The 28 aprile 2025, milioni di persone sono rimaste senza elettricità in Spagna, Portogallo e Francia meridionale a causa di un evento raro e affascinante: fra le spiegazioni c’è quella di unavibrazione atmosferica indottache potrebbe aver destabilizzato la rete elettrica europea, provocando unblack-outsu larga scala. Ma cos’è successo davvero? E soprattutto: può accadere anche in Italia?
Vibrazione elettrica indotta: un fenomeno naturale inaspettato
Secondo gli operatori di rete iberici e francesi, la causa è stata una combinazione divariazioni meteorologiche estremenell’entroterra spagnolo: grandi masse d’aria si sono scontrate provocando forti sbalzi di temperatura in breve tempo. Questo ha generatoonde di pressione atmosfericache si sono propagate nell’ambiente, interagendo con le infrastrutture elettriche.
Cosa succede a livello fisico
Dal punto di vista fisico, la rete elettrica è un sistema sincronizzato in corrente alternata a 50 Hz, costituito da lunghi cavi sospesi su tralicci. Questicavi ad alta tensione (400.000 V) are sensibili a vibrazioni esterne, come vento o pressione atmosferica variabile. Quando uncampo magnetico cambia nel tempo – come accade in presenza dionde atmosferiche improvvise – si possono generarecorrenti parassiteall’interno dei materiali conduttori. Ma il fenomeno più critico in questo caso è stato larisonanza meccanica.
The vibrazioni atmosferiche, se oscillano a una frequenza simile a quella naturale di vibrazione dei cavi elettrici sospesi, possono innescare uneffetto di risonanza. È lo stesso principio di un’altalena spinta al momento giusto: l’oscillazione aumenta sempre di più. Nei cavi elettrici, questa risonanza può provocare:
forti oscillazioni meccanichedei conduttori
alterazioni nei campi elettrici e magneticiattorno ai cavi
strong>disturbi nella corrente alternata, con variazioni locali di frequenza
Quando questi disturbi diventano troppo forti, la reteperde la sincronizzazionee i sistemi di sicurezza, per evitare danni peggiori, scollegano automaticamente alcune sezioni della rete: il blackout è il risultato finale.
Vibrazione elettrica indotta: in evento raro, ma possibile anche altrove
Now, il gestore italianoTernaha comunicato che la rete nazionale non ha subito effetti, ma l’evento ha sollevato dubbi sullaresilienzadelle infrastrutture anche nel nostro Paese. L’Italia è collegata alla rete elettrica europea, e quindifenomeni simili potrebbero influenzare anche noi, soprattutto in periodi di stress atmosferico intenso o variazioni climatiche rapide.
Cosa possiamo imparare
Questo evento ci ricorda chele reti elettriche moderne sono altamente interconnesse, ma anche vulnerabili a fenomeni naturali sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Potenziare le difese fisiche e digitali delle nostre infrastrutture, rafforzare i trasformatori e migliorare il monitoraggio atmosferico saranno passi fondamentali per il futuro energetico sicuro dell’Europa.
Ecco infine una sintesi finale di cosa potrebbe essere successo.
Fattore
Descrizione
Data del blackout
28 aprile 2025
Paesi colpiti
Spain, Portogallo, Francia meridionale
Fenomeno scatenante
Variazioni atmosferiche rapide → vibrazione atmosferica indotta
Effetto fisico
Risonanza nei cavi ad alta tensione → perdita di sincronizzazione
Conseguenze
Blackout esteso, disservizi nei trasporti, comunicazioni e sanità
Rischio per l’Italia
Possibile in caso di condizioni atmosferiche estreme → attenzione necessaria
Jardin de Majorelle: immaginate di varcare un portonecolor ocrae di essere avvolti da un’esplosione di bluCobalt, il celebreBleu Majorelle, tra colonne di cactus, palmealtissime e sentieri ombreggiati dabambù. Siamo a Marrakech, nel quartiere di Gueliz, In Rue Yves Saint Laurent – 40090 Marrakech, a dieci minuti di taxi da Jemaa el-Fna. Il giardino occupa circa 9 000 m² e oggi è uno dei luoghi più fotografati del Marocco.
Jardin de Majorelle: la storia in breve
1922 – Jacques Majorelle, pittore francese, acquista un terreno e inizia a piantare specie esotiche raccolte nei suoi viaggi.
1947 – Apre il giardino al pubblico come “laboratorio botanico”.
1980 – Minacciato da speculazioni edilizie, viene salvato e comprato daYves Saint Laurent e Pierre Bergé, che restaurano parco e villa (ribattezzataVilla Oasis) e vi aprono un museo d’arte islamica, oggi Museo Berbero.
In 2008, dopo la morte dello stilista, un memoriale in granito e cenere è stato eretto nel cuore del parco, a ricordare il legame inscindibile tra il couturier e questo angolo verde.
Jardin de Majorelle in sintesi
Un orto botanico di colori e forme
Oggi il Jardin de Majorelle ospitaIn addition 350 specie botaniche provenienti da cinque continenti: giganteschi columnari del Messico, bougainvillea fucsia, bambù della Cina, ninfee che galleggiano sulle vasche di ispirazione moresca, agavi e aloe che disegnano geometrie quasi scultoree.
La disposizione segue i canoni dei giardini islamici: vialetti che si incrociano, vasche d’acqua che riflettono il cielo e sorprendenti quinte vegetali. Il contrasto fra il blu saturo degli edifici Art Deco, il giallo delle finestre e il verde delle piante crea un effetto “cartolina” che cambia con la luce del giorno.
Quando visitarlo
Marrakech può essere torrida d’estate. Per godersi colori e profumi senza soffrire il caldo, la stagione ideale è la primavera (marzo-maggio) o l’autunno (settembre-novembre), quando le temperature sono miti (18-28 °C) e le fioriture al top. Arrivate all’apertura (8 a.m.) per evitare code e fotografare con la luce radente del mattino.
Biglietti: vendita solo online, tariffa intera 170 MAD (≈ 15 €); ridotti per residenti, studenti e bambini <10 years (gratis). Sito qui: jardinmajorelle.com
Accessibilità: percorsi in piano, bagni e ingresso carrozzine.
Servizi: café all’ombra dei bambù, boutique di design, museo Berbero annesso, connessione Wi-Fi gratuita in alcune aree.
Come arrivare: taxi (contrattate prima), bus n.12 o 15, or 25 min a piedi dalla medina.
Prenotate con anticipo: i biglietti giornalieri vanno esauriti nelle ore di punta.
Consigli finali
Abbinate la visita al vicinoMusée Yves Saint Laurent (stesso viale) per capire come il giardino abbia ispirato le creazioni dello stilista.
Portate acqua e crema solare; l’ombra esiste, ma il sole di Marrakech picchia anche in inverno.
Se siete appassionati di fotografia macro, l’ora d’oro pomeridiana regala riflessi spettacolari sulle foglie cerose deicactus.
Voce
Dettagli principali
Località
Rue Yves Saint Laurent, Gueliz – Marrakech
Superficie
approximately 9 000 m² di labirinto verde
Fondazione
1922-1947, per opera del pittore Jacques Majorelle
Proprietari celebri
Yves Saint Laurent & Pierre Bergé (from 1980)
Specie botaniche
> 350 From 5 continenti (cactus, palme, bambù, bougainvillea, ninfee…)
Punto forte
Il celebreBleu Majorelleche colora villa, vasche e vasi
Periodo migliore
Primavera e Autunno; ingressi consigliati ore 8 a.m.
Orari 2024
8:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Biglietto intero
170 MAD (≈ 15 €) – solo online
Servizi
Café, boutique, Museo Berbero, accesso disabili
FAQ: domande e risposte
Domanda
Risposta semplice
Serve una guida?
Non è indispensabile: i pannelli botanici sono bilingue (FR/EN). Se volete dettagli sulla vita di Majorelle e Saint Laurent, prenotate una visita guidata di 1 h.
Posso portare il drone?
No, il volo di droni è vietato nell’area del giardino.
Si può mangiare dentro?
Solo nel Café Majorelle; non è consentito fare picnic sui prati o lungo i viali.
Quando il nostrocane ci segue ovunque, non lo fa mai per caso. Questo comportamento nasce dal passato e ha le sue radici in unistinto evolutivoantico, legato alla sopravvivenza nel branco.
I cani infatti che sono discendenti diretti dei lupi hanno mantenuto il bisogno di stare vicini ai loro punti di riferimento.
La figura umana, per loro, rappresentasafety, accesso al cibo e protezione. For this reason, anche in casa, ci ritroviamo spesso con un’ombra a quattro zampe che ci accompagna da una stanza all’altra.
Perché il cane ci segue ovunque: affection, fiducia e relazioni speciali
Oltre all’istinto, entra in gioco anche illegame affettivoche si costruisce tra noi e il nostro cane. Un animale che ci segue dimostraattaccamento e fiducia, elementi fondamentali per il suo benessere emotivo.
Non si tratta solo di bisogno: è anche un modo per esprimereamore e appartenenza. Alcuni cani diventano veri e propri “compagni d’avventura”, seguendoci in ogni attività, dal relax sul divano alla sessione di allenamento in garage.
Ecco le principali motivazioni alla base di questo comportamento
Quando bisogna preoccuparsi: l’ansia da separazione
Se il cane ci segueossessivamenteo manifesta segnali di disagio quando rimane solo, potremmo trovarci di fronte a un caso diansia da separazione. Questo disturbo è più comune di quanto si pensi e può causare notevoli sofferenze.
I sintomi più evidenti includono:
Vocalizzazioni eccessivequando siamo assenti
Distruzione di oggettio mobili
Tentativi di fugao autolesionismo
Eccessivo attaccamentoanche durante la nostra presenza
In questi casi, è fondamentale rivolgersi a unveterinario comportamentalista, per aiutare il nostro amico peloso a ritrovare equilibrio e serenità.
