Jardin de Majorelle: immaginate di varcare un portonecolor ocrae di essere avvolti da un’esplosione di blucobalto, il celebreBleu Majorelle, tra colonne di cactus, Palm treesaltissime e sentieri ombreggiati daBamboo. Siamo a Marrakech, nel quartiere di Gueliz, in Rue Yves Saint Laurent – 40090 Marrakech, a dieci minuti di taxi da Jemaa el-Fna. Il giardino occupa circa 9 000 m² e oggi è uno dei luoghi più fotografati del Marocco.
Jardin de Majorelle: la storia in breve
1922 – Jacques Majorelle, pittore francese, acquista un terreno e inizia a piantare specie esotiche raccolte nei suoi viaggi.
1947 – Apre il giardino al pubblico come “laboratorio botanico”.
1980 – Minacciato da speculazioni edilizie, viene salvato e comprato daYves Saint Laurent e Pierre Bergé, che restaurano parco e villa (ribattezzataVilla Oasis) e vi aprono un museo d’arte islamica, oggi Museo Berbero.
In 2008, dopo la morte dello stilista, un memoriale in granito e cenere è stato eretto nel cuore del parco, a ricordare il legame inscindibile tra il couturier e questo angolo verde.
Jardin de Majorelle in sintesi
Un orto botanico di colori e forme
Oggi il Jardin de Majorelle ospitaIn addition 350 specie botaniche provenienti da cinque continenti: giganteschi columnari del Messico, bougainvillea fucsia, bambù della Cina, ninfee che galleggiano sulle vasche di ispirazione moresca, agavi e aloe che disegnano geometrie quasi scultoree.
La disposizione segue i canoni dei giardini islamici: vialetti che si incrociano, vasche d’acqua che riflettono il cielo e sorprendenti quinte vegetali. Il contrasto fra il blu saturo degli edifici Art Deco, il giallo delle finestre e il verde delle piante crea un effetto “cartolina” che cambia con la luce del giorno.
Quando visitarlo
Marrakech può essere torrida d’estate. Per godersi colori e profumi senza soffrire il caldo, la stagione ideale è la primavera (marzo-maggio) o l’autunno (settembre-novembre), quando le temperature sono miti (18-28 °C) e le fioriture al top. Arrivate all’apertura (8 a.m.) per evitare code e fotografare con la luce radente del mattino.
Info pratiche in pillole
Orari: apertotutti i giorni 8:00-18:30 (last entry 18:00).
Biglietti: vendita solo online, tariffa intera 170 MAD (≈ 15 €); ridotti per residenti, studenti e bambini <10 years (gratis). Sito qui: jardinmajorelle.com
Accessibilità: percorsi in piano, bagni e ingresso carrozzine.
Servizi: café all’ombra dei bambù, boutique di design, museo Berbero annesso, connessione Wi-Fi gratuita in alcune aree.
Come arrivare: taxi (contrattate prima), bus n.12 o 15, or 25 min a piedi dalla medina.
Prenotate con anticipo: i biglietti giornalieri vanno esauriti nelle ore di punta.
Consigli finali
Abbinate la visita al vicinoMusée Yves Saint Laurent (stesso viale) per capire come il giardino abbia ispirato le creazioni dello stilista.
Portate acqua e crema solare; l’ombra esiste, ma il sole di Marrakech picchia anche in inverno.
Se siete appassionati di fotografia macro, l’ora d’oro pomeridiana regala riflessi spettacolari sulle foglie cerose deiCactus.
Voce
Dettagli principali
Località
Rue Yves Saint Laurent, Gueliz – Marrakech
Superficie
approximately 9 000 m² di labirinto verde
Fondazione
1922-1947, per opera del pittore Jacques Majorelle
Il celebreBleu Majorelleche colora villa, vasche e vasi
Periodo migliore
Primavera e Autunno; ingressi consigliati ore 8 a.m.
Orari 2024
8:00 – 18:30 (last entry 18:00)
Biglietto intero
170 MAD (≈ 15 €) – solo online
Servizi
Café, boutique, Museo Berbero, accesso disabili
FAQ: domande e risposte
Question
Risposta semplice
Serve una guida?
Non è indispensabile: i pannelli botanici sono bilingue (FR/EN). Se volete dettagli sulla vita di Majorelle e Saint Laurent, prenotate una visita guidata di 1 h.
Posso portare il drone?
No, il volo di droni è vietato nell’area del giardino.
Si può mangiare dentro?
Solo nel Café Majorelle; non è consentito fare picnic sui prati o lungo i viali.
The 28 April 2025, milioni di persone sono rimaste senza elettricità in Spagna, Portogallo e Francia meridionale a causa di un evento raro e affascinante: fra le spiegazioni c’è quella di unavibrazione atmosferica indottache potrrebbe aver destabilizzato la rete elettrica europea, provocando unblack-out on a large scale. Ma cos’è successo davvero? And especially: può accadere anche in Italia?
