Green News

[ssba]

Fa’ la cosa giusta! La fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili

Fa la cosa giusta è la fiera italiana più vecchia dedicata ai temi dell’ecologia, del consumo consapevole e degli stili di vita sostenibili. Si tiene a Milano nei padiglioni urbani di Fieramilanocity l’ultimo weekend di marzo ed è organizzata e promossa dall’editore Terre di mezzo.

Fa la cosa giusta: la fiera del consumo consapevole

Anche la pragmatica Milano ospita un evento dedicato all’eco-sostenibilità. Si tratta di “Fa’ la cosa giusta!”, una fiera che parla di consumo critico ed ecologia, e ne parla fin dal 2003, quando nacque l’idea della associazione Terre di Mezzo di creare un momento che facesse propri il vivere etico, equo e solidale.

Sono passati tanti anni dalla prima edizione e tante parole ormai sono entrate nel lessico comune, da km zerogruppi di acquisto solidali da turismo sostenibile a consumo critico. Anche le pratiche associate a questo mondo etico e solidale sono molto più vicine alla gente comune.

Possiamo dire anche grazie ad eventi come Fa’ la cosa giusta!, che hanno contribuito a diffondere uno stile di vita più giusto e più amico dell’ambiente, se sempre più gente ha cominciato a chiedersi da dove vengano i prodotti che mangiano e gli abiti che indossano.

Ogni anno arrivano novità, dai mezzi di trasporto elettrici, tra cui bus, micro-car, car, moto e scooter, all’alimentazione naturale, dal viaggio solidale ai cosmetici ecologici, dai bijoux creati da scarti alle coppette mestruali. Ogni anno una novità, un nuovo trend, una proposta che prende spunto dalla diffusione sempre maggiore di un modo di vivere più attento alla sostenibilità.

Questa grande mostra-mercato della sostenibilità, ospita oltre 800 espositori e ha visto la partecipazione di 80.000 visitatori. È divisa in diverse aree tematiche:
· turismo consapevole
· abitare green
· commercio equo e solidale
· cosmesi naturale
· critical fashion
· il pianeta dei piccoli
· mangia come parli
· mobilità sostenibile
· pace e partecipazione
· servizi per la sostenibilità
· spazio narrativa

Dedicato alla famiglia

Prima cosa, a ‘Fa la cosa giusta’ andate con tutta la famiglia, ci sono divertenti ed educativi laboratori pensati per i più piccoli, che propongono di tutto, dal corso di cucina alla costruzione di giocattoli da materiale riciclato. Poi c’è una nursery e spazi-gioco con animatori che li intrattengono.

Curiosando troverete tanti oggetti dedicati alla puericultura e al benessere di mamma e bambino (dai pannolini bio-degradabili a quelli lavabili, dai mobili per la camera dei bimbi ai vestiti in cotone bio, dalle gite verdi in fattoria alla coltivazione di un piccolo orto a scuola).

Fa la cosa giusta
La corsa delle trottole di legno a Fa’ la cosa giusta dell’edizione 2017

Spazio al cibo

Seconda cosa, a ‘Fa la cosa giusta’ andateci affamati, con tutta l’offerta di cibo bio, vegan, a filiera corta, slow food e GAS, avrete l’imbarazzo della scelta. Potete gustarvi un piatto direttamente nei punti di ristoro, oppure assaggiare tra i banchi che offrono le loro specialità bio, accompagnandolo a birra o vini da agricolture biodinamiche. E se siete in vena, potrete scegliere tra molti workshop e lezioni sulla cucina  a impatto zero.

Shopping consapevole

Terza cosa, andateci armati di grosse borse, magari in carta riciclata! Incontrerete una miriade di proposte e prodotti (alimentari, vestiti, gioielli), alcuni in offerta proprio per la Fa’ la Cosa Giusta!

Oltre alla cura del corpo con creme naturali, magari a base di erbe tipiche della Sardegna o del Libano, potete vestirvi in modo fashion ma con un occhio all’ambiente e uno alla solidarietà e al rispetto di chi lavora per produrre vestiti. Quindi spazio agli scampoli ricuciti in bellissime e uniche gonne o caftani adatti anche in città.

Largo alle deliziose borsette e camicie, in un delirio di patchwork di stoffe preziose e non. Striscioni pubblicitari e feltro possono essere riciclati anche per farne piccole trousse o maxi-bag dove metterci di tutto. E se vi volete sposare, magari vi piaceranno le bomboniere le fate in carta riciclata e piegata come un delicato origami. Collane eco-chic di una ragazza giapponese, orecchini in rame e feltro, spille e anelli.