Come favorire l’autonomia del vostro cane
Incoraggiare una sanaindipendenzaè utile sia per il cane che per noi. Possiamo farlo adottando alcuni semplici accorgimenti quotidiani, senza forzarlo.
For example,:
Crearespazi dedicatidove possa rilassarsi senza sentirsi isolato
Proporregiochi interattiviche stimolino la mente anche in nostra assenza
Rinforzare i momenti dicalmae indipendenza con premi e coccole
Like this, aiuteremo il nostro cane a sentirsisicuro e appagato, sia al nostro fianco sia da solo, migliorando la qualità della vita di entrambi.
Altre curiosità da scoprire sul mondo dei cani
Tante risposte a domande che vi saranno venute in mente:
Ecco come preparare undetersivo per neonatocon prodotti naturaliper lavare vestiti e pannolini del vostro bébé, e rispettare la sua cute delicata. Ma vi diamo anche dei consigli dermatologici sulla sua pelle sensibile e per evitare la dermatite ed in più la comparazione tra tutte le marche eco-bio più interessanti del 2025. Scopriamoli tutti!
Il neonato e la pelle sensibile
È importante sapere che nei primi due anni di vita l’epidermide del neonato è più sottile di circa il 30 % rispetto a quella adulta, ha un pH ancora vicino alla neutralità (≈ 6) e ghiandole sebacee quasi inattive.
Risultato: meno lipidi di superficie, più dispersione d’acqua e unaporta d’ingresso privilegiata per agenti irritanti — dai tensioattivi dei detergenti alle comuni fragranze.
I disturbi della pelle del neonato
I problemi più frequenti del nostro piccolo sono:
Diaper rash: provocata dall’umidità e dall’occlusione continua del pannolino e per sfregamento dello stesso
Dermatite atopica/eczema costituzionale: interessa fino al 20 % dei lattanti italiani e si verifica quando la barriera indebolita fa penetrare allergeni e favorisce l’infiammazione di un eczema
Dermatiti da contatto (irritative e allergiche):provocate o aggravate da profumi, dyes, conservanti presenti in detersivi e cosmetici
Xerosi (dry skin)e piccole fissurazioni, especially in winter
Quando i prodotti lavanti diventano un problema
Numerosi studi clinici sulla dermatite atopica pediatrica mostrano che moltidetergenti comuni contengonotensioattivi anionici — come SLS o SLES — capaci di rimuovere lipidi intercellulari e aumentare la perdita d’acqua transepidermica (TEWEL), con peggioramento della situazione di secchezza e favorendo la formazione di micro-lesioni della barriera.
Il rischio cresce se siusano prodotti ad alto potere schiumogeno-pH alcalino, ma anche per l’impiego di detergenti applicati puri direttamente sulla cutedel piccolo.
Anchese si si eccede con la quantitàdi detersivo per lavare body, lenzuola e tutine del neonato, si rischia di aumentare la probabilità dirash cutaneie affezioni della pelle.
Le linee guida dei dermatologi sul bucato dei neonati
Se molte donne decidono di adottareregolarmente detersivi che rispettinonon soltanto l’ambientema anche lafisiologia dei bambini, è interessante conoscere le linee guida dermatologi AIDECO e dell’ISS sul bucato baby.
Leggere sempre l’etichetta: meno ingredienti, meglio è
Non mescolare detergenti diversi,ad esempio la candeggina e l’ammoniaca creano clorammine tossiche
Tenere i prodotti fuori dalla portata dei bambinie nelle confezioni originali
Risciacquare a fondoindumenti e asciugamani
Usare guantise la propria pelle è già irritata e applicare una crema emolliente dopo il contatto
In caso di dermatite persistente rivolgersi al pediatra: sintomi possono peggiorare con sovrainfezioni batteriche o fungine
Ricette fai-da-te per fare un detersivo per neonato con ingredienti naturali
Innanzitutto: meglio fare ilbucato separato dal resto della famiglia. Per lavare a mano, basta usare un buonsapone di Marsiglia with the addition ofbicarbonatoper sbiancare e proteggere i capi.
Sulle macchie grasse si possono utilizzare ingredienti naturali come illemon juice, l’olio di eucalipto, the talcoo laflour.
Per fare in poco tempo un detersivo efficace e sicuro per lavare i body e le lenzuoline del vostrobébéecco alcune formulazioni che si basano su tensioattivi molto delicati (sapone di Marsiglia o di Castiglia) e su additivi alcalini-ossidanti usati a dosi minime, in linea con le raccomandazioni di AIDECO (tensioattivi poco schiumogeni e pH fisiologico).
Detergente gel al sapone di Marsiglia
Questa è la ricetta di un gel ideale per i lavaggi quotidiani ed il bucato del bianco, e prevede un sapone di Marsiglia con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo, mentre, come ammorbidente leggero, è usato il bicarbonato, che tampona il pH.
Gli iIngredienti per 2,5 l di gel sono:
2,5 l of water
250 gr of sapone di Marsiglia in scaglie (con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo)
2 tablespoons baking soda (ammorbidente leggero, tampona il pH)
Preparation.Portate l’acqua a lieve ebollizione. Aggiungete le scaglie, mescolando finché si sciolgono. Fuori dal fuoco, frullate 1 minuto con mixer per evitare i grumi. Quando il composto intiepidisce, incorporate il bicarbonato. Versate in tanica pulita e dopo 24 ore diventerà un gel denso, da agitare prima dell’uso.
Dosaggio Washing machine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Hand wash: 1 tappino (≈ 20 Ml) In 5 l di acqua tiepida
Detergente neutro al sapone di Castiglia
Questo detersivo è ideale per colori e capi delicati, e prevede l’uso del sapone di Castiglia, ottenuto solo da olio d’oliva, privo di profumi e solfati.
Ingredienti per ottenere 1 l di liquido detergente:
800 ml of acqua demineralizzata calda
150 ml of sapone di Castiglia liquido puro
2 tablespoons bicarbonato (Optional, aumenta il potere pulente ma alza il pH)
1 cucchiaino acido citrico → riporta il pH vicino a 7 (scioglierlo prima in 30 ml d’acqua)
Preparation.Sciogliete il bicarbonato nell’acqua calda e unite il sapone di Castiglia, mescolando piano per non fare schiuma. Aggiungete la soluzione di acido citrico, controllando che il pH finale sia fra 6,5 and 7 (con cartine tornasole). Conservate in flacone di vetro scuro; validità 3 months.
Dosaggio Washing machine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Hand wash: 1 tappino (≈ 20 Ml) In 5 l di acqua tiepida
Detersivo in polvere delicato all’ossigeno attivo
Questa ricetta un po’ più energetica, è adatta al lavaggio dei body macchiati e dei pannolini lavabili. Il citrato di sodio sequestra calcare ed aiuta il risciacquo, mentre il percarbonato di sodio igienizza con ossigeno già a 40°.
400 gr of baking soda
250 gr of percarbonato di sodio
150 gr of citrato di sodio in polvere
50 gr of amido di riso
Preparation.Mescolate le polveri in barattolo a bocca larga, agitandole con cucchiaio inox. Evitate ambienti umidi; aggiungete un sacchettino di gel di silice per mantenerle fluide.
Dosaggio Washing machine: 1 cucchiaio (15 Gr) direttamente nel cestello sopra i capi Pre-ammollo pannolini: 1 cucchiaio in 5 l of hot water 30 minutes, poi consueto ciclo
Ammorbidente ultra-delicato all’acido citrico al 15%
Oltre a rendere i capi morbidi, riduce il calcare e neutralizza i residui alcalini del detersivo. Considerate che i pediatrisconsigliano gli oli essenziali per i primi 3 mesi di vitto, ma dopo, possono essere aggiunte 5 gocce per litro di un olio essenziale biologicodermo-testeddella fragranza preferita, meflio se un olio essenziale di lavanda, agitando bene. Gli ingredienti per 1,150 l of liquid.
150 gr of acido citrico anidro (di tipo alimentare)
1 l d’acqua demineralizzatatiepida
Preparation.Sciogliete l’acido citrico nell’acqua, travasate in una bottiglia in plastica HDPE.
Dosaggio Washing machine: 80-100 ml nella vaschetta ammorbidente
Scheda ricette (ingredienti base + dosi)
Ecco uno schema riassuntivo delle nostre 4 ricette di detersivi delicati per il bucato del neonato.
Ricetta
Ingredienti principali
Preparation
DosAGGI
Dove usarla
Gel di sapone di Marsiglia
• 2,5 l acqua
• 250 g scaglie sapone Marsiglia 72 %
• 2 cucchiai bicarbonato
1. Sciogli le scaglie in acqua bollente.
2. Frulla 1 min per omogeneizzare.
3. Intiepidendo, aggiungi bicarbonato.
4. Riposa 24 h → gel, agitare prima dell’uso.
Washing machine : 70 Ml / 4–5 Kg Mano : 1 cucchiaio / 5 l
Entrambi (quotidiano, capi chiari)
Detergente neutro al sapone di Castiglia
• 800 ml acqua demineralizzata
• 150 ml sapone di Castiglia liquido
• 2 cucchiai bicarbonato (Optional)
• 1 cucchiaino acido citrico
1. Sciogli bicarbonato in acqua calda
2. Versa il Castiglia, mescola piano
3. Aggiungi citrico (pH ≈ 6,5–7)
4. Imbottiglia. Ha validità 3 months
Washing machine: 60 m per 4 Kg Mano : 1 tappino (≈ 20 Ml) For 5 l
Entrambi (colori e capi delicati)
Polvere delicata all’ ossigeno attivo
• 400 gr bicarbonato
• 250 gr percarbonato
• 150 gr citrato di sodio
• 50 gr amido di riso
1. Miscela le polveri in barattolo.
2. Aggiungi sacchetto gel di silice.
3. Chiudi ermetico; conserva al secco.
Washing machine : 1 cucch. ≈ 15 G Pre-ammollo : 1 cucch. / 5 l
Lavatrice o pre-ammollo pannolini
Ammorbidente all’acido citrico 15%
• 150 gr acido citrico
• 1 l acqua demin.
