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Cosa bere per alzare la pressione con il caldo

Cosa bere per alzare la pressione con il caldo

Con l’arrivo del caldo il nostro corpo deve trovare delle soluzioni per er raffreddarsi. Il risultato? Pressione arteriosa che fluttua, testa che gira, battito accelerato, fatica o perfino svenimenti. Serve intervenire, subito e con cervello. Ecco allora che sapere cosa bere per alzare la pressione con il caldo può essere un aiuto prezioso!

Come il caldo abbassa la nostra pressione

Con l’arrivo dell’estate, il nostro corpo cerca di raffreddarsi. Per questo sudiamo tanto, per cedere liquidi, e i vasi sanguigni si dilatano per disperdere calore.  Per questo la pressione può calare. E si possono verificare dei capogiri, stanchezza, nausea e perfino svenimenti.

Questo significa essere in ipotensione (valori sotto 90/60 mmHg). È un meccanismo di difesa naturale dal caldo, ma può diventare pericoloso se non gestito in fretta..

In sintesi: meno liquidi e vasi sanguigni più larghi, così il sistema circolatorio diventa pigro e ci sente stanchi, confusi o persino svenire

Bevande che aiutano a limitare il calo pressorio

Ecco alcune bevande utili e ben studiate:

  • Acqua fresca + un pizzico di sale + limone. Reintegra liquidi e elettroliti persi con il sudore. Fondamentale per aumentare il volume plasmatico e contrastare la pressione bassa. Secondo la Mayo Clinic, aggiungere un pizzico di sale aiuta a trattenere fluidi e a sollevare la pressione. Va usato con moderazione, e preferibilmente sotto indicazione medica.
  • Acqua fredda (300-500 ml temperatura ambiente). Causa un aumento immediato della pressione sistolica. Uno studio su PMC (pmc.ncbi.nlm.nih.gov) ha mostrato che al bere acqua fresca la pressione può aumentare fino a 10 mmHg nel giro di pochi minuti e fino a +30 mmHg in alcune condizioni) in 30–35 minuti. Perfetta se si avvertono capogiri improvvisi.
  • Acqua frizzante fredda. L’effetto ricezione pressoria rende le bollicine preziose: aumentano la pressione e il flusso cerebrale, intensificando l’effetto dell’acqua fredda, e stimolando una vasocostrizione riflessa che fa salire la pressione.
  • Caffè con caffeina moderata. La caffeina provoca un picco pressorio temporaneo. Alcuni studi suggeriscono che 2–3 tazzine di caffè al giorno possono supportare i valori pressori in chi soffre di ipotensione
  • Bevande con elettroliti (acqua + sali minerali). Ideali per mantenere la pressione stabile. Attenzione allo zucchero nei drink dedicati agli sportivi: meglio versioni senza o poco zuccherate

Cosa succede al corpo quando cala la pressione

I vasi sanguigni si dilatano per disperdere calore, riducendo la pressione arteriosa.
La diminuzione del volume di sangue disponibile riduce la circolazione cerebrale, causando sintomi come vertigini.

Se non si agisce, il quadro può evolvere in ipotensione grave o shock. In questi casi serve intervenire subito con liquidi, sali e controllo medico.

Ricette bevande da provare a casa

Ecco alcune bevande facili e veloci, con un tocco vitaminico e salino:

  • Spritz salino energizzante: 300  ml di acqua +1/4 cucchiaino di sale + il succo di 1/2 limone, foglie di menta fresca + 2 cubetti di ghiaccio
  • Acqua aromatizzata agli agrumi: acqua gassata, fettine di arancia o limone e ghiaccio
  • Frizz & Up: 250 ml di acqua leggermente frizzante con 2 fettine di limone o menta fresca
  • Caffè freddo leggero: 1 tazzina di caffè espresso lasciata raffreddare, con ghiaccio e una goccia di latte (facoltativo)
  • Tè verde freddo leggermente salato: infusione di tè verde, raffreddato, con una presa di sale marino integrale
  • Infuso iodato: fatto con 1 cucchiaino di liquirizia, oppure salvia, cardo mariano oppure lobelia, da bere tiepido con l’aggiunta di 1 pizzico di sale marino

Cosa fare nell’immediato in caso di ipotensione

Siete seduti e vi alzate di scatto, oppure fa molto caldo e camminate sotto il sole, all’improvviso vedete tutto nero e vi sembra di cadere o svenire. Questo è un calo improvviso di pressione.

