + pomodorini + garlic
  • Cena: minestrone di verdure e curcuma + cavolo riccio + Spelt

Venerdì

  • Colazione: Green tea + 1 fetta di pane integrale + almond butter
  • Pranzo: insalata di farro + salmone affumicato + rocket + pumpkin seeds
  • Cena: pollo al forno + limone e timo + patate dolci al forno + Spinach

Saturday

  • Colazione: frullato di latte di mandorla + Banana + Ginger + turmeric
  • Pranzo: insalata di lenticchie + pomodorini + cipolla rossa + olive oil
  • Cena: fetta di tonno al forno + verdure grigliate

Sunday

  • Colazione: porridge d’avena + Raspberries + flaxseeds + pinch of cinnamon
  • Pranzo: risotto integrale + Zucchini + turmeric + Rosemary
  • Cena: zuppa di zucca + Ginger + pane integrale tostato

Ecco i migliori cibi antinfiammatori naturali

What are the 15 migliori cibi antinfiammatori naturali

Ecco i più comuni ed efficaci alimenti che contrastano l’infiammazione:

Fonti scientifiche

Per scrivere questo articolo abbiamo consultato alcuni articoli e studi scientifici sull’argomento della dieta antinfiammatoria.

Altro sui cibi e la salute

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Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Il concime più insospettabile? Il caffè, e le piante ringraziano

Fondi di caffè concime

The fondi di caffè sono spesso considerati un semplice scarto domestico, ma in realtà rappresentano una risorsa preziosa per il nostro giardino. Ricchi di azoto, potassio, fosforo e magnesio, questi residui possono migliorare la struttura del terreno e fornire nutrienti essenziali alle piante. Inoltre, la loro consistenza contribuisce a rendere il suolo più soffice e capace di trattenere l’umidità senza diventare compatto.


Quali sono le piante che apprezzano i fondi di caffè come concime

Non tutte le piante reagiscono allo stesso modo all’aggiunta di fondi di caffè, ma alcune ne traggono particolare beneficio. Ecco un elenco di piante che “adoranoquesto concime naturale:

  • Ortensie: amano i terreni leggermente acidi, e i fondi di caffè possono intensificare il loro colore blu.

  • Azalee e camelie: queste acidofile traggono beneficio da un terreno più ricco e ben drenato.

  • Rododendri: migliorano nella fioritura e nella resistenza se concimati con moderazione.

  • Rose: si crede che il caffè aumenti la produzione di boccioli, oltre a tenere lontani alcuni insetti.

  • Pomodori: attenzione alla quantità, ma con il giusto bilanciamento possono crescere più vigorosi.

  • Carote e ravanelli: un terreno più friabile grazie al caffè li aiuta a svilupparsi meglio in profondità.

Anche alcune piante da appartamento, come le felci, possono beneficiarne, purché si usi con moderazione e si tenga sotto controllo l’umidità.


Come utilizzare i fondi di caffè

Per sfruttare al meglio i fondi di caffè nel giardinaggio, è importante seguire alcune semplici indicazioni:

  • Asciugare completamente i fondi prima di conservarli, per evitare la formazione di muffe

  • Mescolarli con il terriccio prima di piantare, per migliorare la struttura del suolo

  • Spargerli a piccole dosi intorno alla base delle piante, evitando il contatto diretto con i fusti

  • Aggiungerli al compost, dove si integrano perfettamente con altri scarti organici

  • Utilizzarli ogni due o tre settimane, non più spesso, per evitare un’eccessiva acidificazione del terreno

Un errore comune è usarli come fossero terriccio puro: meglio considerarli come un integratore. Inoltre, non tutti i tipi di caffè sono uguali. Quello in capsule, ad esempio, spesso contiene additivi o residui di plastica: meglio puntare su fondi naturali, provenienti da moka o caffettiere a filtro.


Precauzioni e consigli utili

Sebbene i fondi di caffè siano benefici per molte piante, è importante non esagerare. Un uso eccessivo può portare a un’eccessiva acidificazione del terreno o alla formazione di una crosta superficiale che impedisce l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, alcune piante, come le orchidee, potrebbero non tollerare bene l’aggiunta di caffè al terreno.