Arredamento ecosostenibile

Quarta cosa, se l’interesse è per l’abitare e la casa, a ‘Fa la cosa giusta’ vi imbatterete in un nutrito gruppo di espositori che fanno al caso vostro, dalle Case dell’Acqua con relativa recensione della qualità idrica Comune per Comune, allo studio che progetta con materiali eco e tiene corsi specialistici.

Non mancano gli stand dedicati alla detersione eco-friendly della casa e della persona.

Turismo solidale

Quinta cosa, turismo ma solidale ed eco-consapevole, per partire e sognare di mete lontane o vicine, da soli o con guide naturalistiche, a piedi o in treno, per visitare borghi recuperati o riserve naturali dove si preserva la fauna e la flora a rischio.

Narrativa consapevole

Fondamentale, poi, la partecipazione della casa editrice Terre di Mezzo, ideatrice dell’iniziativa, che coordina anche momenti di confronto tra autori e lettori e incontri tra editor professionisti e aspiranti scrittori.

Troverete anche alcune testate che si occupano del vivere eco (Cucina Naturale) e associazioni (Slow Food e Altromercato) e l’editoria specializzata in testi dedicati alla solidarietà e all’ecologia (Terre di Mezzo e Nigrizia).

Consigli pratici

Per tutti i dettagli e ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale della manifestazione al sito www.falacosagiusta.org.

Dettagli pratici

Dove: viale Scarampo Gate 8 – Padiglioni 2 e 4 della Fieramilanocity
Quando: Venerdì 24/03/23 – Domenica 26/03/18. Sempre aperta dalle 9 alle 20
Costo: 8,5 euro allo sportello della Fiera, mentre online è 6 euro + 1 euro di diritti, ed è gratuito per bimbi sotto i 2 anni,  costa 1 euro per bimbi e ragazzi da 2 a 14 anni. Le scuole potranno prendere parte gratuitamente a laboratori tematici e a visite libere o guidate.

Vivete lontani da Milano? Il circuito nazionale “Fa’ la cosa giusta!” comprende oggi manifestazioni in altre città italiane in diversi periodi dell’anno.

Crediti fotografici: Luana Monte

 

Powered by WPeMatico

I tappeti eco-friendly Leroy Merlin: la scelta per arredare casa in maniera green

La sempre maggiore sensibilità verso tutto ciò che è green e sostenibile è ormai una tendenza. Si prediligono prodotti che non sfruttino le risorse naturali, che rispettino l’ambiente e siano sicuri dal punto di vista della salute.

Questo interesse è presente soprattutto nel settore del cibo e della casa. Si cercano alimenti naturali e ci si circonda di mobili e soluzioni che rispettino la natura e risparmino energia. In questa diffusa attenzione verso il mondo ecologico, anche elementi d’arredo come i tappeti sostenibili riscuotono un certo successo.

Per rispondere a queste nuove esigenze di eco-sostenibilità, anche le aziende propongono nuovi prodotti in materiali riciclati od a basso impatto ambientale. Anche Leroy Merlin ha voluto interpretare queste nuove tendenze, rinnovando la sua gamma e proponendo prodotti eco-friendly sia per quanto riguarda il processo produttivo, che l’utilizzo di materiali poco impattanti sulle risorse naturali e anche per l’aspetto distributivo, con imballaggi più piatti per consumare meno CO2. Lo ha fatto anche per quanto riguarda i complementi d’arredo.  Ed ha creato una nuova interessante gamma di tappeti eco-sostenibili di Leroy Merlin, tutti certificati OEKO, in materiali riciclati, a prezzi abbordabili, per arredare la casa rispettando l’ambiente.

Perché scegliere un tappeto sostenibile

Questo complemento dalle origini antichissime esercita il suo fascino sia nelle case in stile moderno che classico. Infatti, non rappresenta un semplice elemento decorativo, ma svolge anche utili funzioni pratiche: protegge le superfici, assorbe i rumori, scalda l’ambiente. E influisce sull’atmosfera della casa stessa. Dal tappetino scendiletto, allo zerbino fuori dalla porta, fino ai grandi tappeti da sistemare al centro del soggiorno, ogni casa ha il suo.