Dovete bere subito 200 ml di acqua fresca o frizzante, meglio se vi aggiungete un pizzico di sale e limone.

Anche sdraiarsi con le gambe sollevate, alte almeno 30° può essere d’aiuto, così come applicare impacchi freschi su collo e fronte, evitando il caldo diretto

Se i sintomi persistono o si ha pressione < 90/60 mmHg con stanchezza, confusione o pelle fredda e umida, contattare subito un medico

Fonti scientifiche

Per scrivere questo articolo abbiamo consultato anche questi studi internazionali:

Acute water ingestion increases arterial blood pressure in hypertensive and normotensive subjects, Journal of Human Hypertension, 2007

Drinking cold water increases blood pressure in healthy young students, Blood Pressure Monitoring, 2014

Cardiovascular responses to water drinking: does osmolality play a role?, American Physiological Society, 2015

Coffee Acutely Increases Sympathetic Nerve Activity and Blood Pressure Independently of Caffeine Content: Role of Habitual Versus Nonhabitual Drinking, AHA Journals, 2002

Altro sulla pressione

Per contrastare l’ipertensione e l’ipotensione, leggete anche questi articoli:

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Rossella Vignoli

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Cottura al cartoccio: la tecnica perfetta per una cucina sana e leggera

Cottura al cartoccio: la tecnica perfetta per una cucina sana e leggera

La cottura al cartoccio è la scelta ideale per chi cerca sapore, leggerezza e eleganza. Perfetta in una cucina naturale e poco grassa, ti permette di variare menù e presentazioni con facilità. Provala anche con ricette vegetariane e stagionali: aggiungi tofu, verdure croccanti, erbe aromatiche e un filo di agrodolce… stupirai tutti!

Cos’è la cottura al cartoccio

Anche detta en papillote, è una tecnica semplice, salutare e scenografica: basta avvolgere i cibi in carta forno o alluminio e cuocerli in forno.

Il risultato? Piatto ricco di sapore, povero di grassi e con una presentazione impeccabile.

Come si esegue

Per il cartoccio si usa carta forno, che è più scenografica, o alluminio, che è più sigillante. Poi si procede in questo modo, in pratica per qualsiasi ricetta si abbia in mente:

  • Si possono mettere al centro di un rettangolo o un quadrato di carta un ingrediente principale, che di solito è la principale fonte di proteine (pesce, pollo, tofu ma solo quello di consistenza solida) tagliata a 1 cm di spessore per poterla cuocere in questo modo
  • Si aggiunge un contorno di verdure tagliate sottili (zucchine, carote, asparagi)
  • Si condisce con erbe aromatiche, limone, olio, vino o brodo
  • Si piegano a pacchetto ambedue i lati del foglio di carta o alluminio, creando un bordo ben chiuso per intrappolare il vapore
  • Si cuoce in forno a 200°–220° per circa 10–20 minuti a seconda dei tempi di cottura delle verdure e dell’alimento

Gli alimenti più adatti

Ideali per cibi teneri e a cottura rapida:

  • Pesce e frutti di mare, come filetto di salmone, merluzzo, gamberi
  • Petto di pollo tagliato sottile
  • Tofu compatto
  • Verdure a fettine come zucchine, asparagi, carote, funghi, pomodorini

Non è invece ideale per la cottura di carni rosse o tagli spessi, che si cuociono meglio in griglie o in casseruola.

Vantaggi della cottura al cartoccio

Con questa cottura al forno ci guadagna la salute: infatti, permette di cuocere a vapore senza grassi aggiunti, preservando nutrienti e vitamine.

Si preservano il sapore e l’aroma, poiché i profumi restano nel cartoccio, potenziando gusto ed esaltando l’uso delle erbe e delle spezie.

Poi, è di facile pulizia e le porzioni sono sempre controllate: ognuno ha il suo pacchetto, niente tegami e padelle da lavare.

Infine, non da sottovalutare anche per cene eleganti, direttamente intavola, perché il cartoccio è una presentazione elegante, ed aprire il pacchetto a tavola aggiunge teatralità.