Non perdetevi anche gli altri utilizzi possibili dei fondi di caffè

Ultimo aggiornamento il 22 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Le piante possono dormire? Scopri i loro ritmi segreti

Le piante dormono

Di notte chiudono le foglie, rallentano la fotosintesi e sembrano “riposare”. Ma è davvero sonno? Le piante seguono ritmi precisi, scanditi dalla luce, dal buio e persino dalla Luna. Un viaggio affascinante nella cronobiologia vegetale, la scienza che studia il tempo delle piante.


Le piante dormono? La risposta è più complessa di quanto sembri

Non hanno occhi per vedere né cervello per pensare, eppure le piante percepiscono il passare del tempo e rispondono con precisione a cicli quotidiani, lunari e stagionali. È quello che studia la cronobiologia vegetale, una disciplina che rivela comportamenti sorprendenti del mondo verde.


Movimenti notturni: quando le foglie si piegano per dormire

Avete mai notato che alcune foglie si chiudono o si abbassano al calar del sole? Questo comportamento si chiama nictinastia. È un movimento “programmatoper proteggere le foglie, conservare energia e ottimizzare la fotosintesi. Non è sonno come lo intendiamo noi, but una forma di riposo attivo.

ritmi segreti delle piante
Scoprite i ritmi segreti delle piante

L’orologio interno delle piante: How does that work

Le piante possiedono un orologio circadiano, un meccanismo biologico interno che regola le funzioni quotidiane: apertura degli stomi, produzione di zuccheri, Bloom.

Questo orologio è sincronizzato con la luce del giorno, ma funziona anche al buio. È la prova che le piante sentono lo scorrere del tempo.


Ritmi lunari e stagionali: le piante seguono anche la Luna

Alcune piante mostrano comportamenti legati ai cicli lunari, come la germinazione o la produzione di resine. Even the ritmi stagionali sono codificati geneticamente: sanno quando è il momento di perdere le foglie, fiorire o rallentare il metabolismo.

Tutto senza un cervello, ma con una precisione straordinaria.


Cosa ci insegna la cronobiologia vegetale

Capire i ritmi delle piante ci aiuta a coltivarle meglio, a proteggerle e a rispettare i loro tempi naturali, soprattutto in agricoltura e nei giardini urbani. Ma ci ricorda anche una cosa fondamentale: nella natura tutto è ritmo, e ogni forma di vita segue il proprio tempo.


Condividi il battito nascosto del mondo verde

Le piante non dormono come noi, but seguono un ritmo preciso, silenzioso e meraviglioso. Condividi questo articolo per far scoprire anche ad altri il segreto del loro “sonno vegetale”.

Altre curiosità dal mondo della natura

Tante domande che vi sarete fatti e a cui cercheremo di rispondere:

Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Quali sono i cibi che fanno bene ai capelli: la guida completa per una chioma sana e splendente

Capelli spenti, fragili o che cadono più del solito? La soluzione potrebbe trovarsi a tavola. Spesso ci concentriamo su shampoo miracolosi o trattamenti costosi, dimenticando che la vera bellezza dei capelli parte dall’interno, con ciò che mangiamo ogni giorno.

Alcuni cibi sono veri e propri alleati della nostra chioma: ricchi di Proteins, vitamine e minerali essenziali, favoriscono la crescita, prevengono la caduta e migliorano la struttura del capello. In questo articolo scopriamo quali sono i cibi che fanno bene ai capelli e come integrarli facilmente nella dieta quotidiana.

Quali sono i cibi che fanno bene ai capelli

I capelli riflettono il nostro stato di salute generale, e l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel mantenerli forti, lucenti e in salute. Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti essenziali, può prevenire la caduta, favorire la crescita e migliorare la qualità della chioma.

I nutrienti chiave per capelli forti e sani

Proteins

I capelli sono costituiti dal 90% da cheratina, una proteina fibrosa che costituisce anche peli ed unghie ed è prodotta naturalmente dal nostro organismo. Ma può essere compromessa da fattori esterni o da fattori interni al corpo.

E come ogni materiale da costruzione, anche la cheratina ha bisogno di raw materials per essere sintetizzata: le proteine alimentari.

Una dieta povera di proteine, anche se ricca di altri nutrienti, can compromettere la forza e la crescita dei capelli, rendendoli fragili, opachi e soggetti alla caduta. For that, chi vuole prendersi cura della propria chioma non può permettersi di trascurarle.