Per rispondere ad una crescente sensibilità verso la tutela dell’ambiente anche nel campo dell’arredamento, si sta espandendo la domanda di tappeti eco-friendly. Scegliere un tappeto eco-sostenibile gioca un ruolo importante nella salvaguardia dai rischi dell’inquinamento domestico. Vediamo quali vantaggi porta:

  • Sostenibilità ambientale: è realizzato con materiali sostenibili e riciclabili che riducono l’impatto ambientale, limitano lo sfruttamento delle risorse per creare materie prime ex-novo, riutilizzando quelle usate, e riducono l’energia per produrle.
  • Salute: i tappeti contengono sostanze chimiche nocive sia nei materiali che nelle tinture per colorarli, che possono essere dannose per la salute e per l’ambiente. Un tappeto eco-sostenibile utilizza materiali naturali o non tossici, oppure riciclati, che quindi non sono pericolosi.
  • Sostenibilità economica: a lungo termine un tappeto green permette di risparmiare, perché fatto con materiali di alta qualità, che durano più a lungo rispetto ad uno tradizionale, con il risultato di ridurre gli sprechi.

Le caratteristiche dei tappeti sostenibili

I tappeti eco-friendly Leroy Merlin sono realizzati con materiali ecologici e non inquinanti, volti a favorire il benessere e la sostenibilità ambientale.

tappeti eco-friendly Leroy Merlin:
Tappeto Inae in polipropilene color tabacco e bianco

I materiali che si prestano per essere lavorati attraverso processi eco-sostenibili sono quelli naturali (come lana, canapa o iuta), ma esistono anche interessanti tappeti di upcycling, cioè modelli sintetici che, in base alle dimensioni, vengono prodotti con plastica riciclata derivata principalmente dalla PET, quella delle bottiglie d’acqua per capirci. Queste fibre vengono poi colorate utilizzando tinture sicure, senza alcun componente nociva.

I tappeti in materiale sintetico di Leroy Merlin, in base alle dimensioni, vengono prodotti riutilizzando dalle 48 alle 653 bottiglie in PET.

Il gigante francese del fai-da-te propone anche tappeti eco-sostenibili in polipropilene, un materiale che si ottiene dalla raffinazione dei prodotti petroliferi. Ipoallergenico e resistente allo sbiadimento al sole, è sempre più spesso impiegato per realizzare tappeti e moquette per pavimenti.

I tappeti in polipropilene, infatti, hanno un’alta resistenza e offrono un buon isolamento sia termico che acustico, paragonabili a quello della lana. Sono caldi e morbidi, offrendo così un ottimo comfort.

Anallergici, sono adatti agli ambienti dove vivono persone con allergie, e adatti anche alla cameretta dei bambini. Infatti, non accumulano elettricità statistica e quindi non attirano la polvere. Ben difficilmente su di essi si riproducono acari e altri insetti che scatenano reazioni.

Ideali da sistemare in qualsiasi stanza, vengono spesso scelti per i punti di maggior passaggio, per via della loro facile manutenzione e della loro resistenza.

Infine, sono molto resistenti all’acqua; per questo motivo sono indicati per ambienti esterni e dove si genera spesso molta umidità, come bagno e cucina.

Cos’è la certificazione OEKO-TEX 100

I tappeti ecosostenibili di Leroy Merlin, identificabili nel catalogo per l’etichetta ‘scelta responsabile’, sono facilmente rintracciabili sul sito, applicando il filtro ‘Eco-sostenibilità‘. Inoltre, sono dotati della certificazione Oeko-tex 100.

tappeti eco-friendly Leroy Merlin:
Tappeto Tony in poliestere color crema

Poiché negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza del forte impatto che il settore tessile ripercuote sull’ambiente e sulla salute, c’è stato un aumento della richiesta di prodotti e packaging più ecologici. Per questo, oggi, chi produce articoli tessili, può richiedere la certificazione Oeko-tex. Uno standard unico di controllo del settore delle materie prime tessili, dei semilavorati e dei prodotti finiti, che contrassegna quelli che non presentano rischi per la salute dei consumatori.

Si tratta di un marchio registrato. Proprietaria è l’Associazione Internazionale per la Ricerca e il Controllo nel Settore dell’Ecologia Tessile, che si è costituita in maniera spontanea dall’unione di numerosi istituti e laboratori di ricerca, di ogni parte del mondo.