Svantaggi e limiti

Questo modo di cuocere ha comunque alcuno aspetti negativi.

  • Scarsa croccantezza: non dà ai cibi la famosa doratura e non li rende croccanti, per questo è meglio usare forno ventilato o la griglia.
  • Spazi limitati: bisogna tagliare i cibi sottili o pre-cuocere alcune verdure più acquose.
  • Sigillatura fondamentale: una chiusura difettosa significa piatto annacquato
  • Attenzione ai materiali: non si può usare carta cerata, solo carta forno e se si usa l’alluminio, meglio evitare ingredienti molto acidi come il pomodoro

Tempi di cottura al cartoccio

Questi sono esempi di alcuni cibi e dei loro tempi di cottura in forno con il cartoccio.

Alimento Temperatura forno Tempo indicativo
Filetto pesce (spessore 1 cm) 200 ° 10–12 min
Petto di pollo (spessore 1 cm) 200 ° 18–20 min
Gamberi 200 ° 8–10 min
Tofu compatto 200 ° 15–18 min
Asparagi, zucchine 200 ° 12–15 min
Carote, funghi 200 ° 15–18 min
Patate sottili 200 ° 20–25 min
Misto pesce+verdure 200 ° 12–15 min

Salmone al limone ed erbe

Sistemare  al centro di un quadrato di carta forno ogni filetto di salmone, se si vuole leggermente unto, e coprirlo con 2-3 fettine sottili di limone, aromatizzare con timo fresco ed 1 filo d’olio, sale e pepe.

Avvolgere il cartoccio e chiudere bene. Cuocere in forno a 200 ° per 12 minuti.

Risultato: salmone morbido, aromatico ed eccellente dal punto di vista nutrizionale (ricco di omega‑3).

Pollo e ortaggi mediterranei

Sistemare  al centro di un quadrato di carta forno ogni filetto di pollo sottile max 1 cm, se si vuole leggermente unto, e aggiungere pomodorini tagliati a metà, olive, origano, ed un filo d’olio. Salare e pepare.
Avvolgere il cartoccio e chiudere bene. Cuocere in forno a 200 ° per 18 minuti.

Piatto leggero, senza sovraccarico di grassi, ideale anche per dieta vegetariana con tofu.

Gamberi con asparagi e lime

Sistemare  al centro di un quadrato di carta forno 3-4 gamberi precotti, se si vuole leggermente unto, e disporre delle cime di asparagi attorno, 1 lime a fettine sottili, del coriandolo secco o fresco, aggiungere la scorza di 1/2 lime.
Avvolgere il cartoccio e chiudere bene. Cuocere in forno a 200 ° per 10 minuti.

Sapori freschi e tropicali, facilissimi da personalizzare.

Altri metodi di cottura

Se vi piace provare varie tecniche in cucina, ecco gli articoli che fanno per voi:

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Rossella Vignoli

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La dieta anti-stress: 10 cibi che ti aiutano davvero a stare calmo

dieta anti-stress

Tutto sulla dieta anti-stress: dalla serotonina al magnesio, ecco come funziona la vera dieta anti-ansia secondo la scienza.

Hai mai notato che nei momenti di stress ti viene voglia di snack, cioccolato o pasta? Non è solo una questione di abitudine: cibo e cervello sono strettamente collegati. Alcuni alimenti aiutano davvero a ridurre lo stress, altri invece lo peggiorano.

La buona notizia? Puoi costruire una dieta che sostiene l’umore, modula il cortisolo (l’ormone dello stress) e favorisce la produzione di serotonina, l’ormone del benessere.