1. Sciogli citrico in acqua tiepida
2. Travasa in bottiglia HDPE
3. Agita prima dell’uso
80–100 ml nella vaschetta
(nessun profumo nei primi 3 months)
Solo lavatrice (fase ammorbidente)
Consigli per il bucato del neonato
Sono in molte le donne che scelgono di optare percomportamenti e acquisti bioquando diventano mamme, perché cominciano ad avere una maggiore sensibilità verso l’idea di sostenibilità. Uno degli aspetti che più coinvolge le neo-mamme è ilbucato e una delle domande più ricorrenti è: come posso pulire a fondo i suoi vestitini senza risultare aggressiva per la delicata pelle del mio bébé?
Sfatiamo subito alcuni miti: per lavare bene gli indumenti di un neonato
non è indispensabile sterilizzarli a temperature molto alte, indeed, secondo alcuni esperti questa modalità li renderebbe meno protetti epiù esposti alla contaminazionedi agenti esterni nocivi, e di sicuro se si utilizzano detersivi in grande quantità, rischiamo ai piccoli dermatiti varie.
l’uso dell’ammorbidente è sconsigliatoin quanto deposita un film trasparente sui tessuti che può causare allergie alla pelle. Se si utilizza un mezzo bicchiere di aceto bianco, i vestitini del piccolo resteranno ugualmente morbidi e soffici, senza risultare dannosi.
è meglioevitare trattamenti sbiancanti con additivi e candeggi vari, per evitare il rischio didermatiti e allergiea carico della loro pelle delicata. Ricordiamo che a parte alcuni capi in cui una detersione ‘energica’ è essenziale perché sono sempre molto sporchi, What pannolini in tessuto, bavaglini e lenzuola, tutto il resto non necessità di forti azioni lavanti.
si consiglia distendere i vestiti dei piccoli richiede maggiore attenzione e al rovescioperché non ingialliscono. Fate attenzione se gli indumenti si asciugano all’esterno. Infatti sarebbe meglio evitare gli orari della mattina e del tardo pomeriggio perché sono quelli conmaggiore concentrazione di traffico e di polveri sottiliche potrebberocontaminare le fibre dei vestiti.
Buone pratiche per fare le ricette di detersivi
Niente profumonei primi mesi: gli allergeni delle fragranze sono segnalati dai dermatologi AIDECO come causa frequente di dermatite da contatto.
Usare preparati neutri (pH 6-7)e ben risciacquati che limitano la TEWL e l’irritazione
Mettere un’etichetta con nome e datadi preparazione su ogni flacone e agitare sempre prima dell’uso
Conserva lontano da luce-umidità and, Of course, fuori dalla portata dei più piccoli.
Con queste formule essenziali riduci tensioattivi aggressivi, allergeni e residui alcalini, offrendo alla pelle ancora immatura del neonato un bucato davveroskin-friendly.
Fonti scientifiche
L’aumento delle allergie è un dato oggettivo che ormai numerosi studi confermano essere legato all’eccessiva pulizia degli ambienti in cui viviamo.
Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sul bucato e i detersivi da usare per rlavare i panni dei neonati in maniera sicura.
Gli ingredienti evitare nei detersivi per neonato
La scelta del detersivo per lavare i vestiti del bébé passa anche dall’etichetta e dall‘INCI. Controllate che non ci siano questi ingredienti che devono per legge essere citati obbligatoriamente se presenti in quantità oltre l’1%.
Tensioattivi anionici fortiWhat Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES), Ammonium Lauryl/Lauryl Ether Sulfate, Sodium Coco Sulfate, perché rimuovono troppi lipidi della barriera cutanea e ne alterano il naturale equilibrio, causando il rischio di dermatite irritativa, specialmente sotto i 12 months.
Tensioattivi zuccherinicome il coco-glucoside, decyl-glucoside, o saponi potassici di oli vegetali.
Profumi sintetici e allergenicome Linalool, Limonene, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Benzyl Alcohol, musk sintetici. Sono i primi imputati nelle dermatiti allergiche da contatto infantili allergie respiratorie. Ricordate che la direttiva 2003/15/CE ne elenca 26 come obbligo di dichiarazione
Formulazioni senza profumooppure fragranze certificate IFRA a tenore inferiore a 0,01%
Conservanti altamente sensibilizzanticome Methyl-/Methylchloro-isothiazolinone (MI/MCI), Benzisothiazolinone, cessori di formaldeide (DMDM Hydantoin, Imidazolidinyl Urea, Quaternium-15). Questi sono i principali agenti di eczemi professionali. L’EWG li classifica a rischio allergico alto
Sorbato di potassio, benzoato di sodio, fenossietanoload un valore inferiore allo 0,8%.
Sbiancanti ottici (optical brighteners)come il Disodium Distyryl Biphenyl Disulfonate, Tinopal CBS-X, Stilbene 120, che si depositano in fibra e possono rimanere a contatto con la pelle, con potenziale fotosensibilizzante; inutili per capi baby
Percarbonato di sodio (ossigeno attivo) dopo i 40°
Candeggianti al cloroSodium Hypochlorite, Dichloroisocyanurate Irritazione cutanea, rilascio di clorammine se miscelati; ISS li sconsiglia per il bucato infantile salvo sporco biologico estremo.
Ossigeno attivoe semplici temperature oltre 60°
Ftalati e fissatori di profumocome il Diethyl Phthalate (DEP), che sono classificati come interferenti endocrini sospetti e sono vietati in molti prodotti, ma sono ancora presenti in alcuni detersivi profumati
Detergenti senza fragranze sintetiche
Coloranti sintetici CI 42090, CI 45100, CI 18050… che non hanno nessuna utilità funzionale, ma sono portatori di possibili allergie o rilascio metalli pesanti come nichel e cromo
Formule incolori o coloratecon estratti vegetali certificati.
Enzimi proteolitici ad alta concentrazionecome Protease, Amylase, Subtilisin. Sono utili contro macchie proteiche ma possono aumentare la reattività cutanea su pelle atopica; evitare se il bimbo presenta eczema. Meglio usarli solo in detergenti specifici per pannolini, ben risciacquati
EDTA e fosfonaticome il Tetrasodium EDTA ed HEDP. Non sono irritanti ma persistono nell’ambiente. e infatti molte certificazioni eco-bio li escludono.
Citrato di sodio e gluconato di sodio
Parabeni a catena lungacome Butyl-, Propyl-, Isobutyl-paraben che hanno probabili attività estrogeno-simile e la cui presenza oggi è rara, ma da evitare soprattutto in prodotti baby secondo principio di precauzione. Sono altamente inquinanti e potenzialmente tossici per l’organismo
Un detersivo per neonati non ha profumazioni artificiali e contiene tensioattivi di origine vegetale, ed è preferibile che sia certificato da un’ente sicuro e affidabile (EU Ecolabel, ICEA Eco-Bio, AIAB Detergenza) che escludono dallo standard molte di queste sostanze.
L’aceto come ammorbidente per il bucato dei neonati
L’aceto è attivo grazie all’acido acetico (pH ≈ 2,5) che scioglie il carbonato di calcio, quello che rende l’acqua dura, e dà rigidità alle fibre dei tessuti. In teoria è utile, perché aiuta a rimuovere i residui alcalini dei detersivi che possono irritare la pelle.
Eventuali residui nei capi sono comunque più bassi del valore in cui può diventare irritante per la cute. so, per la maggior parte dei lattanti è un ingrediente sicuro. Se però il piccolo ha un eczema atopico, il lieve pH acido può pizzicare sulle micro-lesioni.
L’odore caratteristico svanisce quasi del tutto all’asciugatura, ma su tessuti spessi come spugna e panni di microfibra, può persistere, ma non è certo tossico.
In addition, bisogna ricordare che la sua acidità nel tempo può intaccare le guarnizioni in gomma e le parti metalliche, specie se usato a ogni lavaggio.
Le linee guida dermatologiche AIDECO consigliano di usare degli ammorbidenti senza allergeni e con pH neutro e non citano l’aceto come opzione raccomandata. Meglio quindi preferire soluzioni più stabili di pH come l’acido citrico.
L’alternativa consigliata è una soluzione al 15% di acido citrico. Basta sciogliere 150 gr di acido citrico anidro in 1 l di acqua demineralizzata e usarne 80–100 ml nella vaschetta ammorbidente. Questo prodotto è meno corrosivo dell’aceto per le parti meccaniche e non ha nessun odore residuo, pur sciogliendo il calcare più efficacemente e abbassando la durezza dell’acqua, così è utile anche per iwashable diapers.
Quando iniziare a lavare il corredino del neonato
Di solito si consiglia di lavare tutto il corredino (body, tutine, lenzuolini, copertine di cotone imbottito o lana) 3-4 settimane prima della data presunta del parto, cioè fra la 34ᵃ e la 36ᵃ settimana di gravidanza.
Così avrete il tempo di far asciugare e riporre i capi in ordine prima dell’arrivo del bebé.
Anche i nuovi capi o i regali dell’ultimo minuto vanno sempre lavati prima di metterli al neonato. Se il corredino resta inutilizzato per oltre 2-3 mesi in armadio, un lavaggio rapido a 30° senza detersivo (solo ammorbidente naturale e risciacquo) toglie l’eventuale polvere accumulata.