Per ottenere la certificazione Oeko-Tex, i materiali in questione vengono sottoposti a numerosi test per verificare la presenza o meno di sostanze nocive come, ad esempio:

  • coloranti tossici
  • metalli pesanti
  • sostanze cancerogene (ftalati, formaldeide…)
  • sostanze usate nelle colture (diserbanti, pesticidi…)
  • altre sostanze (glifosato e benzene)

Una volta che hanno superano il test, all’azienda manifatturiera viene rilasciata una certificazione. Questa, dovrà poi applicare un’etichetta sul prodotto, in cui inserisce dati come il nome dell’istituto che ha eseguito i test di laboratorio e il numero di serie.

Pertanto, all’atto dell’acquisto, la presenza di questa etichetta è garanzia di salubrità perché significa che il materiale di quel determinato articolo è stato testato. Di conseguenza, il prodotto è sicuro sia per le persone che per l’ambiente.

I tappeti eco-friendly Leroy Merlin: una selezione

Attento alla sostenibilità e al benessere dei suoi clienti, Leroy Merlin ha dedicato un’ampia sezione del suo catalogo proprio ai tappeti sostenibili, tutti certificati OEKO-TEX. Ogni loro componente risponde ad elevati requisiti di verifica e valori limite imposti, a livello globale, sull’impiego responsabile delle sostanze chimiche.

I tappeti eco-friendly Leroy Merlin sono tutti contrassegnati dalla label ‘Scelta responsabile’ per sottolineare il loro carattere ‘responsabile’ verso il Pianeta e le risorse naturali. Sono prodotti studiati per limitare il ricorso a nuove materie prime, favorendo il riutilizzo di materiali riciclati, e privi di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente.

tappeti eco-friendly Leroy Merlin:
Tappeto Eleonore in polipropilene ha un design di stile industrial

Sul sito di Leroy Merlin ve ne sono numerosi modelli e, per semplificare la ricerca, potete fare una selezione filtrando la voce ‘eco-sostenibilità’. Vi verranno proposti solo i tappeti che hanno determinate caratteristiche di eco-compatibilità dei materiali, perché sono in fibre naturali o derivate da plastica riciclata.

Le proposte prendono ispirazione dalla natura, spaziando tra i toni neutri, come il beige e il grigio, a quelli del mondo naturale, come rosa cipria e il verde muschio. Ve ne sono numerosi modelli, adatti per le più svariate esigenze e funzioni. Grandi e piccoli, dallo scendiletto al maxi-tappeto per la zona living, da interno e da esterno, e in colori differenti.

Ecco alcune idee di tappeti per un arredo eco-sostenibile:

  • Il tappeto TONY, disponibile in varie misure e colori, è adatto per decorare il soggiorno o la camera da letto, creando immediatamente un’atmosfera accogliente. È possibile adattarlo per dar vita ad un tappeto di forma diversa, o più grande, mescolandolo ed abbinandolo ad altri, magari di colori diversi.
  • Il tappeto INAE (160 x 230), grazie ai suoi toni sobri, abbellisce gli ambienti con un tocco di design, grazie ad un motivo grafico geometrico e lineare.
  • Il tappeto ELEONORE (160 x 230) è indicato per gli ambienti in stile industrial, per via del design molto particolare. Questo prodotto riduce notevolmente il suo impatto ambientale perché realizzato con il 40% di fibre ricavate da bottiglie di plastica riciclate, evitando così il ricorso a nuove materie prime.
  • il tappeto HAMID-GRANADA (100×100) in iuta, di forma tonda, è molto resistente e perfetto per le zone sottoposte a continuo calpestio. La fibra naturale ed il suo inconfondibile tocco esotico lo rendono adatto ai contesti più vari. Fatto a mano da artigiani, può presentare lievi differenze tra i vari modelli.
tappeti eco-friendly Leroy Merlin
Tappeto Tony color rosa cipria in poliestere

Tutti i prodotti citati sono compatibili con il riscaldamento a pavimento. Di facile manutenzione, si aspirano velocemente e le eventuali macchie possono essere eliminate con una spugna oppure in lavatrice (max 40°).

Powered by WPeMatico

Tutto sul caprifoglio, una pianta nota per i suoi fiori belli e profumati

Il caprifoglio è noto per i suoi fiori molto belli e profumati, ma al tempo stesso è una famiglia di piante che presenta interessanti proprietà medicinali. Nella famiglia delle Caprifoliaceae ci trovano le Lonicere, piante cespuglianti e rampicanti che amano i climi miti e montuosi di Asia, America Settentrionale, Africa ed Europa. Ma sono presenti anche specie spontanee e sempreverdi, che andremo a scoprire in questa guida.