🧠 Cosa dice la scienza: cibo, cortisolo e serotonina

  • Lo stress aumenta il cortisolo → più fame, più zuccheri nel sangue, più infiammazione.
  • Il cervello ha bisogno di triptofano per produrre serotonina → il triptofano viene da ciò che mangi.
  • I cibi anti-stress funzionano se ricchi di:
    • magnesio
    • omega-3
    • vitamine del gruppo B
    • antiossidanti

A proposito, ecco il nostro podcast che vi spiega cosa sia il cortisolo

🍫 I 10 cibi che calmano davvero (e perché)

Alimento Azione anti-stress
Cioccolato fondente Ricco di magnesio e flavonoidi, abbassa il cortisolo
Frutta a guscio Fonte di magnesio e grassi buoni, stabilizza l’umore
Banane Ricche di triptofano, aiutano la produzione di serotonina
Avena integrale A rilascio lento, stabilizza zuccheri e umore
Pesce azzurro Ricco di omega-3, riduce infiammazione e ansia
Yogurt e kefir Migliorano il microbiota intestinale
Legumi Fonte di proteine e vitamine del gruppo B
Verdure a foglia verde Magnesio e acido folico per regolare il sistema nervoso
Frutti di bosco Antiossidanti che proteggono il cervello
Curcuma e zenzero Azione antinfiammatoria e neuroprotettiva

🚫 I cibi da evitare quando sei stressato

  • Zuccheri semplici: picchi glicemici e cali di energia
  • Caffeina in eccesso: agitazione e insonnia
  • Alcol: peggiora l’umore nel lungo termine
  • Fast food e snack salati: aumentano il cortisolo

🧃 I 5 elisir calmanti: le bevande giuste

  1. Tisana alla camomilla – Lenitiva e rilassante
  2. Acqua con limone – Idratante e detossinante
  3. Tè verde – Antiossidante, contiene teanina calmante
  4. Latte caldo – Fonte di triptofano
  5. Acqua e magnesio – Contro la tensione muscolare

🧠 Bonus: come mangiare anti-stress (non solo cosa)

  • Mangia lentamente e consapevolmente (mindful eating)
  • Non saltare i pasti
  • Fai colazione con carboidrati complessi
  • Limita gli stimolanti la sera
  • Crea un rituale sereno per i pasti

La dieta anti-stress non è una moda ma un approccio scientifico al benessere. Con piccoli cambiamenti puoi abbassare l’ansia, migliorare l’umore e dormire meglio. A cominciare da cosa metti nel piatto.

Chiudiamo con la nostre consueta Infografica riepilogativa.

Dieta antistress

📚 Fonti scientifiche

Le informazioni presenti in questo articolo si basano su ricerche e pubblicazioni scientifiche accreditate nel campo della nutrizione, della psicologia e della psiconeuroendocrinoimmunologia:

  • Harvard Medical School – Nutritional psychiatry: Your brain on food
    health.harvard.edu
  • Journal of Affective Disorders – Diet quality and mental health
    Jacka FN, Mykletun A, Berk M. (2011)
  • Nutrients – Magnesium and the Brain: The Original Chill Pill
    Boyle NB et al. (2017), doi:10.3390/nu9050469
  • Frontiers in Psychology – Gut Microbiota’s Effect on Mental Health
    Cryan JF, Dinan TG. (2012)
  • Mayo Clinic – Stress management: Tips to prevent stress eating
    mayoclinic.org

Altre diete da scoprire

Consigli di alimentazione naturale da leggere:

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Rossella Vignoli

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16 luglio tra cielo e terra: la malva selvatica e l’assiolo

Almanacco Green 16 Luglio

Almanacco Green 16 Luglio: la natura non riposa mai, nemmeno in piena estate. Il 16 luglio ci regala due meraviglie da scoprire: la malva selvatica, fiore umile e prezioso, e l’assiolo, piccolo rapace notturno che incanta con il suo canto misterioso.

🌻 Malva selvatica: bellezza, tradizione e ali che ronzano

La malva selvatica (Malva sylvestris) è una pianta rustica, facile da incontrare lungo le strade, nei campi incolti e persino tra le coltivazioni. I suoi fiori viola, con tipiche striature più scure, spiccano per tutta l’estate e attirano api e farfalle in cerca di nettare.

Non è solo bella: la malva è ricca di mucillagini, sostanze naturali che le conferiscono proprietà emollienti, lenitive e antinfiammatorie. È tra le piante officinali più conosciute in erboristeria ed è simbolo di saggezza popolare e rimedi naturali.

🦉 Assiolo: il fischio invisibile delle notti d’estate

L’assiolo (Otus scops) è il più piccolo rapace notturno europeo, ma anche uno dei più affascinanti. Difficile da vedere, è facile da riconoscere grazie al suo verso monotono e metallico, simile a un fischio ripetuto, che accompagna le notti mediterranee.