Vibrazione elettrica indotta: un fenomeno naturale inaspettato
Secondo gli operatori di rete iberici e francesi, la causa è stata una combinazione divariazioni meteorologiche estremenell’entroterra spagnolo: grandi masse d’aria si sono scontrate provocando forti sbalzi di temperatura in breve tempo. Questo ha generatoonde di pressione atmosfericache si sono propagate nell’ambiente, interagendo con le infrastrutture elettriche.
Cosa succede a livello fisico
From the physical point of view, la rete elettrica è un sistema sincronizzato in corrente alternata a 50 Hz, costituito da lunghi cavi sospesi su tralicci. Questicavi ad alta tensione (400.000 V) are sensibili a vibrazioni esterne, come vento o pressione atmosferica variabile. Quando uncampo magnetico cambia nel tempo – come accade in presenza dionde atmosferiche improvvise – si possono generarecorrenti parassiteall’interno dei materiali conduttori. Ma il fenomeno più critico in questo caso è stato larisonanza meccanica.
The vibrazioni atmosferiche, se oscillano a una frequenza simile a quella naturale di vibrazione dei cavi elettrici sospesi, possono innescare uneffetto di risonanza. È lo stesso principio di un’altalena spinta al momento giusto: l’oscillazione aumenta sempre di più. Nei cavi elettrici, questa risonanza può provocare:
forti oscillazioni meccanichedei conduttori;
alterazioni nei campi elettrici e magneticiattorno ai cavi;
e infine, disturbi nella corrente alternata, con variazioni locali di frequenza.
Quando questi disturbi diventano troppo forti, la reteperde la sincronizzazionee i sistemi di sicurezza, per evitare danni peggiori, scollegano automaticamente alcune sezioni della rete: il blackout è il risultato finale.
Vibrazione elettrica indotta: in evento raro, ma possibile anche altrove
At the time, il gestore italianoBackhoeha comunicato che la rete nazionale non ha subito effetti, ma l’evento ha sollevato dubbi sullaresilienzadelle infrastrutture anche nel nostro Paese. L’Italia è collegata alla rete elettrica europea, So what fenomeni simili potrebbero influenzare anche noi, soprattutto in periodi di stress atmosferico intenso o variazioni climatiche rapide.
Cosa possiamo imparare
Questo evento ci ricorda chele reti elettriche moderne sono altamente interconnesse, ma anche vulnerabili a fenomeni naturali sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Potenziare le difese fisiche e digitali delle nostre infrastrutture, rafforzare i trasformatori e migliorare il monitoraggio atmosferico saranno passi fondamentali per il futuro energetico sicuro dell’Europa.
Quando il nostrocane ci segue ovunque, non lo fa mai per caso. Questo comportamento nasce dal passato e ha le sue radici in unistinto evolutivoantico, legato alla sopravvivenza nel branco.
I cani infatti che sono discendenti diretti dei lupi hanno mantenuto il bisogno di stare vicini ai loro punti di riferimento.
La figura umana, per loro, Represents safety, accesso al cibo e protezione. For this reason,, anche in casa, ci ritroviamo spesso con un’ombra a quattro zampe che ci accompagna da una stanza all’altra.
Perché il cane ci segue ovunque: affetto, fiducia e relazioni speciali
Oltre all’istinto, entra in gioco anche illegame affettivoche si costruisce tra noi e il nostro cane. Un animale che ci segue dimostraattaccamento e fiducia, elementi fondamentali per il suo benessere emotivo.
Non si tratta solo di bisogno: è anche un modo per esprimereamore e appartenenza. Alcuni cani diventano veri e propri “compagni d’avventura”, seguendoci in ogni attività, dal relax sul divano alla sessione di allenamento in garage.
Ecco le principali motivazioni alla base di questo comportamento
Quando bisogna preoccuparsi: l’ansia da separazione
Se il cane ci segueossessivamenteo manifesta segnali di disagio quando rimane solo, potremmo trovarci di fronte a un caso diansia da separazione. Questo disturbo è più comune di quanto si pensi e può causare notevoli sofferenze.
I sintomi più evidenti includono:
Vocalizzazioni eccessivequando siamo assenti
Distruzione di oggettio mobili
Tentativi di fugao autolesionismo
Eccessivo attaccamentoanche durante la nostra presenza
In these cases, è fondamentale rivolgersi a unveterinario comportamentalista, per aiutare il nostro amico peloso a ritrovare equilibrio e serenità.
Come favorire l’autonomia del vostro cane
Incoraggiare una sanaindipendenzaè utile sia per il cane che per noi. Possiamo farlo adottando alcuni semplici accorgimenti quotidiani, senza forzarlo.
For example,:
Crearespazi dedicatidove possa rilassarsi senza sentirsi isolato
Proporregiochi interattiviche stimolino la mente anche in nostra assenza
Rinforzare i momenti dicalmae indipendenza con premi e coccole
Like this, aiuteremo il nostro cane a sentirsisicuro e appagato, sia al nostro fianco sia da solo, migliorando la qualità della vita di entrambi.