Il termine Lonicera è stato dato da Linneo in ricordo del botanico Adam Lonitzer (in italiano: Lonicer). Mentre caprifoglio deriva dal latino “capra” e “folium” (foglia), per l’abitudine delle capre di brucarne le foglie. Ma sono conosciute anche con il nome tecnico di Perycymenon (derivante dal greco), e quelli volgari di Madreselva, Vincibosco e Ligabosco di origine rinascimentale.

In alcune zone dell’Himalaya si consumano le bacche della L. angustifolia, mentre in Siberia quelle della L. coerulea. Altre specie commestibili sono la L. involucrata e la L. ciliata, originarie degli USA.

Nella medicina cinese, il caprifoglio è una pianta officinale che rafforza la libido e la potenza sessuale. Con il legno della L. tartarica vengono costruiti giocattoli per gatti, in quanto contiene il nepetalactone, un surrogato dei feromoni sessuali felini.

Classificazioni del caprifoglio

Nella famiglia delle Lonicere sono presenti ben 200 specie di differenti morfologie. Si tratta di piante legnose e arbusti a portamento cespuglioso o eretto, ma anche rampicante. Sono stati coltivati anche diversi ibridi, sempreverdi e caducifoglia.

Le specie italiane di caprifoglio sono spontanee e hanno un comportamento volubile, ovvero sia rampicante che lianoso. Altre sono di tipo eretto-arbustivo.

caprifoglio
Si dice che i petali di caprifoglio, messi nei cassetti dei vestiti, aiutino a veicolare serenità

Questa varietà di comportamenti ha portato i botanici a suddividere il genere in 3 diverse sottocategorie:

  • Periclymenum o Caprifolium: comprende le piante rampicanti lianose con foglie superiori connate che formano cioè un collare attraversato dal fusto. Le specie spontanee italiane presenti in questa categoria sono: L. implexa (caprifoglio mediterraneo), L. caprifolium, L. etrusca (caprifoglio etrusco) e L. periclymenum (caprifoglio atlantico o periclìmeno).
  • Chamaecerasus o Xylosteum: in questo gruppo si trovano le cespuglianti (a portamento arbustivo o cespuglioso) che si caratterizzano per fiori peduncolati e frutti raggruppati. Qui si trovano le specie italiane spontanee L. nigra (caprifoglio nero), L. alpigena, L. xylosteum e L. coerulea (caprifoglio turchino).
  • Nintooa o Nontova: qui sono presenti le specie rampicanti e sempreverdi con fiori ascellari e appaiati. In questa sezione, tra le italiane c’è solo la L. biflora.

Tutte si caratterizzano per cicli vegetativi intermedi che comportano un quasi totale essiccamento della pianta. In questa fase si sviluppano dei nuovi polloni, che dopo qualche anno si disseccano, e così via.

FOCUS: Piante rampicanti: varietà, cure e consigli

Lonicera xylosteum

Noto anche con i nomi di caprifoglio peloso, ciliegia della volpe, sanguini, pomola del diavolo e gisilostio è un cespuglio alto al massimo 15 dm con corteccia grigio-bluastra. In fioritura, la corolla è biancastra e successivamente giallastra o rosata.

Il frutto è formato da due bacche subsferiche ed acquose di colore rosso.

caprifoglio
Le bacche del caprifoglio peloso sono acquose e di colore rosso

Lonicera alpina

Il caprifoglio alpino, conosciuto anche con gli attributi madreselva alpina, ciliegia bastarda, ciliegia selvatica, ciliegia di monte e camecèraso: è un cespuglio alto 3 metri e dalla corteccia chiara.

I fiori, appaiati, hanno corolla di colore rosso-bruno; il frutto è rosso e formato da due bacche che si sviluppano per tutta la lunghezza dell’arbusto.

Lonicera caprifolium

Il caprifoglio comune, abbracciabosco, legabosco, uva di San Giovanni o manicciola è la specie italiana più comune. Può arrivare a più di 6 metri d’altezza; ha fiori bianco-rossi, stelo glabro che sporge insieme agli stami e bacche raggruppate ed aranciate.

caprifoglio
I fiori del caprifoglio possono essere di diversi colori

Coltivazione del caprifoglio

I caprifogli sono considerati arbusti rustici o semi-rustici, ideali per coprire zone del giardino o formare siepi, mentre le specie rampicanti sono utilizzate soprattutto per rivestire muri, verande o pergolati.
Alcune specie, come la L. fragrantissima fioriscono subito in primavera ma in genere i fiori spuntano nella stagione più calda.