Nidifica in vecchi alberi, muretti e casolari rurali. Si nutre di insetti e piccoli invertebrati, svolgendo un ruolo importante nella catena alimentare. È un uccello migratore: a settembre parte verso l’Africa, ma la sua voce resta una colonna sonora inconfondibile dell’estate italiana.

Almanacco Green 16 Luglio
Almanacco Green 16 Luglio

📍 Lo sapevi?

Durante l’estate, l’assiolo è attivo di notte e silenzioso di giorno. La sua “chiamata” è tra i suoni più riconoscibili e suggestivi della stagione: chi lo ha sentito una volta, non lo dimentica più.

🌿 Natura d’estate: ogni giorno una meraviglia da ascoltare e osservare

Fiori spontanei e uccelli notturni ci ricordano quanto sia ricca, fragile e sorprendente la biodiversità mediterranea. Un prato fiorito o un canto nella notte possono diventare momenti di connessione profonda con la natura.

Ascolta, osserva, proteggi: anche un martedì di luglio può insegnarci qualcosa di nuovo sul mondo naturale che ci circonda-

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Rossella Vignoli

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Centrifugati estivi: 7 ricette naturali per ogni esigenza (e con frutta di stagione)

Dimenticate gli integratori sintetici e i mix industriali: l’estate è il momento perfetto per fare il pieno di energia, sali minerali e antiossidanti direttamente dalla frutta fresca. I centrifugati sono alleati perfetti per chi cerca benessere naturale, gusto e freschezza. In questo articolo trovate 7 ricette semplici e veloci divise per funzione, tutte con frutti estivi di stagione e supportate da fonti scientifiche.

Perché bere centrifugati in estate?

Con il caldo, il nostro corpo ha bisogno di più acqua, vitamine e sali minerali. I centrifugati – a differenza dei succhi confezionati – mantengono intatti i micronutrienti e non contengono zuccheri aggiunti.

La frutta estiva come anguria, melone, pesche, albicocche, con l’aggiunta di alcune verdure estive come i cetrioli, è naturalmente idratante e remineralizzante.

1. Centrifugato detox (pesca, cetriolo e zenzero)

iuta a depurare il fegato e stimola la digestione. Lo zenzero ha effetto antinfiammatorio e termogenico (fonte: National Library of Medicine).

Vi occorrono:

  • 2 pesche mature
  • 1/2 cetriolo
  • 1 pezzetto di zenzero fresco da 1 cm

2. Centrifugato rinfrescante (anguria, lime e menta)

È ricchissimo d’acqua e citrullina, grazie all’anguria, che è perfetta contro il caldo, per via dell’alto contenuto di acqua. Il lime, invece, stimola il sistema immunitario. (Harvard School of Public Health).

Vi occorrono:

  • 2 fette di anguria
  • il succo di 1 lime
  • 5-6 foglie di menta fresca

Effetti: Ricchissimo d’acqua e citrullina, l’anguria è perfetta contro il caldo. Il lime stimola il sistema immunitario. (Harvard School of Public Health).

3. Centrifugato rimineralizzante (melone, albicocca e sedano)

Questo fresco mix di melone, albicocca e sedano apporta potassio, magnesio e beta-carotene. Ottimo dopo lo sport o in giornate afose. Il sedano, in particolrae, è anche diuretico naturale (Journal of Medicinal Food).

Vi occorrono:

  • 1 fetta di melone
  • 2 albicocche
  • 1 gambo di sedano

4. Centrifugato per alzare la pressione bassa (uva nera, banana e limone)

Vi occorrono:

Una manciata di uva nera
Mezza banana
Succo di mezzo limone
Effetti: L’uva stimola la circolazione, la banana è ricca di potassio, e il limone aumenta la biodisponibilità del ferro. Ideale per chi soffre di ipotensione (Cleveland Clinic).

5. Centrifugato per l’abbronzatura (carota, albicocca e mango)

Questa bevanda è ricca di beta-carotene, precursore della vitamina A, che favorisce la produzione di melanina e protegge la pelle (American Journal of Clinical Nutrition).