Come lavare body e tutine per un neonato
Ecco i nostri consigli su come lavare body e corredino del neonato in poche mosse:
Separate per colore e tessuto. Bianchi e capi chiari da un lato, colorati e scuri dall’altro, cotone leggero separato da lana o spugna.
Scegliete un detersivo delicatocon formulazione baby ed eco-bio, senza sbiancanti ottici né profumo intenso con un dosaggio leggermente inferiore a quello indicato
Impostate il programma.Quello per il cotone a 30°–40° per l’uso quotidiano, a 60° solo se ci sono macchie di feci-urina abbondanti. Oppure il ciclo “delicato” o “baby care” con risciacquo extra.
Bleach.Niente candeggio al cloro, se serve igienizzare i bianchi, Add 1 cucchiaio di percarbonato (ossigeno attivo) a 40°
Ammorbidente.Usate come ammorbidente solo dell’acido citrico al 15% nella dose di 80 ml nella vaschetta per non avere residui alcalini e ammorbidire le fibre
Evitate profumie oli essenziali nei primi 3 months
Stendete all’aria (meglio al sole lieve) o usate l’asciugatrice a bassa temperatura
Passate il ferro sul rovescioper eliminare batteri residui e distendere le cuciture: i capi più morbidi sulla pelle del bebé
Così si riducono le irritazioni cutanee, si prolunga la durata dei tessuti e si mantieni il corredino pronto per l’uso in totale sicurezza.
Quale smacchiatore per i vestiti dei neonati
In pratica è utile usare un oxi-smacchiatore granulare (da aggiungere al detersivo) o uno spray enzimatico baby certificato eco-bio. Questa è la scelta più sicura e delicata per rimuovere le macchie del corredino.
Il prodotto deve avere una base di ossigeno attivo (percarbonato di sodio) per sbiancare e igienizzare sopra i 40°, ma senza cloro né profumi.
In addition, è importante che abbia uncontenuto enzimatico lieve, ad esempio la proteasi e l’amilasi rimuovono le macchie di latte, pappa e feci, ma la formula deve esserenickel testede senza sbiancanti ottici.
Infine è opportuno chenon ci siano solventi o candeggianti al cloro,come candeggina, ammoniaca, nafta o acetati che irritano la pelle e rovinano le fibre.
Si consiglia di controllare cheabbia una certificazione eco-bio (ICEA, Ecolabel, AIAB) per garantire l’assenza di allergeni e conservanti ad alto rischio.
Marche eco-bio 2025: qual è il miglior detersivo per neonato
Ovviamente nei negozi e nella GDO di molte città sono in vendita buoni detersivi adatti ai neonati: alla spina o confezionati, liquidi o in polvere, l’offerta del settore è ampia (tra i principali: detersivo in polvere per lavatrice Esselunga Ecolabel, Coop Viviverde, detersivo liquido lavatrice per capi delicati EcorNaturasì). Per i più esigenti e attenti all’etica sostenibile invece sono tanti anche i siti web e i forum dedicati che offrono consigli pratici.
in short, tra quelli in commercio, potrete trovare i prodotti che si adattano alle esigenze della pelle del vostro piccolo in maniera eccellente e usano prodotti di ottima qualità. Ecco allora una tabella comparativa che vi aiuterà nella scelta secondo vari parametri, sia di efficacia, che sicurezza, oltre che per rapporto qualità-prezzo tra i marchi eco-bio più cercati.
Prodotto
Efficacia
(★ 1–5)
Sicurezza E Pelle sensibile
Fascia prezzo
(EURO/L)
Certificazioni
INCI sintetico
Winni’s Baby
★★★★☆
Ipoallergenico, nickel tested, profumo delicato
≈ 5,8 euro/L
EU Ecolabel, Vegan OK
5-15 % tensioattivi non-ionici di origine vegetale, < 5 % anionici, enzimi, parfum
Una delle piante d’appartamento più particolari è l’Anthuriumo anturio: coltivalo a 20-28 °C in luce diffusa, terriccio torba-perlite; irriga 2 ×/set in estate e nebulizza le foglie.
L’Anthurium, o “fiore di cera”, è tra le piante da interno più scenografiche: spate colorate, foglie lucide e poche esigenze se sai come coltivarlo.
In questa guida 2025 vedremo passo passo come rinvasarlo, concimarlo e prevenire macchie fogliari, così da mantenere la tua pianta sana e in fiore tutto l’anno.
Ecco di seguito tutte le altre indicazioni per conoscerlo meglio e per iniziare a coltivare questa bellissima pianta che è anche consigliata perpurificare l’aria di casa.
Che pianta è l’Anthurium?
Si tratta di una pianta originaria delle zone tropicali edappartiene alla famiglia delle Araceae. Generalmente viene considerata tra leindoor plants, visto che dalle nostre parti è difficile trovare un clima adatto per favorirne la crescita. La caratteristica principale è la presenza dellaspata,una sorta di foglia rovesciata e di colore acceso, da cui spunta lo spadice, una spiga allungata con fiori ermafroditi. Si stima che siano presenti almeno 500 diverse specie, distinte per colori e forme.
Gli steli di questo scenografico fiore possono raggiungere un’altezza di 10 cm e sono perfetti per unbouquet di fiorielegante e raffinato.
Quanti tipi di Anthurium ci sono
Scopriamo adesso alcune delle specie più diffuse:
Anthurium scherzerianum: foglie lunghe e fiori che possono variare dal rosso all’arancione.
Anthurium veitchii: foglie lunghe fino a 90 Cm, con tante innervature che formano solchi e spate di colore verde e giallo.
Anthurium crystallinum: foglie di colore verde con innervature di colore argenteo e spate verdi.
Athurium andreanum: ha fiori rosso acceso ed è tra le più diffuse e conosciute anche nel nostro Paese, anche se originaria della Colombia. In condizioni climatiche buone può raggiungere anche i 50 cm in height. Le foglie sono di colore verde scuro, sono lucide e hanno la forma che ricorda un cuore. Nel tempo sono state create nuove combinazioni di colori, per cui oggi affianco alla varietà rossa troviamo anche fiori di colore rosa, bianco o fucsia.
Anthurium bianco: non è altro che una variazione dell’Andreanum. Le spate sono di colore bianco e di forma tondeggiante, mentre lo spadice assume diverse sfumature: bianco alla radice, rossastro al centro e poi termina con il colore giallo.
How to grow Anthurium: guida passo passo
Veniamo ora ai consigli in dettaglio:
Prepara il vaso (5 min) Scegli un contenitore forato di 2 cm più largo del pane radicale; stendi 2 cm di argilla espansa sul fondo per migliorare il drenaggio.
Miscela il substrato (3 min) Combina in parti uguali torba bionda, fibra di cocco e perlite; il pH finale deve stare fra 5,5 and 6,5.
Sistema la pianta (2 min) Posiziona l’Anthurium al centro, col colletto appena sopra il livello del terriccio; compatta delicatamente.
Annaffia correttamente (1 min) Bagna finché l’acqua esce dai fori; in estate ripeti quando i primi 2 cm di substrato sono asciutti (approximately 2 volte a settimana), in inverno dimezza la frequenza.
Mantieni l’umidità (30 sec al giorno) Nebulizza le foglie con acqua piovana o demineralizzata e tieni un sottovaso con argilla bagnata; mira a ≥ 60 % di umidità relativa.
Illuminazione ottimale (continuo) Colloca la pianta in luce diffusa brillante, evitando sole diretto delle ore centrali; l’ideale è una finestra a est o a nord-ovest schermata da tenda leggera.
Nutri e stimola la fioritura (2 min al mese) Da marzo a ottobre somministra un fertilizzante liquido 20-20-20 o specifico per aroidi alla metà del dosaggio indicato.
Rimuovi foglie e spate danneggiate (1 min ogni 2 weeks) Taglia alla base con forbici disinfettate per prevenire malattie e favorire nuovi getti.
Rinvasa quando serve (15 min, Every 2 years) Se le radici sporgono dal vaso o il substrato si compatta, ripeti i passaggi 1-3 in spring, aumentando il diametro del contenitore di 2-3 Cm.
Moltiplicazione per divisione (facoltativa) Durante il rinvaso, separa delicatamente i polloni con almeno 3 foglie e piantali in vasi singoli; mantieni alta umidità finché attecchiscono.
Seguendo questi 10 passaggi garantirai al tuo Anthurium crescita vigorosa e fioriture prolungate tutto l’anno.
Ecco invece le cose da non fare riassunte in questa bella infografica.
Ecco invece cosa non dovete assolutamente fare
FAQ: domande e risposte su come coltivare l’anthurium
Spazio ora alle molte domande che ci avete inviato e che sono davvero utili come aspetti pratici.
Che clima predilige?
Prima di acquistare una pianta di questo tipo, bisogna considerare che necessita di particolari condizioni climatiche: temperature molto alte e un buon grado di umidità.
Che terriccio vuole l’Anthurium
Per ilpotting soil, mescolate in parti uguali terra da giardino, sabbia e peat.
Dove posizionare l’Anthurium
Scegliete un luogo al riparo da correnti d’aria, luminoso ma non esposto ai raggi diretti del sole.
Dove mettere l’Anthurium in inverno
D’inverno la temperatura non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 15°, quindi è davvero improbabile che questa pianta possa restare in giardino.
Inoltre i forti sbalzi di temperatura possono essere pericolosi per la sua stessa sopravvivenza.
Quante volte si annaffia l’Anthurium
Annaffiate abbondantemente e assicuratevi di sistemare dell’expanded claynel sottovaso, dove andrete a versare un po’ d’acqua per garantire il giusto livello di umidità.
Prima della fioritura, potete annaffiare fino a 2 volte al giorno se fa molto caldo.