La L. sempervirens è la specie più delicata, quindi va dimorata in zona calda e protetta, mentre la L. japonica-flexuosa va lasciata libera di vegetare come l’edera. L’impianto va fatto da maggio a settembre in buche profonde circa 50 cm foderate con concime organico maturo.

In genere, la Lonicera predilige le posizioni soleggiate o al massimo in penombra ma al riparo dal freddo. Il terreno dev’essere molto umido, ricco, leggero e leggermente acido. A meno che gli esemplari non siano giovani, le piante si accontentano dell’acqua piovana; le innaffiature possono essere regolari solo nei periodi di grande caldo.

Le concimazioni devono essere effettuate dalla ripresa vegetativa fino a fine fioritura, con concime a lento rilascio ricco di potassio e fosforo, da somministrare alla base della pianta.

Tra marzo e aprile è possibile effettuare delle leggere potature che ne contengano la crescita. Una più radicale andrà effettuata invece in autunno-inverno per i caprifogli che vengono utilizzati come siepi.

Per proteggere la pianta dal gelo (inverno) e dall’eccessiva evaporazione dell’acqua (estate) è sufficiente una pacciamatura di paglia o foglie secche.

caprifoglio
Gli arbusti di caprifoglio vanno potati, regolarmente, in primavera

Caprifoglio in vaso

In autunno e in inverno, anche alla Lonicera in vaso bastano le piogge. In estate, invece, va innaffiata una volta la settimana.

SPECIALE: Mini-guida ai fiori da balcone

Riproduzione del caprifoglio

Il caprifoglio si può riprodurre per semina, in autunno, ma anche per talea apicale dei fusti (in autunno e in estate) e per propaggine.

  • Propaggine: si interra, a circa 15 cm di profondità, un ramo dalla pianta madre, fissandolo con un picchetto. Una volta avvenuta la radicazione (cioè dopo 1 anno), si stacca la nuova pianta dalla pianta madre e la si coltiva come adulta.
  • Semina: va fatta in semenzaio protetto, caldo e leggermente umido fino alla germinazione. In primavera, le nuove piante andranno dimorate in piena terra o in vasi abbastanza profondi.
  • Talea: si prelevano delle porzioni di ramo da mettere a radicare in un mix di sabbia e torba in parti uguali. Le piantine nuove andranno invasate quando ben robuste e rigogliose, mentre la messa a dimora avverrà nella primavera successiva.
caprifoglio afidi
Gli afidi sono nemici dei caprifogli

Parassiti e malattie

Gli acerrimi nemici del caprifoglio sono:

  • Afidi
  • Oidio o mal bianco, una malattia fungina che si sviluppa se il clima è molto umido e piovoso
  • Marciume radicale, se il terreno non è ben drenato
  • Cercosporiosi o mal del piombo, un’altra malattia fungina che provoca macchie brunastre sulle foglie, che in poco tempo muoiono

Altri approfondimenti utili

Su giardinaggio e dintorni, potrebbero interessarvi anche:

Powered by WPeMatico

Tanti giochi in legno, idee ecologiche da regalare ai bambini

giochi in legno sono scomparsi per diverso tempo, soppiantati da quelli di plastica, eppure da qualche anno sono tornati alla ribalta. Quali sono le ragioni del loro successo? Perché sono da preferire per i bambini?

I giochi in legno sono i più adatti per i bambini, disponibili in diversi formati e per ogni occasione: dai giocattoli educativi a quelli all’aperto o da tavolo, sono riciclabili e sicuri, e non trascurano il design.

Perché scegliere dei giochi in legno?

Perché sono rassicuranti, prima di tutto per i genitori. Il loro successo è dovuto principalmente ai genitori, poiché sono i primi ad essere sedotti da questi giocattoli e li comprano per i loro figli.

In un momento in cui tutto ciò che è di plastica è visto come qualcosa di seriale, la necessità di tornare alle radici, a qualcosa di bello e fatto bene è importante. C’è dunque questa dimensione nostalgica.