Altre curiosità da scoprire sul mondo dei cani
Tante risposte a domande che vi saranno venute in mente:
Here's how to prepare a Baby detergentwith natural products to wash your baby's clothes and diapers, and respect its delicate skin. But we also give you dermatological advice on your sensitive skin and to avoid dermatitis and in addition the comparison between all the most interesting eco-organic brands of the 2025. Discover them all!
The newborn and sensitive skin
It is important to know that in the first two years of life, the epidermis of the newborn is thinner than about 30 % compared to adult, it still has a pH close to neutrality (≈ 6) and almost inactive sebaceous glands.
result: less surface lipids, more water dispersion and a privileged entrance door for irritants — from detergent surfactants to common fragrances.
Skin disorders in newborns
The most frequent problems of our little one are:
Diaper rash: caused by humidity and continuous occlusion of the diaper and by rubbing of the same
Atopic dermatitis/constitutional eczema: of interest up to 20 % of Italian infants and occurs when the weakened barrier allows allergens to penetrate and promotes the inflammation of eczema
Contact dermatitis (irritative and allergic): caused or aggravated by perfumes, dyes, Preservatives found in detergents and cosmetics
Xerosis (dry skin) and small cracks, especially in winter
When washing products become a problem
Numerous clinical studies on pediatric atopic dermatitis show that many common detergents containanionic surfactants — such as SLS or SLES — capaci di rimuovere lipidi intercellulari e aumentare la perdita d’acqua transepidermica (TEWEL), con peggioramento della situazione di secchezza e favorendo la formazione di micro-lesioni della barriera.
Il rischio cresce se siusano prodotti ad alto potere schiumogeno-pH alcalino, ma anche per l’impiego di detergenti applicati puri direttamente sulla cutedel piccolo.
Even se si si eccede con la quantitàdi detersivo per lavare body, lenzuola e tutine del neonato, si rischia di aumentare la probabilità dirash cutaneie affezioni della pelle.
Le linee guida dei dermatologi sul bucato dei neonati
Se molte donne decidono di adottareregolarmente detersivi che rispettinonon soltanto l’Environmentma anche lafisiologia dei bambini, è interessante conoscere le linee guida dermatologi AIDECO e dell’ISS sul bucato baby.
Leggere sempre l’etichetta: meno ingredienti, meglio è
Non mescolare detergenti diversi,ad esempio la candeggina e l’ammoniaca creano clorammine tossiche
Tenere i prodotti fuori dalla portata dei bambinie nelle confezioni originali
Risciacquare a fondoindumenti e asciugamani
Usare guantise la propria pelle è già irritata e applicare una crema emolliente dopo il contatto
In caso di dermatite persistente rivolgersi al pediatra: sintomi possono peggiorare con sovrainfezioni batteriche o fungine
Ricette fai-da-te per fare un detersivo per neonato con ingredienti naturali
First of all: meglio fare ilbucato separato dal resto della famiglia. Per lavare a mano, basta usare un buonsapone di Marsiglia with the addition of baking per sbiancare e proteggere i capi.
Sulle macchie grasse si possono utilizzare ingredienti naturali come illemon juice, l’eucalyptus oil, the talc or the flour.
To make an effective and safe detergent in a short time to wash your bodysuits and sheets baby Here are some formulations that are based on very gentle surfactants (Marseille or Castile soap) and on alkaline-oxidizing additives used at minimal doses, in line with AIDECO's recommendations (Low-foaming surfactants and physiological pH).
Marseille soap gel cleanser
This is the recipe for an ideal gel for daily washing and white laundry, and includes a Marseille soap with a quantity of 72 % vegetable and fragrance-free oils, While, as a light fabric softener, Baking soda is used, that buffers the pH.
The iIngredients for 2,5 l of gel are:
2,5 l of water
250 g Marseille soap flakes (with quantity of 72 % vegetable and fragrance-free oils)
2 tablespoons baking soda (light fabric softener, buffers pH)
Preparation.Portate l’acqua a lieve ebollizione. Aggiungete le scaglie, mescolando finché si sciolgono. Fuori dal fuoco, Blend 1 minuto con mixer per evitare i grumi. Quando il composto intiepidisce, incorporate il bicarbonato. Versate in tanica pulita e dopo 24 ore diventerà un gel denso, da agitare prima dell’uso.
Dosaggio Washing machine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida
Detergente neutro al sapone di Castiglia
Questo detersivo è ideale per colori e capi delicati, e prevede l’uso del sapone di Castiglia, ottenuto solo da olio d’oliva, privo di profumi e solfati.