Le migliori fonti proteiche da includere ogni giorno:

  • Eggs: ricche di aminoacidi essenziali e biotina, alleata della crescita
  • Legumes: lentils, fagioli e ceci sono ottime alternative vegetali, perfette anche per chi segue una dieta vegetariana
  • Pesce azzurro e salmone: combinano proteine nobili e acidi grassi omega-3, preziosi per il cuoio capelluto
  • Carni magre: pollo e tacchino forniscono proteine ad alto valore biologico senza appesantire
  • Tofu e tempeh: opzioni versatili per integrare le proteine in chiave vegetale

Vitamins

Sono tra i nutrienti più preziosi per chi sogna capelli sani, forti e luminosi. Agiscono a livello cellulare, nutrendo i follicoli, proteggendo dalle aggressioni esterne e sostenendo la produzione di cheratina, la proteina che costituisce la fibra del capello.

Quando l’organismo è carente di una o più vitamine essenziali, i capelli sono spesso i primi a ‘lanciare l’allarme’. Così diventano opachi, più fragili, e tendono a cadere più facilmente.

Una dieta varia e ricca di micronutrienti è fondamentale per la salute della nostra chioma.

  • Vitamin A: favorisce la produzione di sebo, mantenendo il cuoio capelluto idratato. Si trova nelle carote, In pumpkin, nelle patate dolci e negli spinaci
  • Vitamin C: antiossidante che aiuta nella produzione di collagene, è essenziale per la struttura dei capelli e lo trovate negli Citrus, nei kiwi, nelle fragole, e nei peperoni
  • Vitamin E: migliora la circolazione del cuoio capelluto, aiutando a nutrire i follicoli e la trovate in avocado, almonds, hazelnuts, sunflower seeds
  • Vitamin D: può aiutare nella creazione di nuovi follicoli piliferi. Prediligete pesce grasso, mushrooms, e se possibile, una ben protetta esposizione al sole
  • Vitamine del gruppo B ed in particolare la biotina: sono essenziali per la crescita dei capelli e le trovate nei cereali integrali, nelle uova e nell’avocado, in Brewer's yeast

Minerali

  • Iron: aiuta i globuli rossi a trasportare ossigeno ai follicoli piliferi. Sources: carne rossa, Spinach, legumes
  • Zinc: contribuisce alla crescita e riparazione dei tessuti capillari. Sources: ostriche, pumpkin seeds, lentils
  • Selenium: protegge i follicoli dai danni ossidativi. Sources: noci del Brasile, fish, whole grains.
  • Acidi grassi come omega-3, che nutrono il cuocio capelluto e supportano la crecita della chioma, e che trovate nel pesce e nei semi oleosi come semi di lino e noci

Gli omega-3 nutrono i capelli e supportano la salute del cuoio capelluto. Sources: Salmon, flaxseeds, noci.

Tabella degli alimenti e loro benefici per i capelli

In b reve ecco per ogni alimento i nutrienti principali ed i benefici che hanno sui capelli.

Alimento Nutrienti principali Benefici per i capelli
Salmone Proteins, omega-3 Nutre i follicoli, migliora la lucentezza
Eggs Biotina, Proteins Rafforza la struttura del capello
Spinach Iron, Vitamin C Previene la caduta, stimola la crescita
Noci Selenium, zinc Protegge dai danni ossidativi
Lenticchie Proteins, iron Supporta la crescita e la forza
Avocado Vitamin E, azcidi grassi Idrata e migliora l’elasticità
Carote Vitamin A Mantiene il cuoio capelluto sano

La dieta ideale per capelli sani

Una dieta per capelli sani e luminosi, è rappresentare da una piramide alimentare tipo la piramide mediterranea, in cui so o presenti i vari gruppi alimentari e i nutrienti-chiave per la salute dei capelli.

Menù per integrare questi cibi nella dieta quotidiana

Aggiungete sempre al vostro menù settimanale alcuni cibi che siano fonte di proteine e vitamine A, C,D e B7, ed omega-3 come in questo  esempio di schema di menù giornaliero:

Colazione: 1 Greek yogurt + frutta fresca a pezzi + 1 manciata di semi di lino
Pranzo: insalata di spinaci con filetto di salmone alla griglia + 1 avocado
Spuntino: 1 manciata di noci o mandorle
Cena: zuppa di lenticchie + carote al forno + wholemeal bread.