Come capire se ha bisogno d’acqua
Il primo segnale è l’ingiallimento delle foglie. However, il metodo migliore per capire quando è ora di annaffiare la pianta, è toccare il terriccio, inserendovi un dito per almeno 2 cm di profondità.
Così potrete sentire se è ancora un po’ umido o del tutto asciutto.
Come si concima l’Anthurium
Da primavera fino a settembre ricordatevi di concimare la pianta ogni 15 days. Preferite delFertilizer Natural, in formato liquido, da diluire nell’acqua delle irrigazioni.
In autunno e in inverno, procedete a fertilizzare solo 1 once a month.
Quando va potato
Non necessita di potatura, andranno eliminate solo le foglie secche. Attention: questa pianta può essere tossica per il vostro gatto, scoprite qui lepoisonous plants for catscon le foto per riconoscerle.
Quanto dura un Anthurium
Se riuscite a sistemare la pianta in condizioni ottimali, può durare anche molti anni.
Come moltiplicare la pianta di Anthurium
Il metodo più usato perché garantisce ottimi risultati è la divisione per cespi.
Vediamo come procedere:
Bagnare per bene il terriccio.
Estrarre la pianta con delicatezza, afferrandola per la sua parte basale, facendo molta attenzione a non rompere le radici.
Separare alcune zonedella pianta che presentino 3-5 foglie ciascuna.
Mettere ogni piantina in un vasocon un substrato costituito da: peat, terriccio per fiori e sabbia, rispettivamente nelle proporzioni di 3:2:1.
Esporre il vaso alla luce e vaporizzarela pianta ogni 3 days or so.
Come fare la talea di Anthurium
Se invece si vuole utilizzare il metodo della talea, prendete delle piccole porzioni di pianta e sistematele in un vasetto con un terriccio costituito da 3 parti di torba e 1 di terra universale.
Premere con delicatezza e annaffiare . Sistemare i vasetti con le piantine in una stanza con almeno 24° and, Every 3-4 days, spruzzarle d’acqua per ricreare il giusto livello di umidità.
Quando cambiare vaso all’Anthurium
Di norma va rinvasato ogni 2-3 years, oppure quando la pianta è visibilmente ormai diventata troppo grande per il vaso in cui si trova ora.
Il momento ideale dell’anno per procedere con il rinvaso è la primavera.
Quando fiorisce?
Se coltivata in maniera ottimale, la pianta riesce a fiorire anche tutto l’anno. Il periodo di fioritura resta comunque l’estate e dura all’incirca un paio di mesi.
Generalmente si usa sorreggere gli steli con dei sostegni, perché questi tendono ad appendersi a causa del peso.
Come si fa a far rifiorire?
Oltre a mettere in pratica tutti i consigli sopra spiegati, soprattutto in termini di buon terriccio e giusta frequenza di irrigazioni, ecco cosa fare per incoraggiare la pianta a produrre nuovi fiori:
sistematela in una zona dove riescaa ricevere molta luce diffusa e, possibilmente, dove vi sia anche un livello alto di umidità
la temperatura deve essere superiore ai 18°
somministrate delFertilizerricco di nutrienti come fosforo e potassio
Come far diventare rossi gli Anthurium
Per avere dei fiori di un bel rosso brillante, caratteristici della varietàIn. Andreanum, utilizzate un terreno ben drenato e fate attenzione che resti sempre umido, ma mai zuppo d’acqua.
La pianta deve restare in un ambiente con temperatura compresa fra 20° e 27°. Finally, durante il periodo della crescita, Every 5 settimane circa, somministrare un po’ of concime organico.
Perché i fiori diventano marroni
Può capitare soprattutto in inverno. As a rule, le cause vanno ricondotte all’utilizzo di acqua troppo fredda e ad una esposizione errata: al freddo, al buio e in presenza di correnti d’aria.
Come mettere l’Anthurium in acqua
Wanting to, è anche possibile coltivare questa pianta in idroponica. In this case, bisogna utilizzare acqua demineralizzata o piovana.
Va benissimo anche l’acqua minerale delle classiche bottiglie. Se invece si volesse adoperare l’acqua del rubinetto, anzitutto occorre sincerarsi che non sia troppo calcarea. After which, va fatta comunque decantare per 24 Hours.
Cosa fare se l’Anthurium ha foglie macchiate
A volte può capitare che le foglie risultino macchiate. Con molta probabilità la causa è da rintracciarsi nella diffusione della cochineal farinosa.
Potete toglierle a mano o servendovi di una pinzetta e poi potete procedere con una bella disinfestazione.
Ci sono tanti rimedi per leAphids, nel caso della cocciniglia invece si può creare un detergente naturale utilizzando 20 gr of Marseille SOAP and 1 l d’acqua.
Come fare quando le foglie di Anthurium si macchiano di marrone
As a rule, le macchie di colore marrone sono provocate da un eccesso di concime.
Per risolvere il problema, provate ad annaffiarlo in maniera più abbondante del solito in modo tale che l’acqua in eccesso lavi via i sali che si sono accumulati all’interno del terreno.
Come pulire le foglie di Anthurium
Basta semplicemente spruzzare direttamente sulle foglie dell’acqua tiepida e poco calcarea. Attendere poi che asciughino in maniera naturale.
Evitate di esporle in zone soggette a correnti d’aria per favorire l’asciugatura!
Come si tolgono le foglie secche
Controllate le foglie, possono voler dire parecchie cose sullo stato di salute della vostra pianta.
foglie secche e scolorite, indicano che con molta probabilità l’avete esposta ai raggi diretti del sole e questo ha creato anche una condizione di scarsa umidità.
foglie che iniziano a cadere prima del previsto, indicano che la temperatura è troppo bassa, quindi assicuratevi di spostarla in un luogo più idoneo.
foglie che cominciano ad appassire fino a seccare, se inizia dopo che la pianta ha prodotto nuovi fiori è un processo naturale, e basterà eliminarle utilizzando un paio di forbici disinfettate.
Come fare quando le foglie dell’Anthurium ingialliscono
Ci possono essere vari motivi, ma va controllato dove sono ingiallite le foglie.
Se presenta tutte le foglie gialle, con molta probabilità le radici stanno rischiando di marcire a stretto contatto con l’acqua. Accade quando le annaffiature sono troppo persistenti e si formano ristagni che impediscono alle radici di assimilare le sostanze nutritive.
Se presenta molte foglie giallepotrebbe essere posto in una zona troppo ventilata, per cui basterà posizionare il vaso in una zona diversa della casa.
Se le foglie sono gialle solo ai bordi, in questa situazione il problema è l’opposto, ovvero la pianta è disidratata o è stata concimata in eccesso.
Come curare le malattie dell’Anthurium
Vediamo ora quali sono i principali nemici in fatto di parassiti e malattie, e i relativi metodi per combatterli.
Marciume radicale: malattia fungina che attacca le radici, interrompendo lo sviluppo delle foglie. Since, as a rule, è causato dal ristagno d’acqua, occorre far asciugare per bene il substrato o, meglio ancora, rinvasarlo utilizzando nuovo terriccio e disponendo sul fondo delle biglie o del materiale drenante. Unfortunately, se la patologia ha ormai raggiunto uno stato avanzato, è difficile riuscire a fermarla
Ragnetto rosso: piccoli acari che si attaccano sulla pagina inferiore delle foglie. Generally, la loro presenza viene segnalata per la presenza di sottili ragnatele e dal fatto che le foglie cominciano a diventare giallognole. In this case, un ottimo prodotto naturale da utilizzare è il sapone molle, che va spruzzato sotto le foglie, e che è da alternare all’olio minerale bianco che, instead, va ad agire contro le uova
Cocciniglia bianca e cocciniglia a scudetto: piccoli insetti bianchi che si attaccano a foglie e fusti. Si eliminano togliendolo direttamente con le mani e passando le parti intaccate con un batuffolo di cotone imbevuto con alcool. Alternatively,, si consiglia di applicare sulla pianta malata dell’olio minerale bianco. Il trattamento va ripetuto per 2-3 volte ogni 3 settimane circa
Antracnosi: malattia di origine fungina che provoca la formazione di macchie tonde, scure e secche. As a rule, la causa scatenante è da ricondurre ad una scarsa circolazione d’aria. In this case, staccare le foglie più colpite e somministrare un apposito prodotto fungicida che, dalle foglie, si diffonde in tutta la pianta
Muffa grigia: un’altra patologia fungina che provoca la formazione di muffa grigiastra alla base dei fusti. In genere viene causata da annaffiature eccessivamente frequenti e ravvicinate. per risolvere il problema, bisogna innanzitutto agire sulle condizioni ambientali: aspettare quindi che il terreno si asciughi completamente prima di procedere con nuova irrigazione, e sistemare la pianta in un ambiente ben aerato. After which, può essere utile anche sfoltire la pianta, eliminando alcuni steli dei più vecchi. Finally, somministrare un fungicida ad ampio spettro ogni 20 days or so, fino alla scomparsa del problema
Cosa significa: perchè regalare un Anthurium
Thesignificato dei fiori del suo nome è da ricollegarsi ai sentimenti dell’amore e dell’amicizia. Generalmente questa pianta viene regalata anche durante il periodo natalizio, essendo più longeva e di facile manutenzione rispetto alla classica stella di Natale.
Gli antichi greci associavano lo spadice alle frecce di Cupido, il dio dell’amore, arricchendo questo fiore di un simbolismo tutto particolare.
Quanto costa una pianta di Anthurium
Una pianta in vaso di medie dimensioni, about high 60-70 Cm, costa tra 25 and 35 Euro. Alcuni esemplari più raripossono costare anche 250 Euro, as l’Anthurium cristallinum clarinerium. Piantine più piccole, alte 20 Cm, si aggirano sui20 Euro.