Ingredienti per ottenere 1 l di liquido detergente:
800 ml acqua demineralizzata calda
150 ml sapone di Castiglia liquido puro
2 tablespoons baking (Optional, aumenta il potere pulente ma alza il pH)
1 cucchiaino acido citrico → riporta il pH vicino a 7 (scioglierlo prima in 30 ml d’acqua)
Preparation.Sciogliete il bicarbonato nell’acqua calda e unite il sapone di Castiglia, mescolando piano per non fare schiuma. Aggiungete la soluzione di acido citrico, controllando che il pH finale sia fra 6,5 and 7 (con cartine tornasole). Conservate in flacone di vetro scuro; validità 3 months.
Dosaggio Washing machine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida
Detersivo in polvere delicato all’ossigeno attivo
Questa ricetta un po’ più energetica, è adatta al lavaggio dei body macchiati e dei pannolini lavabili. Il citrato di sodio sequestra calcare ed aiuta il risciacquo, mentre il percarbonato di sodio igienizza con ossigeno già a 40°.
400 g baking soda
250 g percarbonato di sodio
150 g citrato di sodio in polvere
50 g amido di riso
Preparation.Mescolate le polveri in barattolo a bocca larga, agitandole con cucchiaio inox. Evitate ambienti umidi; aggiungete un sacchettino di gel di silice per mantenerle fluide.
Dosaggio Washing machine: 1 cucchiaio (15 GR) direttamente nel cestello sopra i capi Pre-ammollo pannolini: 1 cucchiaio in 5 l di acqua calda 30 minutes, poi consueto ciclo
Ammorbidente ultra-delicato all’acido citrico al 15%
Oltre a rendere i capi morbidi, riduce il calcare e neutralizza i residui alcalini del detersivo. Considerate che i pediatrisconsigliano gli oli essenziali per i primi 3 mesi di vitat, ma dopo, possono essere aggiunte 5 gocce per litro di un olio essenziale biologicodermo-testeddella fragranza preferita, meflio se un olio essenziale di lavanda, agitando bene. Gli ingredienti per 1,150 l di liquido.
150 g acido citrico anidro (di tipo alimentare)
1 l d’acqua demineralizzatatiepida
Preparation.Sciogliete l’acido citrico nell’acqua, travasate in una bottiglia in plastica HDPE.
Dosaggio Washing machine: 80-100 ml nella vaschetta ammorbidente
Scheda ricette (ingredienti base + Doses)
Ecco uno schema riassuntivo delle nostre 4 ricette di detersivi delicati per il bucato del neonato.
Ricetta
Ingredienti principali
Preparation
DosAGGI
Dove usarla
Gel di sapone di Marsiglia
• 2,5 l acqua
• 250 g scaglie sapone Marsiglia 72 %
• 2 cucchiai bicarbonato
1. Sciogli le scaglie in acqua bollente.
2. Frulla 1 min per omogeneizzare.
3. Intiepidendo, aggiungi bicarbonato.
4. Riposa 24 h → Gel, agitare prima dell’uso.
Washing machine : 70 ml / 4–5 kg Mano : 1 cucchiaio / 5 l
Entrambi (Daily, capi chiari)
Detergente neutro al sapone di Castiglia
• 800 ml acqua demineralizzata
• 150 ml sapone di Castiglia liquido
• 2 cucchiai bicarbonato (Optional)
• 1 cucchiaino acido citrico
1. Sciogli bicarbonato in acqua calda
2. Versa il Castiglia, mescola piano
3. Aggiungi citrico (pH ≈ 6,5–7)
4. Imbottiglia. Ha validità 3 months
Washing machine: 60 m per 4 kg Mano : 1 tappino (≈ 20 ml) for 5 l
Entrambi (colori e capi delicati)
Polvere delicata all’ ossigeno attivo
• 400 gr bicarbonato
• 250 gr percarbonato
• 150 gr citrato di sodio
• 50 gr amido di riso
1. Miscela le polveri in barattolo.
2. Aggiungi sacchetto gel di silice.
3. Chiudi ermetico; conserva al secco.
Washing machine : 1 cucch. ≈ 15 g Pre-ammollo : 1 cucch. / 5 l
Lavatrice o pre-ammollo pannolini
Ammorbidente all’acido citrico 15%
• 150 gr acido citrico
• 1 l acqua demin.
1. Sciogli citrico in acqua tiepida
2. Travasa in bottiglia HDPE
3. Agita prima dell’uso
80–100 ml nella vaschetta
(nessun profumo nei primi 3 months)
Solo lavatrice (fase ammorbidente)
Consigli per il bucato del neonato
Sono in molte le donne che scelgono di optare percomportamenti e acquisti bioquando diventano mamme, perché cominciano ad avere una maggiore sensibilità verso l’idea di sostenibilità. Uno degli aspetti che più coinvolge le neo-mamme è ilbucato e una delle domande più ricorrenti è: come posso pulire a fondo i suoi vestitini senza risultare aggressiva per la delicata pelle del mio bébé?