Fonti scientifiche

Per scrivere questo articolo ci siamo consultati con i seguenti articoli scientifici che sostenessero alcune indicazioni date:

Altri cibi importanti per la salute

Scorpi altri cibi importanti per la tua salute e la bellezza naturale:

 

Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Viaggiare in aereo con cani di taglia media e grande: le nuove regole ENAC

Viaggiare in aereo con cani di taglia media e grande: le nuove regole ENAC

Finalmente è possibile viaggiare in aereo con cani di taglia media e grande, quando prima erano obbligati a essere messi nella stiva assieme ai bagagli. In fact, from 2025, cambiano le regole per viaggiare in aereo con i nostri amici a quattro zampe: l’ENAC ha finalmente dato il via libera al trasporto in cabina anche per i cani di taglia media e grande, superando il limite degli 8-10 kg che valeva fino a oggi. Questa è una grande svolta per viaggiare in aereo con cani di taglia media e grande: basta stiva! Ecco le regole viste da vicino.

Una svolta per chi viaggia con animali domestici

From 16 may 2025, ENAC ha pubblicato nuove linee guida che permettono anche ai cani di peso superiore agli 8-10 kg di viaggiare in cabina, segnando una svolta nel modo in cui gli animali da compagnia possono essere accolti a bordo.

Non è una norma obbligatoria, ma le compagnie possono aderire presentando un piano operativo autorizzato.

Questo passaggio segna un cambiamento culturale: gli animali non sono più considerati semplicemente ‘bagagli’, ma parte della famiglia, anche in volo.

Requisiti e limiti: cosa dice davvero ENAC

Contrariamente a quanto accadeva finora, le nuove linee guida non stabiliscono un peso massimo fisso per gli animali in cabina. Il criterio è la compatibilità con la sicurezza del volo e lo spazio disponibile.

In practice:

  • L’animale deve viaggiare in un trasportino omologato
  • Il trasportino deve essere posizionato in sicurezza vicino al finestrino
  • Non deve ostruire le uscite di emergenza né interferire con le procedure a bordo

Sarà la compagnia aerea, caso per caso, a valutare se ammettere animali di grande taglia, in base alle caratteristiche dell’aeromobile e alle condizioni operative.

Inoltre l’ENAC richiede che sia informato l’equipaggio e i passeggeri nelle vicinanze della presenza dell’animale nel trasportino, tenendo presente che su ogni volo c’è spazio solo per un numero massimo di animali.

Si possono creare buffer zone per passeggeri con allergie o sensibilità al pelo degli animali.

Come cambiano i viaggi per chi ha un cane di taglia grande

Travelling with your dog sarà più semplice. Perché queste regole rendono più facile evitare la stiva, soluzione che spesso si rivela fonte di stress sia per gli animali che per i padroni. Grazie all’apertura ENAC, possiamo finalmente valutare compagnie più pet-friendly e pianificare un viaggio aereo con il nostro cane senza compromessi.

Ma bisogna fare attenzione, Since ogni compagnia stabilirà i propri criteri, quindi è fondamentale informarsi prima della prenotazione.

Consigli pratici per volare insieme in tutta serenità

Organizzarsi è essenziale per un volo sereno. Ecco cosa non dimenticare:

  • Verificare la policy della compagnia aerea scelta
  • Prenotare per tempo, i posti per animali sono limitati
  • Abituare il cane al trasportino, con giochi o coperte familiari
  • Consultare il veterinario, specialmente per viaggi lunghi
  • Preparare un kit da viaggio: water, ciotola pieghevole, traversina, Wipes

Anche i cani più grandi, se abituati e tranquilli, potranno finalmente volare accanto a noi, con maggiore attenzione al loro benessere e a quello degli altri passeggeri.

Altro sui viaggi con cani e gatti

Ecco anche altre utili informazioni sui cani:

Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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La nuova legge sulla caccia, cosa cambia davvero?

nuova legge sulla caccia

The Ministero dell’Agricoltura sta spingendo per riformare la storica legge 157 del 1992, che regola la tutela della fauna selvatica e l’attività venatoria in Italia. La proposta, voluta dal ministro Francesco Lollobrigida, mira a rivedere profondamente tempi, modalità e gestione della caccia. Ma cosa c’è davvero dentro questa riforma? E perché sta facendo così discutere?