The Green walls (o vertical gardens) are the most green and effective to the problems that afflict modern cities. They offer natural protection from’noise pollution and from the smog, provide excellent insulation which allows energy saving for heating and cooling buildings and good fire resistance.
And not only that. The benefits that these particular 'coatings'’ natural can also ensure that they also touch the sphere of well-being, because their sight, instead of a concrete wall in the Jungle small town, Rest your eye and relax your mind, even increasing the value of the property! Let's find out more about them together.
How many types of green walls are there?
But let's take a closer look at what it is really. There are various types of green walls, all easily adaptable to any architectural surface and modular according to specific needs:
– Partial or total cladding of external facades
– Self-supporting walls
– Retaining walls
– Fences
Green walls can be made on Large panels or Assembleable modules, that integrate well with the characteristics of the wall and that guarantee the functionality of doors and windows.
Modern plant engineering aimed at the construction of green walls finds greater application in two types of system: the facade Ventilated, Ideal for covering the external walls of large buildings, and the Sound-absorbing walls, exclusively designed to ensure acoustic insulation and beautification of urban areas near airports, Road and motorway junctions, railways.
But let's see them in detail.
The ventilated façade
Among the most popular systems in terms of vertical greenery, It involves a construction technique of assembly of panels already complete with vegetation.
This has the undoubted advantage of guaranteeing the substitutability even a single panel. The settling period of the plants from the laying of the plant is about 12 months and generally growing media places to support the vegetation (with plants selected by nurserymen), ensure even water distribution and a green area all year round.
The panels are generally made of oxidized aluminum sheet with cell structure to accommodate plants and grooves to facilitate the flow of water.
The back side of the panels is blind, So no danger to moisture’ for the walls of the building. The modules, In addition, are fixed to the wall through a Aluminum grille that acts as a support, and resists humidity and atmospheric agents.
A space is left between the system and the wall (inner tube) to ensure ventilation and thermal-acoustic insulation. The plants are placed on a Polypropylene felt irrigating substrate which contains a nucleus of peat and expanded perlite, that is, a volcanic rock that retains moisture, recreating the’habitat Natural for plant growth, This is a technique, very common in the crop hydroponics.
Sound-absorbing barriers
They are barriers Self supporting, Mono or bif-steels, Particularly suitable for reducing noise and improving urban aesthetics near railway stations and motorways. In this case, the structure is supported by Steel uprights on which the panels already welded to the metal mesh are installed.
For filling are used very light substrates capable of retaining water in the best possible way and providing the necessary nutrients to all grafted plants.
The footprint that these structures entail is very minimal (13,3 cm thick for single-sided, 22 cm the bi-facial), which makes them easily adaptable to any type of surface and context.
Green walls: which plant species are most suitable
In the previous part, we talked about the advantages of a green wall and examined assembly techniques and types of systems, Now it remains to be understood which plant species are most suitable for a natural coating for buildings or acoustic barriers, what kind of maintenance they need and what are the construction costs.
As for plants, the choice almost always falls on low-maintenance varieties, that is, they require little care and sporadic interventions during the year.
Another important feature, must be ground cover, therefore Space for climbers, Bushes, shrubs and hanging plants.
As for lawn varieties, the most used can be divided into 2 Categories:
variety Microtherms (grasses) because they resist the cold well but not the heat
variety macrotherms (tare and couch grass) because they love hot climates and with low temperatures they lose color and enter vegetative rest and then 'green'’ in spring
However, The choice of essences must take into account several factors, among which the most important are the geographical area in which the building is located (Sun exposure, Windiness, orientation…), the water and flowering requirements of the essences and the type of plant and substrate used.
The vegetation must be laid in favorable environmental and climatic conditions and it will be important to follow its development and adaptation especially in the first 8-12 months from installation.
Irrigation and fertilization are the fundamental care for all varieties used in plant walls. To guarantee water and fertilizer, automatic systems incorporated in the systems themselves are often used, by means of collectors arranged horizontally at different levels of the wall.
These collectors are connected to Vertical riser tubes that run in height of the structure, distributing nutrients to all plants. If the system is equipped with a closed-loop irrigation system, The water used is rainwater, stored in collection tanks at the base of the wall.
What are the benefits of green walls
These vertical urban green systems have countless advantages for buildings and for man:
Thermal insulation: act as an insulating layer, reducing heat loss in winter and overheating in summer, and this translates into lower energy consumption for heating and cooling, with consequent economic savings
Sound insulation: absorb sound waves, reducing noise pollution from outside
Façade protection: protect the façade of the building from the elements, like rain, wind and UV rays, Extending their life and reducing maintenance costs
Mitigation of the heat island effect: Thanks to plant evapotranspiration, temperatures in urban areas are reduced, mitigating the heat island effect
Stormwater management: absorb part of the rainwater, reducing the load on sewer networks and the risk of flooding
Increasing urban biodiversity: provide habitat for insects, Birds and other animal species, helping to increase urban biodiversity
Stress reduction: Contact with nature has a positive effect on mental health, reducing stress and improving mood, improve the psychological well-being of citizens, promoting relaxation and concentration.
Mitigation of the effects of climate change: help reduce urban heat island, mitigating the negative effects of heat waves on human health
How to create a vertical micro-garden in 5 affected
Working time ≈ 2 Hours – Budget: 60-120 € For 1 m²
How to create a vertical garden in 5 affected
Let's use the Felt pocket method”: It is the cheapest and most modular, Suitable for balconies and interior walls in bright shade.
Step
What to do
Tips
1. Choose the wall
Northeast orientation or well-lit interior.
Avoid walls with leaks.
Suitable wall, exhibition
2. Secure the panel
Screw a felt board with pockets to the wall (60 × 100 Cm).
Leaves 2 cm of inner tube to prevent condensation.
vertical pockets, modular substrate
3. Prepare watering
Insert a capillary tube from 6 mm at the top;
Connects to a timer to 2 min per day.
drip irrigation
4. Insert the substrate
Fill each pocket with ⅔ Universal potting soil + ⅓ coco coir;
Add Perlite to Drain.
Light substrate, Neutral pH
5. Plant and fertilize
Recommended plants: ferns, Pothos,, Tradescantia, herbs.
Spray organic fertilizer every 30 Gg.
Shade plants, Easy maintenance
Basic maintenance: prunes excesses 1 time/month, adjust the timer according to the season and check the pH (5,5 – 6,5).
How much does a green wall cost?
But How much you spend for all this? There are many factors that determine the final price: Materials used for the structure, irrigation system, substrate, Essences. By way of example, it is sufficient to consider that for a green façade of 2 Meters high, equipped with irrigation tanks and aluminum support structures, the cost is around 420-450 euro per square meter.
We can say that a cost range updated to 2025 it is 80-500 €/m² for indoor modular solutions and 250-600 €/m² for external facades, taking as a reference the estimates published by sector portals
We will now refer to an indoor installation.
Depending on the size of the project, The cost of an internal green wall varies from 250 to 2.100 euro per sqm, including supply and installation costs.
For optimal installation for plant well-being and aesthetic creation, Seek professional advice.
Attention: the Green Bonus is no longer extended from 1° January 2025, but the expenses 2020-2024 remain deductible (36 %)
Green Walls Videos
Here is a recent installation in Piazza San Babila in Milan.
And to finish an all-natural green wall in this video from our Youtube channel.
FAQs about green walls and vertical gardens
Here are some answers to very common questions about this particular type of garden.
How long does a green wall last? With regular maintenance it can exceed 20 years; The waterproof membrane must be checked every 5.
A lot of water is needed? No: with drip irrigation consumes on average 2-4 l/m² per day, half of a traditional lawn.
Which plants do well in the shade? Boston ferns, Pothos, asplenium, Calatea and Peperomia are ideal for exhibitions < 1 000 lux.
Expenses can be deducted in the 2025? The Green Bonus has not been renewed; only expenses incurred by 31 December 2024.
What maintenance does it require? Quarterly pruning, Weekly irrigation control and monthly organic fertilization.
What is the average cost per m?²? Indoor DIY: 80-150 €/m²; Professional outdoor façade: 250-600 €/m² (prices 2025).
Here are some consigli utili per coltivare la clivia. Of the family of Amaryllidaceae, la clivia è unaperennial plantproveniente dal Sud Africa. Molto resistente, è una pianta che ha bisogno di poche cure e che riesce a sopravvivere anche con poca luce.
Questa pianta ha un elevato potere decorativo, per via delle lunghe e strette foglie verdi scuro e i fiori dalla particolare forma a tromba, vi avevamo già parlato delle curiosità botaniche, come origine e significato del nome in questoapprofondimento.
Ora invece ammiriamola per prima cosa in un breve video con anche una rapida sintesi di questa pianta per poi passare ai consigli pratici su come coltivarla al meglio
Per la coltivazione come pianta d’appartamento, la temperatura ideale degli ambienti è di 21°C. In estate può essere spostata all’aperto, collocata in un punto che sia riparato sia dalla luce diretta del sole che dalle correnti d’aria.
Ecco la nostra infografica di sintesi su come coltivare la clivia
Anche in inverno può essere coltivatain the garden, purché si viva in zone caratterizzate dainverni miti, come ad esempio il sud Italia o le isole. Altrimenti, è bene metterla al riparo in casa oppure in una veranda o un balcone chiuso.
Non ama l’esposizione diretta al sole. Cresce benissimo anche a mezz’ombra.
Che terra ci vuole per la clivia
La clivia necessita di unterreno drenante, in grado di evitare i ristagni idrici.Si consiglia quindi di preparare un substrato mescolando terra da giardino, peate sabbia.
Per la coltivazione in vaso, si consiglia l’utilizzo di vasi in terracotta con 20 cm al massimo di diametro.