Sfatiamo subito alcuni miti: per lavare bene gli indumenti di un neonato
non è indispensabile sterilizzarli a temperature molto alte, Indeed, secondo alcuni esperti questa modalità li renderebbe meno protetti epiù esposti alla contaminazionedi agenti esterni nocivi, e di sicuro se si utilizzano detersivi in grande quantità, rischiamo ai piccoli dermatiti varie.
l’uso dell’ammorbidente è sconsigliatoin quanto deposita un film trasparente sui tessuti che può causare allergie alla pelle. Se si utilizza un mezzo bicchiere di aceto bianco, i vestitini del piccolo resteranno ugualmente morbidi e soffici, senza risultare dannosi.
è meglioevitare trattamenti sbiancanti con additivi e candeggi vari, per evitare il rischio didermatiti e allergiea carico della loro pelle delicata. Ricordiamo che a parte alcuni capi in cui una detersione ‘energica’ è essenziale perché sono sempre molto sporchi, as pannolini in tessuto, bavaglini e lenzuola, tutto il resto non necessità di forti azioni lavanti.
si consiglia distendere i vestiti dei piccoli richiede maggiore attenzione e al rovescioperché non ingialliscono. Fate attenzione se gli indumenti si asciugano all’esterno. Infatti sarebbe meglio evitare gli orari della mattina e del tardo pomeriggio perché sono quelli conmaggiore concentrazione di traffico e di polveri sottiliche potrebberocontaminare le fibre dei vestiti.
Buone pratiche per fare le ricette di detersivi
Niente profumonei primi mesi: gli allergeni delle fragranze sono segnalati dai dermatologi AIDECO come causa frequente di dermatite da contatto.
Usare preparati neutri (pH 6-7)e ben risciacquati che limitano la TEWL e l’irritazione
Mettere un’etichetta con nome e datadi preparazione su ogni flacone e agitare sempre prima dell’uso
Conserva lontano da luce-umidità and, Of course, fuori dalla portata dei più piccoli.
Con queste formule essenziali riduci tensioattivi aggressivi, allergeni e residui alcalini, offrendo alla pelle ancora immatura del neonato un bucato davveroskin-friendly.
Fonti scientifiche
L’aumento delle allergie è un dato oggettivo che ormai numerosi studi confermano essere legato all’eccessiva pulizia degli ambienti in cui viviamo.
Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sul bucato e i detersivi da usare per rlavare i panni dei neonati in maniera sicura.
Gli ingredienti evitare nei detersivi per neonato
La scelta del detersivo per lavare i vestiti del bébé passa anche dall’etichetta e dall‘INCI. Controllate che non ci siano questi ingredienti che devono per legge essere citati obbligatoriamente se presenti in quantità oltre l’1%.
Tensioattivi anionici fortias Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES), Ammonium Lauryl/Lauryl Ether Sulfate, Sodium Coco Sulfate, perché rimuovono troppi lipidi della barriera cutanea e ne alterano il naturale equilibrio, causando il rischio di dermatite irritativa, specialmente sotto i 12 months.
Tensioattivi zuccherinicome il coco-glucoside, decyl-glucoside, o saponi potassici di oli vegetali.
Profumi sintetici e allergenicome Linalool, Limonene, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Benzyl Alcohol, musk sintetici. Sono i primi imputati nelle dermatiti allergiche da contatto infantili allergie respiratorie. Ricordate che la direttiva 2003/15/CE ne elenca 26 come obbligo di dichiarazione
Formulazioni senza profumooppure fragranze certificate IFRA a tenore inferiore a 0,01%
Conservanti altamente sensibilizzanticome Methyl-/Methylchloro-isothiazolinone (MI/MCI), Benzisothiazolinone, cessori di formaldeide (DMDM Hydantoin, Imidazolidinyl Urea, Quaternium-15). Questi sono i principali agenti di eczemi professionali. L’EWG li classifica a rischio allergico alto
Sorbato di potassio, benzoato di sodio, fenossietanoload un valore inferiore allo 0,8%.
Sbiancanti ottici (optical brighteners)come il Disodium Distyryl Biphenyl Disulfonate, Tinopal CBS-X, Stilbene 120, che si depositano in fibra e possono rimanere a contatto con la pelle, con potenziale fotosensibilizzante; inutili per capi baby
Percarbonato di sodio (ossigeno attivo) dopo i 40°
Candeggianti al cloroSodium Hypochlorite, Dichloroisocyanurate Irritazione cutanea, rilascio di clorammine se miscelati; ISS li sconsiglia per il bucato infantile salvo sporco biologico estremo.
Ossigeno attivoe semplici temperature oltre 60°
Ftalati e fissatori di profumocome il Diethyl Phthalate (DEP), che sono classificati come interferenti endocrini sospetti e sono vietati in molti prodotti, ma sono ancora presenti in alcuni detersivi profumati
Detergenti senza fragranze sintetiche
Coloranti sintetici CI 42090, CI 45100, CI 18050… che non hanno nessuna utilità funzionale, ma sono portatori di possibili allergie o rilascio metalli pesanti come nichel e cromo
Formule incolori o coloratecon estratti vegetali certificati.