Eccola in breve:

  • Estensione dei periodi di caccia, anche durante la stagione riproduttiva

  • Caccia ammessa nei parchi e nelle aree protette

  • Partecipazione diretta degli agricoltori al contenimento faunistico

  • Riapertura all’uso di tecniche tradizionali per la cattura degli uccelli

  • Giustificazione formale come “strumento di monitoraggio

  • Autorizzazione degli abbattimenti anche nei centri abitati

  • Maggiore autonomia decisionale per le Regioni

  • Possibilità di derogare alla normativa statale e comunitaria

  • Controllo faunistico autorizzato tutto l’anno

  • Rimozione dell’obbligo di parere dellISPRA

  • Introduzione dei coadiutori volontari

  • Deroghe estese alla Direttiva Habitat

  • Ritorno ai roccoli nei piani regionali

Vediamo insieme cosa più in dettaglio cosa prevede la bozza e perché ha fatto scattare l’allarme tra ambientalisti e naturalisti.


Nuova legge sulla caccia: più libertà ai cacciatori, meno tutele per la fauna?

Uno dei nodi principali riguarda la possibilità, per le Regioni, di estendere i periodi di caccia e autorizzarla anche nei parchi e nelle aree protette in caso di “emergenze faunistiche”. Secondo il disegno di legge, verrebbero ridotti i vincoli oggi imposti dalle normative europee e nazionali.

Il testo apre anche alla caccia durante la stagione riproduttiva, giustificandola come strumento di contenimento. Un punto che ha sollevato forti critiche da parte di WWF, Lipu e Legambiente, che vedono il rischio di alterazioni profonde negli equilibri naturali.

Le principali criticità segnalate:

  • Mancanza di limiti chiari sui periodi di caccia

  • Possibilità di cacciare nei parchi nazionali e regionali

  • Indebolimento dei controlli ambientali da parte dello Stato


Cosa prevede concretamente la riforma proposta?

La bozza del disegno di legge introduce cambiamenti strutturali che modificano l’attuale equilibrio tra tutela della biodiversità e gestione faunistica:

  • Controllo faunistico autorizzato tutto l’anno, anche in fase riproduttiva e dentro le aree protette

  • Cacciatori autorizzati a operare anche nelle città o nelle zone periurbane per motivi di sicurezza

  • Agricoltori coinvolti direttamente nel controllo degli animali selvatici, anche in assenza della polizia faunistica

  • Eliminazione del parere obbligatorio dell’ISPRA, l’ente scientifico nazionale che valuta l’impatto ecologico degli abbattimenti

  • Deroghe regionali alle norme europee sulla protezione della fauna

  • Coadiutori volontari abilitati, che affiancherebbero le autorità nel contenimento

Questi punti sono stati presentati come una risposta alla crescente presenza di animali selvatici, soprattutto cinghiali, ma gli esperti temono che si tratti di una liberalizzazione senza precedenti della caccia, con pochi controlli e gravi rischi per l’ambiente.


Il ritorno dei roccoli, una riapertura che fa discutere

Un altro tema caldo è quello dei roccoli, strutture vegetali tradizionali usate per la cattura degli uccelli migratori. Banditi in passato dalla normativa nazionale in linea con le direttive UE, potrebbero ora essere reintrodotti con la scusa del monitoraggio.

Nel testo, si ipotizza l’uso dei roccoli “a fini scientifici”, ma secondo le associazioni ambientaliste si tratta di una scappatoia per reintrodurre un metodo poco selettivo e pericoloso, già dichiarato illegittimo in passato.

Secondo la Lipu, questa misura rappresenterebbe un pericoloso passo indietro, che riporta indietro di trent’anni le politiche di conservazione della fauna selvatica.


Caccia urbana e potere alle Regioni, il ruolo dello Stato si riduce

Un’altra novità centrale è lampliamento delle competenze regionali: le Regioni potrebbero decidere autonomamente come, dove e quando intervenire, anche senza più l’autorizzazione del governo centrale o il parere vincolante degli enti scientifici.

Inoltre, viene autorizzato luso delle armi anche in aree densamente abitate, come zone residenziali, parchi urbani o aree agricole prossime ai centri abitati, con la motivazione di “tutela della sicurezza pubblica”.

Gli ambientalisti e parte del mondo accademico vedono in questa impostazione un pericoloso scivolamento verso una gestione frammentata e disomogenea della fauna, che rischia di rispondere più a logiche politiche locali che a criteri scientifici e ambientali.

Ultimo aggiornamento il 20 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Esistono dei cibi che aiutano contro l’insonnia?