Ogni3-4 anni anni è bene procedere con il rinvasoin un contenitore più grande del precedente. Evitare di effettuare i rinvasi più di frequente rispetto a quanto indicato perché potrebbe bloccare la fioritura.
Dove mettere le clivie in inverno
Poiché è una pianta che risente molto del freddo e del gelo, in winter (in zone con temperature sotto gli 8°C), andrebbe tenuta in casa, coltivandola come una pianta d’appartamento, oppure in unaserra calda. La posizione ideale è alla luce indiretta, o comunque filtrata, e lontano da fonti di calore dirette come stufe, camini e termosifoni.
Poi, con l’arrivo dei primi caldi, quando la temperatura si assesta attorno ai 15-16°C, è possibile portare la clivia all’esterno.
Si tratta di una pianta che non ha bisogno di molta luce.
E dove tenerla in estate
Essendo una pianta di origini tropicali, la clivia sopporta molto bene il caldo siccitoso e afoso. L’importante è che ci sia anche un adeguato tasso di umidità. Cresce bene anche con poca luce ed anzi, è meglio preferire la mezz’ombra piuttosto che la piena luce, in quanto i raggi del sole possono ustionare le sue foglie.
Consigli utili per coltivare la clivia: annaffiature
Ecco ora alcuni consigli per le annaffiature.
Quanto va bagnata la clivia
In primavera ed estate, ovvero durante il periodo vegetativo, la clivia vuole abbondante acqua così da favorire la fioritura. Il terriccio va mantenuto umido, facendo però attenzione ad evitare i ristagni di acqua. In autunno e in inverno, instead, le irrigazioni possono essere ridotte ma senza far mai seccare il terreno.
Dopo ogni irrigazione ricordarsi di vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni.
Per la coltivazione in casa, vaporizzare regolarmente acqua sulle foglie durante i periodi in cui sono in funzione gli impianti di riscaldamento e di condizionamento.
Come va bagnata la clivia
È preferibile usareacqua demineralizzata
Vaporizzare le foglie frequentemente e con regolarità
Dopo 2-3 ore dall’annaffiatura, vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni
Fare attenzione che non si accumuli acqua nella parte centrale delle foglie
Sistemare il vaso della clivia sopra ad un sottovaso riempito di acqua e ciottoli in modo tale che l’ambiente circostante si mantenga umido
Come pulire le foglie
Circa una volta al mese, si consiglia di pulire le foglie. Sostenendo con il palmo della mano la pagina inferiore di ogni foglia, passarla delicatamente con un panno inumidito.
Consigli utili per coltivare la clivia: fertilizing
Durante la bella stagione (da aprile a settembre) once every 2 settimane somministrare unFertilizerliquido specifico per piante da fiore, da diluire nell’acqua delle irrigazioni. Il procedimento va ridotto ad una sola volta al mese, nel periodo autunno-inverno.
Alternativamente, è anche possibile usare un fertilizzante per piante da fiore,granulare a lenta cessione, da interrare 4 volte l’anno.
Quante volte fiorisce la clivia
Di norma comincia a fiorire verso metà primavera. Poi, i suoi fiori durano per tutta l’estate. Se condizioni in condizioni ideali, può avere anche una seconda fioritura.
Come curare la clivia dopo la fioritura
La clivia fiorisce durante la bella stagione, da metà primavera a fino alla fine dell’estate. Al termine del periodo di fioritura, la pianta entra in riposo vegetativo. È inoltre possibile avere anche una seconda fioritura.
Il procedimento prevede le seguenti operazioni:
rinvaso
sospensione sia delle irrigazioni che delle concimazioni
collocazione della pianta in un luogo fresco (10 °C circa) e con poca luce
Una volta fatto ciò, se la pianta è in buona salute, dopo 1 mese e mezzo-2 mesi, comincerà a spuntare lo stelo fiorale. Una volta che lo stelo sarà ben sviluppato in altezza, riportare la pianta all’interno e curarla come di consueto.
Sulla base di quanto appena spiegato, è chiaro che è possibile scegliere quando avere la clivia in fiore oltre che in primavera-estate. For example,, per averla in fiore nel periodo fra Natale e Carnevale, è bene procedere come più sopra spiegato verso ottobre-novembre.
Nelle zone fredde, è bene portare la pianta al riparo d’inverno.
Consigli utili per coltivare la clivia: che concime usare per la clivia
Durante il periodo della fioritura, indicativamente da metà marzo a settembre, una volta a settimana la clivia va concimata con un fertilizzante liquido ricco di potassio, da diluire all’interno dell’acqua delle annaffiature.
Il rinvaso
La clivia è una pianta che non richiedere frequenti rinvasi. Ama infatti stare “stretta”. For that, il rinvaso va effettuato con una cadenza di 2-3 years, fino ad un massimo di 5.
Al bisogno, ovvero quando le radici stanno davvero molto strette, è bene procedere col rinvaso. Il periodo dell’anno ideale per procedere con questa operazione è la primavera.
A causa degli sporadici rinvasi, il terreno della clivia può impoverirsi. Per evitare ciò, in primavera è bene sostituire lo strato più superficiale di terriccio con del terriccio nuovo e fresco, light, drenante e di buona qualità.
Malattie e nemici della clivia
Generally, la clivia è una pianta piuttosto resistente, che non ha particolari problemi in termini di malattie e parassiti. However, however, non è totalmente. Vediamo quindi seguito quali possono essere i suoi principali nemici.
Parassiti
Cocciniglia. Provoca macchie scure sulle foglie e si elimina passando del cotone imbevuto di alcol sulle foglie
Ragnetto rosso: un tipo di acaro che si può debellare vaporizzando sull’area colpita un composto fatto di acqua eMarseille SOAP.
Diseases
Le malattie che più di frequente possono colpire la clivia sono quelle diorigine fungina, like the ruggine And the gray mold. Queste si manifestano con macchie su foglie e fiori. Se non trattate per tempo, possono portare alla morte della pianta stessa. Generally, le malattie di origine fungina sono provocate da un eccesso di acqua e di umidità. Per prevenirle, therefore, la pianta va sistemata in un ambiente ben ventilato e non molto umido. In addition, è bene fare attenzione anche ad evitare i ristagni idrici durante le annaffiature.
Cure errate
La clivia – come qualsiasi altra pianta – può inoltre soffrire anche in caso di cure non adeguate. Gli errori più comuni sono legati all’irrigazione e all’esposizione alla luce.
Eccesso di acqua: provoca marciume radicale
Innaffiature insufficienti: provocano la disidratazione della pianta
Esposizione diretta alla luce del sole per lunghi periodi: provoca lo scurimento delle foglie, e può provocare anche ustioni e bruciature
Ricordiamo che la clivia va annaffiata in maniera moderata, per far sì che il terreno si mantenga umido ma non zuppo. In addition, è importante usare un terriccio ben drenante.
Se la Clivia è coltivata in casa, va sistemata in un luogo ben illuminato ma al riparo dai raggi diretti del sole. All’aperto, instead, l’ideale è collocarla in posizione a mezz’ombra, e protetta con una copertura adeguata nelle ore centrali della giornata.
FAQ: domande e risposte su come coltivare la clivia
Ci avete scritto in molti, ecco alcuni problemi comuni.
Perché la clivia non fiorisce: possibili errori
Se la clivia non produce fiori, le cause possono essere le seguenti:
vaso troppo grande
durante l’inverno la pianta è stata conservata in luoghi troppo caldi
annaffiature insufficienti nel periodo di vegetazione
Perché la clivia ha le foglie gialle: possibili cause
Quando le piante non stanno bene, lo manifestano attraverso il loro aspetto. Se la clivia ha le foglie gialle, le cause possono essere ricondotte ai seguenti motivi:
eccesso di luce diretta
irrigazioni eccessive
annaffiature carenti
inizio di malattie fungine
Gli inconfondibili fiori della clivia.
Quando rinvasare la Clivia?
La Clivia va rinvasatasolo quando le radici hanno occupato interamente il vaso e sporgono dai fori di drenaggio; di solito accade ogni3-4 years. Il momento ideale èpoco dopo la fioritura, tra fine primavera e inizio estate (maggio-giugno in Italia): la pianta è in fase di crescita attiva ma non sta impiegando energie per la produzione dei fiori. Scegli un contenitore di1-2 cm più largodel precedente, usa un terriccio ricco ma ben drenante e avvolgi delicatamente il pane radicale, evitando di rompere le radici carnose. Durante l’inverno, instead, evita il rinvaso: la pianta è in semi-riposo e sopporta male gli spostamenti di substrato.
Come moltiplicare la clivia
La clivia può essere riprodotta tramite divisione delle piante e per seme. Esaminiamo nel dettaglio le 2 tecniche.
Per divisione
La moltiplicazione per divisione della pianta permette di ottenere piante esattamente uguali alla pianta madre. Ecco come procedere.
Prelevare dal vaso una pianta adulta e rimuovere il terriccio dalle radici senza danneggiarle
Separare la pianta in più piante facendo però attenzione a non tagliare le radici per evitare danni all’apparato radicale
Interrare le nuove piante così ottenute in nuovi vasi (un vaso per ogni nuova pianta ottenuta) non troppo grande ma che garantisce un po’ di spazio libero
Sistemare i nuovi vasi in un luogo con temperatura media di 16°C circa
Annaffiare le nuove piante evitando i ristagni ed evitando che il terriccio si secchi troppo fra una annaffiatura e l’altra
Quando le nuove piante cominceranno a crescere, ridurre progressivamente le annaffiature e somministrare del concime
Per seme
La moltiplicazione della clivia tramite seme richiede parecchio tempo prima di vedere i primi fiori. Indicativamente, la prima fioritura avviene dopo circa 3-4 years. In addition, è bene sapere che tramite semina, si possono ottenere fiori dai colori diversi rispetto a quelli delle piante originali.