Enzimi proteolitici ad alta concentrazionecome Protease, Amylase, Subtilisin. Sono utili contro macchie proteiche ma possono aumentare la reattività cutanea su pelle atopica; evitare se il bimbo presenta eczema. Meglio usarli solo in detergenti specifici per pannolini, ben risciacquati
EDTA e fosfonaticome il Tetrasodium EDTA ed HEDP. Non sono irritanti ma persistono nell’ambiente. e infatti molte certificazioni eco-bio li escludono.
Citrato di sodio e gluconato di sodio
Parabeni a catena lungacome Butyl-, Propyl-, Isobutyl-paraben che hanno probabili attività estrogeno-simile e la cui presenza oggi è rara, ma da evitare soprattutto in prodotti baby secondo principio di precauzione. Sono altamente inquinanti e potenzialmente tossici per l’organismo
Un detersivo per neonati non ha profumazioni artificiali e contiene tensioattivi di origine vegetale, ed è preferibile che sia certificato da un’ente sicuro e affidabile (EU Ecolabel, ICEA Eco-Bio, AIAB Detergenza) che escludono dallo standard molte di queste sostanze.
L’aceto come ammorbidente per il bucato dei neonati
L’aceto è attivo grazie all’acido acetico (pH ≈ 2,5) che scioglie il carbonato di calcio, quello che rende l’acqua dura, e dà rigidità alle fibre dei tessuti. In teoria è utile, perché aiuta a rimuovere i residui alcalini dei detersivi che possono irritare la pelle.
Eventuali residui nei capi sono comunque più bassi del valore in cui può diventare irritante per la cute. Therefore, per la maggior parte dei lattanti è un ingrediente sicuro. Se però il piccolo ha un eczema atopico, il lieve pH acido può pizzicare sulle micro-lesioni.
L’odore caratteristico svanisce quasi del tutto all’asciugatura, ma su tessuti spessi come spugna e panni di microfibra, può persistere, ma non è certo tossico.
In addition, bisogna ricordare che la sua acidità nel tempo può intaccare le guarnizioni in gomma e le parti metalliche, specie se usato a ogni lavaggio.
Le linee guida dermatologiche AIDECO consigliano di usare degli ammorbidenti senza allergeni e con pH neutro e non citano l’aceto come opzione raccomandata. Meglio quindi preferire soluzioni più stabili di pH come l’acido citrico.
L’alternativa consigliata è una soluzione al 15% di acido citrico. Basta sciogliere 150 gr di acido citrico anidro in 1 l di acqua demineralizzata e usarne 80–100 ml nella vaschetta ammorbidente. Questo prodotto è meno corrosivo dell’aceto per le parti meccaniche e non ha nessun odore residuo, pur sciogliendo il calcare più efficacemente e abbassando la durezza dell’acqua, così è utile anche per ipannolini lavabili.
Quando iniziare a lavare il corredino del neonato
Di solito si consiglia di lavare tutto il corredino (body, tutine, lenzuolini, copertine di cotone imbottito o lana) 3-4 settimane prima della data presunta del parto, cioè fra la 34ᵃ e la 36ᵃ settimana di gravidanza.
Così avrete il tempo di far asciugare e riporre i capi in ordine prima dell’arrivo del bebé.
Anche i nuovi capi o i regali dell’ultimo minuto vanno sempre lavati prima di metterli al neonato. Se il corredino resta inutilizzato per oltre 2-3 mesi in armadio, un lavaggio rapido a 30° senza detersivo (solo ammorbidente naturale e risciacquo) toglie l’eventuale polvere accumulata.
Come lavare body e tutine per un neonato
Ecco i nostri consigli su come lavare body e corredino del neonato in poche mosse:
Separate per colore e tessuto. Bianchi e capi chiari da un lato, colorati e scuri dall’altro, cotone leggero separato da lana o spugna.
Scegliete un detersivo delicatocon formulazione baby ed eco-bio, senza sbiancanti ottici né profumo intenso con un dosaggio leggermente inferiore a quello indicato
Impostate il programma.Quello per il cotone a 30°–40° per l’uso quotidiano, a 60° solo se ci sono macchie di feci-urina abbondanti. Oppure il ciclo “delicato” o “baby care” con risciacquo extra.
Bleach.Niente candeggio al cloro, se serve igienizzare i bianchi, aggiungete 1 cucchiaio di percarbonato (ossigeno attivo) a 40°
Ammorbidente.Usate come ammorbidente solo dell’acido citrico al 15% nella dose di 80 ml nella vaschetta per non avere residui alcalini e ammorbidire le fibre
Evitate profumie oli essenziali nei primi 3 months
Stendete all’aria (meglio al sole lieve) o usate l’asciugatrice a bassa temperatura
Passate il ferro sul rovescioper eliminare batteri residui e distendere le cuciture: i capi più morbidi sulla pelle del bebé
Così si riducono le irritazioni cutanee, si prolunga la durata dei tessuti e si mantieni il corredino pronto per l’uso in totale sicurezza.