Vi occorrono:

  • 2 carote
  • 2 albicocche
  • 1/2 mango

6. Centrifugato anti-stress (fico, pera e basilico)

I fichi contengono triptofano, utile per il rilassamento, e la pera è idratante e ricca di fibre. Questo centrifugato è un mix calmante (Nutrients Journal) e dal gusto originale.

Vi occorrono:

  • 2 fichi maturi
  • 1 pera estiva
  • 2 foglie di basilico

7. Centrifugato energetico e pre-workout (ciliegie, melone e lime)

Con le ciliegie, il melone ed un bel lime, potete creare una bevanda energizzante, ideale prima di fare esercizio in palestra o per darsi tono dopo il jogging mattutino.

Le ciliegie apportano zuccheri naturali a rapido assorbimento, mentre il lime riduce lo stress ossidativo. Questa bevanda è ottima prima dell’attività fisica estiva (Journal of the International Society of Sports Nutrition).

Vi occorrono:

  • 10 ciliegie snocciolate
  • 1 fetta di melone
  • il succo di 1/2 lime

Funzioni e benefici dei centrifugati estivi

In breve, quali proprietà trovate in ogni ricetta di centrifugato che vi abbiamo proposto.

Tipologia Ingredienti Benefici
Detox Pesca, cetriolo, zenzero Depurazione, digestione, antinfiammatorio
Rinfrescante Anguria, lime, menta Idratazione, difese immunitarie
Rimineralizzante Melone, albicocca, sedano Recupero sali minerali, diuretico
Per pressione bassa Uva nera, banana, limone Energia, circolazione, potassio
Per abbronzarsi Carota, albicocca, mango Melanina, vitamina A, antiossidanti
Anti-stress Fico, pera, basilico Relax, fibre, sapore delicato
Energetico Ciliegie, melone, lime Pre workout, antiossidanti

Altri consigli

Bevete i centrifugati appena fatti, per non perdere vitamine e enzimi.

Inoltre, l’ideale sarebbe utilizzare solo della frutta di stagione che sia matura, meglio se biologica.

Se volete, potete aggiungere qualche cubetto di ghiaccio o diluire con acqua di cocco per una versione più isotonica.

Altre bevande

Per idratarsi ma anche per dare maggiore energia al corpo, potete provare questi smoothie e frullati di frutta e verdura:

Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Rossella Vignoli

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Come lavare a secco in casa: la guida semplice, economica e (quasi) green

Hai presente quel blazer che ami tanto ma che ogni volta ti costa una fortuna portare in lavanderia? O quel cappotto elegante che ha visto troppi tramonti e pochi lavaggi? Buone notizie: puoi lavarli a secco direttamente a casa. E no, non serve essere un chimico o avere un laboratorio: bastano pochi strumenti e un po’ di attenzione.

Lavare a secco in casa è una pratica sempre più diffusa. Non solo fa risparmiare, ma può anche ridurre l’impatto ambientale rispetto al tradizionale lavaggio in lavanderia… se fatto con criterio. In questa guida ti spieghiamo passo dopo passo come farlo, quali capi si prestano e se è davvero una scelta sostenibile.

Lavaggio a secco: di cosa stiamo parlando?

Partiamo dalle basi. Il lavaggio a secco, nonostante il nome, non è affatto ‘secco’: si usano infatti solventi al posto dell’acqua per rimuovere sporco e macchie dai tessuti più delicati. Niente schiuma, niente risciacquo, niente lavatrice.

Nei centri professionali si usano spesso sostanze come il percloroetilene, efficaci ma inquinanti. A casa, però, esistono alternative molto più leggere, come i kit con panni imbevuti o spray a base vegetale che si possono usare in asciugatrice o a mano.

Quali capi si possono lavare a secco in casa?

Non tutti i vestiti sono adatti a questo tipo di trattamento, anche se nell’etichetta si trova l’icona di Dry Clean.

Ecco una rapida distinzione.