Ecco qui di seguito la procedura.
Quando le bacche della clivia diventano rosse, raccoglierne i semi
Procedere con l’interramento dei semi il più rapidamente possibile per evitare che i semi si asciughino
Usare vasetti dal diametro di 8-10 cm riempiti con terriccio da semina, ben sciolto e ricco di elementi drenanti, come lapillo vulcanico pomice e perlite
Sistemare i singoli semi in singoli vasi ad una profondità doppia rispetto alle dimensioni del seme stesso
Coprire il seme con il terriccio
Collocare i vasetti in un luogo luminoso e con una temperatura media pari a 21°C circa
I primi germogli cominceranno a comparire dopo 6-8 settimane dalla semina
Quando cominceranno a spuntare le nuove foglioline, spostare i vasetti delle nuove piantine in un luogo on temperatura di 16°C circa
Approfondimenti tematici
Gli appassionati digardeningtroveranno utili anche questi altri post sulle piante da appartamento.
Vi siete mai chiesti quali sono le 10 verdure più ricche di proteine? Perché puntare sulle proteine vegetali?
Quando pensiamo alleProteins, la mente va subito a carne, uova o legumi. Ma ci sono ancheverdure insospettabiliche offrono un ottimo apporto proteico. In un’alimentazione attenta allasostenibilità, imparare a valorizzarle è fondamentale.
Ridurre il consumo di carnenon significa rinunciare alle proteine: Means diversificaree fare scelte più intelligenti. Scopriamo allora quali ortaggi vale la pena considerare veri e propri “alleati muscolari”.
Ecco quali portare in tavola più spesso
Le dieci verdure più proteiche
La classifica si basa sulcontenuto proteico per 100 Gramsdi prodotto ed è stata elaborata su dati nutrizionali ufficiali. Alcune di queste sono comuni nelle nostre cucine, ma il loro valore proteico è spesso sottovalutato.
Spinach: contengono circa2,9 g di proteine Every 100 G. Ottimi crudi in insalata o cotti come contorno.
Cime di rapa: forniscono3,3 g di proteine. Un must per chi ama i piatti regionali.
Carciofi: With 3,5 g di proteine, spiccano per gusto e versatilità.
Asparagi: 2,9 g di proteine, perfetti in frittate o al vapore.
Green beans: 2,4 g di proteine, ideali come accompagnamento leggero.
Broccoli: 2,8 g di proteine, facili da abbinare a cereali o pasta.
Cavolfiore: 2 g di proteine, ma ottimo anche per ricette low carb.
Verza: 3,3 g di proteine e un profilo nutrizionale completo.
Peperoni: 1,2 g di proteine, i meno proteici della top ten ma ricchi divitamin C.
Ecco di seguito una bella infografica che le riassume e che potete anche scaricare e salvarvi sul vostro smartphone o computer.
All 10 verdure più ricche di proteine
Fonti
Le informazioni nutrizionali sulle verdure riportate in questo articolo si basano su dati ufficiali pubblicati dalCentro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (CREA), l’ente italiano di riferimento per la composizione degli alimenti.
Come inserirle nella dieta quotidiana
Il segreto sta nelgiocare con gli abbinamenti. Un piatto di cereali integrali con verdure proteiche, For example, offre un profilo di amminoacidi completo.
Questi piatti non solo saziano, ma aiutano amantenere la massa muscolareanche in regimi alimentari più leggeri. Per chi praticamountain bike, aggiungere proteine vegetali può migliorare il recupero e la performance senza appesantire la digestione.
Un piccolo passo verso la sostenibilità
Scegliere verdure ricche di proteine significa ancheridurre l’impatto ambientale. Le colture orticole consumano meno risorse rispetto all’allevamento intensivo e permettono unarotazione agricolapiù efficiente.
In addition, molte di questeverdure sonodi stagionee facilmente reperibili in Italia, anche presso produttori locali o mercati contadini. Questo le rende non solo salutari, ma anche una sceltaetica e responsabile.
Sleeping with your dog or cat It's not just about affection or a simple evening habit. Sleeping next to our pet tells a lot about our character. According to some psychological studies, those who share a bed with their pet show Specific personality traits. And we're not just talking about animal lovers.
Let's start with the most interesting data: Many people who sleep with their dog or cat do so because they are looking for a sense of protection. The proximity of the animal reduces stress and creates a feeling of security Deep. It is no coincidence that this behavior is more common among those who tend to experience anxiety or suffer from insomnia.
Who has this habit, In addition, show often a strong empathy. Is more predisposed to listen, to understand and approach others with respect. In practice, A person who doesn't stop at the surface.
A matter of emotions (and psyche)
Welcoming your own Dog or cat Under the covers reveals Much more than it seems. It is a gesture that also reflects a certain degree of altruism: those who do it are often oriented towards putting the well-being of others – even that of your pet – in front of your comfort.
Then there is another interesting aspect: These people are often introspective. They tend to reflect, to come to terms with themselves, to live a more active inner life. The silent and constant companionship of the animal thus becomes almost a form of Night meditation.
Another fact? Those who sleep with their pet often have one less conventional lifestyle. Greater flexibility, Less rigidity in daily rhythms, and a vision of the home as a shared space also emotionally.
The concrete benefits of sleeping with your dog or cat: Less anxiety, More peace of mind
The presence of the animal in the bed also has an impact on our mental well-being. Sleeping with your dog or cat can alleviate anxiety, increase the perceived quality of sleep and offer a form of emotional comfort that not everyone can find elsewhere.
At a glance, These are the most common traits encountered:
All the benefits of sleeping with yours for summarized in this infographic
Sleeping with your dog or cat: A personal choice, but not accidental
Of course, there is no universal rule. Not all animal lovers sleep with their dog or cat, And not everyone who does has these traits. But the psychological picture that emerges from the data is clear: Those who make this choice tend to have a very deep relationship with your pet, often more intense than what can be seen from the outside.
This habit tells us something precise: Animals are not just animals. For many, they are a living and present part of everyday life, even in the most intimate moments, like sleep.
Scientific sources and insights
If you are passionate about psychology, Here are the sources with which to deepen this article
Smith, B. P., & Phillips, C. J. C. (2019) "How Do Pets Affect Sleep? A Review of Human–Animal Co-sleeping Research” Source:Anthrozoös, Journal of the International Society for Anthrozoology This study analyzes the effects of co-sleeping with animals on psychological well-being and sleep quality. She concludes that the proximity of the pet can increase the feeling of security and reduce stress levels.
Kogan, L. R., Schoenfeld-Tacher, R., & Simon, In. In. (2012) "Behavioral Effects of Animals on Anxiety and Mood in College Students” Source:College Student Journal The results show that the presence of pets reduces anxiety, Stress and improves mood, confirming the role of the pet as emotional support.
Mcconnell, In. R., et al. (2011) "Friends with Benefits: On the Positive Consequences of Pet Ownership” Source:Journal of Personality and Social Psychology The authors highlight that those who own a pet show greater self-esteem, empathy and Life Satisfaction.
Krause-Parello, C. In. (2008) "The Mediating Effect of Pet Attachment Support between Loneliness and General Health in Older Females Living in the Community” Source:Journal of Community Health Nursing The study shows how the emotional bond with the pet can improve overall health and mitigate loneliness, also through the sharing of everyday moments such as sleep.
Everything for choosing the best windowsill flowers: when we think of a flowery windowsill, The first thing we want is color, Endurance and little effort. Some flowers are perfectly suited to this need and can also make a difference in the perception of your home.
Among the most reliable are the Garofanini, Real balcony workaholics: require very little maintenance, they resist direct sun and give blooms for months. The zonal geraniums, that tolerate heat well and are perfect for south-facing windowsills.
Equally tough are the Begonias, especially the semperflorens varieties: They bloom from spring until the first cold and do not complain if we skip a watering.
Sun exposure: Every flower has its place
Not all window sills are created equal. There are those who have the sun all day and those who live in almost constant shade. Here are some tips to make the right choice.
For sunny positions we focus on portulaca- and Lobelia. The first loves dry heat and gives showy flowers; the second, more delicate, it should be watered regularly but loves direct light.
Here are the flowers of the Lobelia
In north-facing or shaded window sills, plants shine like Impatiens and Ivy geranium. Impatiens colors even the darkest corners, while geranium ivy offers a nice contrast between drooping leaves and vibrant flowers.
beautiful these two impatiens
Fragrant flowers for a wow effect
A nice windowsill doesn't just have to look good: if we add the perfume, The effect is double. Some flowers are perfect for this.
The Dwarf jasmine are ideal for small spaces, release an unmistakable scent without invading too much. Even the Sweet pea, climbing and colorful, lends itself very well to the vase: only requires a little support.
Other interesting options: Dwarf Lavender, which also keeps mosquitoes away, and Flower mint, Decorative and useful in the kitchen.
Creative touches for a window sill that stands out
In addition to the choice of flowers, we can play with shapes and combinations. Some simple combinations make the windowsill even more spectacular.
We pair Calibrachoa and Petunias for an explosion of colors
We alternate flowers Sagging with more compact varieties to give movement
One more idea? Use Colorful vases or suspended to create dynamism and verticality, taking advantage of every inch even in tight spaces.
My favorite windowsill flowers
Finally, to make you understand my tastes, I created an infographic that lists the ones I like the most, Let me know in the comments if you agree or if you have other tastes.
Best windowsill flowers: Here are my favorites, Geraniums, Petunias, Bluebells, Begonias and periwinkles
As well as taking care of the Earth and how to make it better, We also take care of making your data secure, respecting all current regulations in terms of personal data management and use of cookies on this portal. Before continuing navigation, Please accept our handling of Privacy and Cookies
Close your account?
Your account will be closed and all data will be permanently deleted and cannot be recovered. Are you sure?