Quale smacchiatore per i vestiti dei neonati
In pratica è utile usare un oxi-smacchiatore granulare (da aggiungere al detersivo) o uno spray enzimatico baby certificato eco-bio. Questa è la scelta più sicura e delicata per rimuovere le macchie del corredino.
Il prodotto deve avere una base di ossigeno attivo (percarbonato di sodio) per sbiancare e igienizzare sopra i 40°, ma senza cloro né profumi.
In addition, è importante che abbia uncontenuto enzimatico lieve, ad esempio la proteasi e l’amilasi rimuovono le macchie di latte, pappa e feci, ma la formula deve esserenickel testede senza sbiancanti ottici.
Infine è opportuno chenon ci siano solventi o candeggianti al cloro,come candeggina, ammoniaca, nafta o acetati che irritano la pelle e rovinano le fibre.
Si consiglia di controllare cheabbia una certificazione eco-bio (ICEA, Ecolabel, AIAB) per garantire l’assenza di allergeni e conservanti ad alto rischio.
Marche eco-bio 2025: qual è il miglior detersivo per neonato
Ovviamente nei negozi e nella GDO di molte città sono in vendita buoni detersivi adatti ai neonati: alla spina o confezionati, liquidi o in polvere, l’offerta del settore è ampia (tra i principali: detersivo in polvere per lavatrice Esselunga Ecolabel, Coop Viviverde, detersivo liquido lavatrice per capi delicati EcorNaturasì). Per i più esigenti e attenti all’etica sostenibile invece sono tanti anche i siti web e i forum dedicati che offrono consigli pratici.
In short, tra quelli in commercio, potrete trovare i prodotti che si adattano alle esigenze della pelle del vostro piccolo in maniera eccellente e usano prodotti di ottima qualità. Ecco allora una tabella comparativa che vi aiuterà nella scelta secondo vari parametri, sia di efficacia, che sicurezza, oltre che per rapporto qualità-prezzo tra i marchi eco-bio più cercati.
Prodotto
Efficacia
(★ 1–5)
Sicurezza E Pelle sensibile
Fascia prezzo
(EURO/L)
Certificazioni
INCI sintetico
Winni’s Baby
★★★★☆
Ipoallergenico, nickel tested, profumo delicato
≈ 5,8 euro/L
EU Ecolabel, Vegan OK
5-15 % tensioattivi non-ionici di origine vegetale, < 5 % anionici, enzimi, parfum
Tutto per la scelta dei migliori fiori da davanzale: quando pensiamo a undavanzale fiorito, la prima cosa che vogliamo èColor, resistenza e poco impegno. Alcuni fiori si adattano perfettamente a questa esigenza e possono fare la differenza anche a livello di percepito della vostra abitazione.
Tra i più affidabili ci sono igarofanini, veri stakanovisti del balcone: richiedono pochissima manutenzione, resistono al sole diretto e regalano fioriture per mesi. Ottimi anche igerani zonali, che tollerano bene il caldo e sono perfetti per davanzali esposti a sud.
Altrettanto tosti sonothe begonie, soprattutto le varietà semperflorens: fioriscono dalla primavera fino ai primi freddi e non si lamentano se saltiamo un’annaffiatura.
Esposizione al sole: ogni fiore ha il suo posto
Non tutti i davanzali sono uguali. C’è chi ha il sole tutto il giorno e chi vive in ombra quasi costante. Ecco qualche dritta per scegliere bene.
Per posizioni soleggiate puntiamo suportulaca and lobelia. La prima ama il caldo secco e regala fiori vistosi; la seconda, più delicata, va annaffiata con regolarità ma ama la luce diretta.
Ecco i fiori della Lobelia
Nei davanzali esposti a nord o in ombra, brillano piante comeimpatiens and edera geranio. L’impatiens colora anche gli angoli più bui, mentre l’edera geranio offre un bel contrasto tra foglie ricadenti e fiori vivaci.
belle queste due impatiens
Fiori profumati per un effetto wow
Un bel davanzale non deve solo essere bello da vedere: se aggiungiamo ilPerfume, l’effetto è doppio. Alcuni fiori sono perfetti per questo.
The gelsomini nanisono ideali per gli spazi piccoli, rilasciano un profumo inconfondibile senza invadere troppo. Even the pisello odoroso, rampicante e coloratissimo, si presta benissimo al vaso: richiede solo un piccolo sostegno.
Altre opzioni interessanti: lavanda nana, che tiene anche lontane le zanzare, and menta fiorita, decorativa e utile in cucina.
Tocchi creativi per un davanzale che si fa notare
Oltre alla scelta dei fiori, possiamo giocare con forme e accostamenti. Alcuni abbinamenti semplici rendono il davanzale ancora più scenografico.
