Miti e curiosità sulle piante carnivore: possono davvero mangiare un dito umano? Sono pericolose per l’uomo? Rispondiamo ai vostri dubbi.
Piante carnivore: davvero possono mangiare un dito umano?
Spoiler: no, non possono divorarti come nei film. Ma questo non vuol dire che non siano incredibili. Le piante carnivore – da sempre protagoniste di romanzi horror, racconti pulp e film cult – hanno una biologia straordinaria e storie affascinanti da raccontare.
Alcune si muovono. Altre producono enzimi letali… per le mosche, almeno. Ma il mito della “pianta che mangia l’uomo” è un’esagerazione da giungla letteraria.
Ben più pericolose per uomini e animali sono le piante velenose, a cui bisogna veramente prestare attenzione, perchè a volte basta sfiorarle, come la Panace di Mantegazza. che causa vesciche, eruzioni cutanee e ustioni che richiedono anni per risolversi. Oppure la Mancinella, le cui foglie il fusto contengono una resina biancastra che produce estese irritazioni, e se bruciata, porta alla momentanea perdita della vista.
Dalla giungla ai B-movie: quando le piante fanno paura
Nel 1878 un giornale americano raccontò dell’albero mangia-uomini del Madagascar, una bufala colonialista poi smentita. Ma il seme era piantato: da lì in poi, le piante carnivore diventano icone da cinema horror e fantascienza.
- La piccola bottega degli orrori, 1960 e 1986, dove si racconta di Audrey II, una pianta mutante con gusti… umani
- Jumanji, 1995, con Robin Willimas che combatte piante di ogni tipo nel salotto
- Rovine, 2008
- Il campo del terrore, di Stephen King, dove si gioca con l’idea di piante malefiche e senzienti
- Viaggio al centro della terra, Jules Verne, dove piante carnivore tentano di divorare alcuni dei membri della spedizione sotto i vulcano islandese Snaeffels da cui si accede al centro dell terra
Ma cosa fanno davvero le piante carnivore?
Le piante carnivore non si nutrono di carne come un leone: assorbono nutrienti da insetti o piccoli animali perché crescono in ambienti poveri di azoto, come torbiere, acquitrini o suoli acidi.
Le più famose? Eccole:
Tipo di trappola | PIANTA CARNIVORA | Come funziona |
---|---|---|
A scatto | Dionaea muscipula | Chiude le foglie su mosche e formiche |
Ad aspirazione | Utricularia | Aspira la preda in un sacchetto sottovuoto |
Ad imbuto (a caduta) | Nepenthes, Sarracenia | La preda scivola in un liquido digestivo |
Ad appiccicoso (colla) | Drosera, Pinguicula | Le foglie secernono una sostanza vischiosa |
Ma se ci infilo il dito?
La risposta è no. Non succede nulla. Per capirci, la famosissima ‘Venere acchiappamosche’ (Dionaea muscipula) si chiude solo se 2 peli sensoriali vengono toccati in sequenza. E anche se si chiude sul tuo dito, non ha abbastanza forza né enzimi per danneggiare la pelle. L’unico rischio è che la pianta si stressi: dopo 3-4 chiusure inutili può morire per esaurimento energetico.
Sembra invece che queste piante si siano evolute per rispondere alla scarsità di sostanze nutritive, in particolare alla mancanza di azoto. Ed esistevano già nel Cretaceo, più di 65 milioni di anni fa!
Nel tempo hanno sviluppato un’incredibile creatività nell’intrappolare gli insetti, non solo con una “colla” appiccicosa come quella usata dalla Triantha occidentalis, ma anche con rapidi movimenti delle foglie, o creando un vuoto interno per risucchiare i malcapitati.
Nessuna pianta carnivora è nota per catturare prede più grandi di un coleottero. E anche su un pianeta alieno, è improbabile che si nutrano di animali più grandi (nonostante le leggende sugli alberi mangia-uomini). Ma sono un altro esempio della diversità della vita sul nostro mondo e della probabilità che là fuori ci siano cose ancora più strane, in attesa di essere scoperte.
Le verità scientifiche
Vi diamo le verità scientifiche dei botanici, per contrastare le bufale sulle povere piante carnivore.
- La digestione richiede giorni. I succhi digestivi delle piante sono deboli: bastano per sciogliere un insetto, ma non certo per la pelle umana.
- Nessuna pianta carnivora può mordere. Non hanno muscoli: i movimenti sono lenti e dipendono da variazioni di pressione interna.
- La preda più grande? Una rana o un piccolo topo in trappole giganti di Nepenthes rajah (Borneo). Ma è rarissimo e passivo: cadono da soli, non vengono cacciati.
Fonti scientifiche
Per scrivere questo. articolo abbiamo consultato anche:
- Carnivouros Plantas, Royal Botanic Gardens, Kew
- On Alien Worlds, Some of the Plants Might Want to Eat You (If You’re a Bug), Dirk Schulze-Makuch,, Smithsonian Magazine, 2021
- Evolutionary ecology of carnivorous plants, AM Ellison, NJ Gotelli, Trends in Ecology & Evolution, 2001
Curiosità incredibili sulle piante carnivore
Ecco alcune stranezze e curiosità sulle piante carnivore:
- Esistono oltre 600 specie di piante carnivore
- Alcune trappole si chiudono a scatto, in meno di 0,3 secondi!
- Alcune si sono adattate a vivere con le formiche, che le aiutano a digerire
- Alcune trappole contengono acqua piovana: sono delle vere e proprie ‘trappole da piscina’, come la Nepenthes
Altre piante curiose
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Ultimo aggiornamento il 30 Giugno 2025 da Rossella Vignoli
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