Quali capi possono essere lavati a secco

Sì posssono lavare a secco in casa diversi tipi di abbigliamento e tessuti che solitamente portate in tintoria:

  • Giacche e blazer
  • Cappotti
  • Gonne o pantaloni in lana
  • Abiti in seta o viscosa
  • Capi con imbottiture leggere

Quali capi non possono essere lavati a secco

Meglio evitare il lavaggio a secco su:

  • Jeans
  • Felpe in cotone
  • Capi sportivi in tessuto tecnico
  • Maglieria in acrilico che può rovinarsi

Consiglio: controllate sempre cosa dicono i simboli dell’etichetta di lavaggio. Se trovate il cerchio (🔘), è un capo dry clean only.

Cosa serve per lavare a secco in casa?

Basta davvero poco:

  • 1 kit per lavaggio a secco domestico che si trova al supermercato, in drogheria oppure online
  • 1 asciugatrice, ma alcuni spray funzionano anche senza
  • 1 panno morbido

Il tutto condito di un po’ di attenzione e delicatezza.

Tra i prodotti da usare ci sono anche quelli naturali come la terre de Sommiéres, una polvere che assorbe liquidi e grassi.

Istruzioni passo-passo per lavare a secco in casa con l’asciugatrice

Seguite questi passaggi per un lavaggio pro dei vostri capi:

  • Pretrattamento: se ci sono macchie evidenti, usate lo smacchiatore incluso nel kit. Tamponate con delicatezza, non strofinate
  • Inserite il capo nel sacchetto speciale (di solito incluso nel kit) assieme al panno imbevuto
  • Mettete il tutto in asciugatrice, selezionando un programma delicato per 20-30 minuti. Il calore attiva i solventi e pulisce il tessuto
  • Tirate fuori il capo, appendetelo subito su una gruccia e lasciatelo arieggiare

Istruzioni passo-passo per lavare a secco in casa senza asciugatrice

Non avete l’asciugatrice? Potete usate uno spray a secco, oppure la terre de Sommières, che poi è montmorillonite, argilla di origine vulcanica, costituita soprattutto da bentonite.

  • Pretrattamento: se ci sono macchie evidenti, spruzzate lo spray o versate la terra direttamente sulla macchia senza strofinare
  • Lasciate in posa 2-3 ore
  • Tamponate con un panno pulito l’eccesso oppure se è un tappeto o un divano, passate l’aspirapolvere
  • Spazzolate con una spazzola a setole medio-dure o morbide a seconda del tessuto
  • Appendetelo subito su una gruccia e lasciatelo arieggiare

È davvero più ecologico?

Qui la risposta è… dipende.

Da un lato, il lavaggio a secco in casa non consuma acqua, non prevede trasporti (quindi meno CO₂) e può essere meno energivoro di una lavatrice. Dall’altro, alcuni kit contengono solventi sintetici non sempre amichevoli con l’ambiente.

La buona notizia? Esistono alternative più green, con formule vegetali, biodegradabili e senza profumi chimici. Basta leggere l’etichetta e scegliere con consapevolezza.

Conviene davvero?

Questo tipo di lavaggio è assolutamente convemiente a livello economico. Infatti, un ciclo di lavaggio a secco in lavanderia può costare tra i 5 e i 12 euro a capo. Un kit da usare più volte in casa, invece, si compra con meno di 15 euro.

E poi… vuoi mettere la comodità di farlo in pigiama?

Lavaggio a secco e lavaggio ad acqua: il confronto

Ecco una tabella comparativa per aiutarti a scegliere:

Metodo Ideale per Consumo acqua Impatto ambientale Costo medio
Lavaggio a secco in casa Seta, lana, abiti eleganti ❌ Medio-basso (dipende dai prodotti) 2-4 euro per capo
Lavaggio ad acqua Cotone, sportivi, biancheria ✅ Basso (se si usano detersivi ecologici) 0,50-1 euro per capo
Lavanderia professionale Abiti da cerimonia, cappotti ❌ Alto (prodotti chimici + trasporto) 5-15 euro per capo

Il lavaggio a secco in casa è dunque una soluzione pratica, adatta a molti capi delicati che spesso si rivela molto più economica della tintoria professionale. E potenzialmente più sostenibile, se sapete scegliete i giusti prodotti.

Non sostituisce certamente il lavaggio tradizionale, ma lo completa. Ed è un alleato perfetto per chi vuole prendersi cura dei propri vestiti… e anche del pianeta.

Altro sul lavaggio

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Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Rossella Vignoli

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