Accoppiamocalibrachoa and petunieper un’esplosione di colori
Alterniamo fioricascanticon varietà più compatte per dare movimento
Un’idea in più? Usiamovasi coloratio sospesi per creare dinamismo e verticalità, sfruttando ogni centimetro anche in spazi stretti.
I miei fiori da davanzale preferiti
Infine per farvi capire i miei gusti ho realizzato una infografica che vi elenca quelli che a me piacciono di più, fatemi sapere nei commenti se siete d’accordo o se avete altri gusti.
Migliori fiori da davanzale: ecco i miei preferiti, Geraniums, petunie, campanule, begonie e pervinche
Dormire con il cane o il gattonon si tratta solo diaffettoo di una semplice abitudine serale. Dormire accanto al nostro animale domestico racconta molto del nostrocharacter. Secondo alcuni studi psicologici, chi condivide il letto con il proprio pet mostratratti specifici della personalità. E non parliamo solo di amanti degli animali.
Iniziamo dal dato più interessante: molte persone che dormono con il proprio cane o gatto lo fanno perché cercanoun senso di protezione. La vicinanza dell’animale riduce lo stress e crea unasensazione di sicurezzaprofonda. Non è un caso che questo comportamento sia più comune tra chi tende a provare ansia o a soffrire d’insonnia.
Chi ha questa abitudine, In addition, mostra spessouna spiccata empatia. È più predisposto ad ascoltare, a comprendere e ad avvicinarsi agli altri con rispetto. In practice, una persona che non si ferma alla superficie.
Una questione di emozioni (e di psiche)
Accogliere il propriocane or Catsotto le coperte rivelamolto più di quanto sembri. È un gesto che riflette anche un certogrado di altruismo: chi lo compie è spesso orientato a mettere il benessere altrui – anche quello del proprio pet – davanti al proprio comfort.
C’è poi un altro aspetto interessante: queste persone sono spessointrospective. Tendono a riflettere, a fare i conti con sé stesse, a vivere una vita interiore più attiva. La compagnia silenziosa e costante dell’animale diventa così quasi una forma dimeditazione notturna.
Un altro dato? Chi dorme con il proprio animale ha spesso unostile di vita meno convenzionale. Maggiore flessibilità, meno rigidità nei ritmi quotidiani, e una visione della casa come spazio condiviso anche emotivamente.
I benefici concreti di dormire con il cane o il gatto: meno ansia, più serenità
La presenza dell’animale nel letto ha un impatto anche sul nostro benessere mentale. Dormire col cane o col gatto puòalleviare stati d’ansia, aumentare la qualità del sonno percepita e offrire unaforma di conforto emotivoche non tutti riescono a trovare altrove.
At a glance, questi sono i tratti più comuni riscontrati:
Tutti i benefici del dormire con il vostro per riassunti in questa infografica
Dormire con il cane o il gatto: una scelta personale, ma non casuale
Ovviamente non esiste una regola universale. Non tutti gli amanti degli animali dormono col proprio cane o gatto, e non tutti quelli che lo fanno hanno questi tratti. Ma il quadro psicologico che emerge dai dati è chiaro: chi fa questa scelta tende ad avere unrapporto molto profondo con il proprio animale, spesso più intenso di quello che si vede dall’esterno.
Questa abitudine ci racconta una cosa precisa: gli animali non sono solo animali. Per molti, sono una parte viva e presente della quotidianità, anche nei momenti più intimi, come il sonno.
Fonti scientifiche e approfondimenti
Se siete appassionati di psicologia, ecco le fonti con cui approfondire questo articolo
Smith, B. P., & Phillips, C. J. C. (2019) “How Do Pets Affect Sleep? A Review of Human–Animal Co-sleeping Research” Source:Anthrozoös, Journal of the International Society for Anthrozoology Questo studio analizza gli effetti del co-sleeping con gli animali sul benessere psicologico e la qualità del sonno. Conclude che la vicinanza del pet può aumentare la sensazione di sicurezza e ridurre i livelli di stress.
Kogan, L. R., Schoenfeld-Tacher, R., & Simon, In. In. (2012) “Behavioral Effects of Animals on Anxiety and Mood in College Students” Source:College Student Journal I risultati mostrano che la presenza di animali domestici riduceanxiety, stresse migliora l’umore, confermando il ruolo del pet come supporto emotivo.
McConnell, In. R., et al. (2011) “Friends with Benefits: On the Positive Consequences of Pet Ownership” Source:Journal of Personality and Social Psychology Gli autori evidenziano che chi possiede un animale domestico mostra una maggioreself-esteem, Empathy and soddisfazione della vita.
Krause-Parello, C. In. (2008) “The Mediating Effect of Pet Attachment Support between Loneliness and General Health in Older Females Living in the Community” Source:Journal of Community Health Nursing Lo studio mostra come illegame affettivo con il petpuò migliorare la salute generale e attenuare la solitudine, anche attraverso la condivisione di momenti quotidiani come il sonno.
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