Esistono dei cibi che aiutano contro l'insonnia?

Quante volte ci siamo girati nel letto senza riuscire a prendere sonno, magari dopo una cena pesante o uno spuntino sbagliato? Non è un caso. Sempre più ricerche confermano il legame tra qualità del sonno e alimentazione. Al contrario, un’alimentazione ad alto contenuto di zuccheri e grassi saturi può ridurre la qualità del riposo notturno. Scopriamo allora quali sono i cibi contro insonnia e disturbi del sonno.

Qualità del sonno e alimentazione

Alzi la mano chi non ha sofferto o soffre d’insonnia. Che sia cronica o stagionale, può colpire chiunque in qualunque momento, rendendo le giornate più lunghe e pesanti e le notti difficili da affrontare.

For chi non ha un problema cronico, e la sua è un’insonnia transitoria o occasionale, legata a situazioni di stress e ansia, uscirne non è difficile.

Si può gestire prendendosi dei momenti di riposo, fare yoga o meditazione, ‘staccare la spinaandando a fare delle passeggiate nei boschi. But, soprattutto, è utile cambiare le proprie abitudini alimentari, perché un’alimentazione corretta e leggera può aiutare a dormire meglio.

In fact,, secondo uno studio pubblicato su Nutrients (2020), una dieta ricca di alimenti che contengono fibre, magnesio e Tryptophan è associata a una durata del sonno più lunga e a un sonno più profondo.

I nutrienti amici del riposo: magnesio, triptofano e melatonina

Non tutti i cibi hanno lo stesso effetto sul nostro sistema nervoso. Alcuni contengono sostanze in grado di stimolare la produzione di Serotonin e melatonina, due neuro-trasmettitori coinvolti nel ciclo sonno/veglia.

Prediligere alimenti per dormire meglio che non interferiscano con la produzione di questi due ormoni, o addirittura ne stimolino la secrezione, è il primo passo per combattere l’insonnia.

  • Magnesium, che favorisce il rilassamento muscolare e nervoso (source: NIH) è consumato dal nostro organismo in situazioni di ansia e stress e va quindi ripristinato anche attraverso il cibo, e veicola l’energia persa durante le attività quotidiane
  • Triptofano, un amminoacido essenziale precursore della serotonina
  • Pyridoxine, che ne migliora l’assorbimento
  • Melatonina natural, presente in alcuni frutti e cereali

Una dieta equilibrata che li includa può facilitare l’addormentamento e migliorare la qualità del riposo.

10 alimenti da inserire nella dieta serale

Per aiutare il nostro corpo a rilassarsi prima di andare a dormire, possiamo portare in tavola dei cibi che aiutano a dormire, supportati da ricerche scientifiche:

  • Mandorle: ricche di magnesio e grassi buoni, aiutano a rilassare i muscoli
  • Banane: contengono triptofano, vitamina B6 e potassio
  • Fiocchi d’avena: fonte naturale di melatonina e carboidrati complessi
  • Ceci: proteine vegetali e triptofano in una sola porzione
  • Latte caldo: rimedio tradizionale, utile anche per l’effetto placebo
  • Kiwi: secondo uno studio (Source: Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, 2011), migliorano l’efficienza del sonno
  • Cherries: tra le poche fonti alimentari naturali di melatonina
  • Chamomile e passiflora: tisane rilassanti con effetto sedativo lieve
  • Riso integrale: stimola la produzione di insulina, facilitando l’assorbimento del triptofano
  • Pumpkin seeds: ottima fonte vegetale di magnesio e zinco

Questi alimenti, se consumati con moderazione nelle ore serali, possono contribuire a ridurre il tempo di addormentamento e migliorare la qualità del sonno.

Esistono dei cibi che aiutano contro l'insonnia?

Evitare i nemici del sonno: i cibi da evitare

Alcuni cibi e bevande andrebbero limitati o evitati del tutto sia nel pasto serale perché possono interferire con i cicli naturali del sonno, che in quello di emzzogiorno, perché causano sonnolenza.

Sono quelli che contengono zuccheri, di difficile digestione, e gli alimenti ricchi di sostanze stimolanti come la tiramina e la feniletilamina, che aumentano il rilascio della noradrenalina, un ormone ‘eccitante’. E naturalmente alimenti che contengono caffeina e teina, sostanze eccitanti par excellence.

In practice, evitate questi alimenti se volete seguire una corretta dieta per insonnia:

  • Caffè e tè nero, anche decaffeinati, possono avere effetti stimolanti
  • Alcohol, che disturba le fasi profonde del sonno
  • Zuccheri semplici e dolci, che alzano rapidamente la blood sugar
  • Cibi ricchi di grassi saturi come insaccati e fritti
  • Cibi molto salati (come insaccati e esagerare con l’uso del dado), che aumentano la sete e il rischio di risvegli notturni, agiscono sulla ritenzione dei liquidi, impediscono il rilassamento dei muscoli, e interferiscono con i meccanismi chimici e ormonali dell’addormentamento

Inoltre, il vecchio consiglio della nonna secondo cui è bene non andare mai a letto a stomaco pieno It's true. Mangiare troppo prima di coricarsi non va bene poiché una digestione lenta e più laboriosa del solito interferisce con il sonno.

Esistono dei cibi da evitare per chi soffe d'insonnia

Occhio anche agli orari: idealmente, la cena andrebbe consumata almeno 2-3 ore prima di coricarsi, per dare al corpo il tempo di digerire correttamente.

Carboidrati e i latticini

The Carbohydrates, sia semplici che complessi, della pasta, Fruit, miele o marmellata, contengono Tryptophan, l’aminoacido precursore della Serotonin. È preferibile, soprattutto la sera, scegliere la wholemeal pasta per la sua alta digeribililità. Then, largo a pasta e soprattutto al rice, meglio se integrale.

Even the dairy products, in particolare il Milk, the Yogurt e la ricotta sono una buona fonte di Tryptophan. Then, una tazza di latte caldo, prima di andare a dormire, aiuta a rilassarsi grazie anche al calcio, che esercita un’azione calmante sul nostro sistema nervoso. Consideriamo inoltre il soy milkthe tofu, the lentils, quale fonte di triptofano.

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Quali sono i cibi contro l’insonnia: dried fruit, semi oleosi sono ricchi di potassio e magnesio, attivatori della serotonina

Altri cibi che ne contengono sono i pesci come alici, merluzzo e tonno oppure la frutta secca, soprattutto le nuts, il cui gheriglio è anche ricco di minerali, almonds and pumpkin seeds,

Tra le verdure, ne sono ricche gli Asparagus.

Un ultimo alimento ricco di triptofano da considerare è dato dalle uova.

Magnesium rich foods

The oil seeds ed in particolare i pumpkin seeds and semi di sesamo sono molto ricchi di magnesio, oltre a diversi tipi di dried fruit, al pesce e alle verdure a foglia larga (spinaci e bietole in primis).

Even the Bananas contengono alte percentuali di magnesio e potassio, minerali utilissimi a distendere e rilassare i muscoli, e sono inoltre ricche di vitamina B6 and Tryptophan quindi particolarmente indicate per aiutarci a dormire meglio.

Un altro cibo ricco di magnesio da considerare è dato dai fagioli neri.

Avena e ciliegie e uva rossa

Alcuni cibi, as l’uva rossa and l’Oats stimolano la produzione di melatonina. Questa sostanza viene anche prescritta dai medici per chi ha problemi con il ciclo del sonno o deve viaggiare lungo diversi fusi orari per riprendere il ritmo del sonno. The cherries ne sono ricchissime.

Altre sostanze rilassanti

Even Vegetables come le onions, instead, contengono quercetina, un flavonoide capace di placare gli stati ansiosi.

L’insalata, in particolare la lettuce, oltre ad essere depurativa ( grazie alla grande presenza d’acqua e sali minerali) è perfetta di sera perché contiene lattucina  una sostanza con forti proprietà sedative, e Tryptophan.

Grazie al buon contenuto di potassio, bromo e vitamina BlApricot è ottima per il nervosismo e l’insonnia, anche secca.

Finally, bisogna ricordare che una tisana calda, dopo cena, based on Chamomile, Melissa, tiglio e malva, concilia il sonno naturalmente.

E per chiudere un consiglio banale ma efficace: è bene masticare tutto il cibo lentamente, per digerire meglio; ci eviterà la sensazione di gonfiore che può impedire un sonno sereno.

Studi scientifici

A supporto di questo articolo, abbiamo consultato alcuni studi scientifici che spiegano il legame tra alimentazione e insonnia.

Altre info sui cibi

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