Ma le ragioni per preferire sempre questi giochi sono molteplici. Un giocattolo di legno è:

  • solido, bello, ben fatto, sinonimo di artigianalità.
  • durevole, robusto e invecchia bene.
  • sicuro, non contiene sostanze tossiche.
  • ecologico, riciclabile e anche di recupero.

Il legno infatti è un materiale caldo, che profuma, è vivo ed ecologico.

La possibilità di trasmettere i giocattoli

Questi giocattoli normalmente durano molto più a lungo di quelli in plastica. Si possono lasciare ai figli e ai nipoti. Questa possibilità di trasmettere i giocattoli di generazione in generazione non toglie nulla al loro fascino.

Qualità invece che quantità

Sono oggetti di qualità, ed il loro prezzo è generalmente superiore a quello dei giocattoli di plastica o in altri materiali.

Invitano così a privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Quindi, se volete investire in un giocattolo di legno, scegliete un bel pezzo, dalla fattura accurata, che potrà durare nel tempo, e non tanti di bassa qualità, che si romperanno subito.

Un gioco per ogni esigenza

Trenino, set per cucinare, costruzioni… Sempre più marchi propongono giochi in legno. C’è una vasta scelta, tutti dal design accurato e dai colori sgargianti o naturali.

Scopriamoli meglio!

Giochi in legno per bambini

Esistono versioni in legno di quasi tutti i giochi che sono nati in altri materiali, dal meccano al teatrino, dal kit per cucinare al mini-negozio. Ci sono anche gli accessori per arredare una casetta delle bambole o per vestire e curare il peluche preferito.

Poi sono previste anche versioni in legno dei più classici giochi da tavolo, dagli scacchi al backgammon, dal domino al gioco dell’oca. Ci sono giochi anche per i più piccini: sonagli, forme per costruire…

Un piccolo classico è il kit da meccanico, allora perché non averne uno tutto in legno? Come questo in cui trovare una cassetta con piccoli attrezzi da lavoro. Adatto a tutti i bimbi, maschi e femmine, dai 3 anni in su.

Di questi giochi in legno che stimolano la creatività ne troviamo diversi simili, come ad esempio i kit del dottore o quello per fare la pizza.

Giochi in legno da costruire

Esistono dei puzzle in 3D in cui sagome di legno tagliate al laser, quindi molto precise, si devono incastrare per realizzare un oggetto, che può anche muoversi, come un dinosauro, un orologio, un aereo… Sono l’evoluzione del meccano di una volta, i cui pezzi sono realizzati in multistrato di betulla. Può integrare anche un piccolo meccanismo per il movimento, che renderà la creazione ancora più realistica. Ad esempio questo orologio funzionante, adatto a ragazzi dai 12 anni su.

Per le bambine che amano i bijoux non può mancare un piccolo passatempo per creare braccialetti e collane con perle in legno colorato e fettucce in cuoio. Questo di Melissa & Doug abbina farfalle luccicanti a piccole perline in legno multicolor ad un prezzo smart.

Un altro gioco in legno molto popolare è quello che copia la versione elettronica di un gioco, permettendo di costruire figure sempre diverse: ci riferiamo alla versione in legno di ‘Tetris‘, che è anche un rompicapo. Un gioco perfetto per stimolare l’intelligenza del pargolo.

Giochi da giardino in legno

Partiamo da un classico dei giochi da giardino, basterà un albero con rami abbastanza grossi da sorreggere il peso dell’altalena. Questa di Pellor ha una seduta di legno con corda regolabile.

All’aperto si possono fare tanti giochi che richiedono agilità, equilibrio e coordinazione. Se si ha la fortuna di avere un bel giardino perché non metterci una struttura con per arrampicarsi? In commercio trovata anche una specie di parco giochi in legno completo di torre d’arrampicata, che è il sogno di ogni bambino. 

Per i piccoli che cominciano a incuriosirsi alle bici, ma non sanno ancora andarci, può aiutare ad acquisire il senso dell’equilibrio questa bicicletta senza pedali. Ce ne sono di tanti tipi e modelli. Noi vi proponiamo questa di legno di faggio. Un gioco, ma anche un trucco intelligente che eviterà al bimbo di passare dalla fase delle rotelle per apprendere ad andare in bici.

E la tenda degli indiani è un bellissimo gioco per far finta di essere un altro e sognare un’altra vita nascosti dentro. Il tepee indiano è un sogno per tutti i bambini.

Giochi in legno fai da te

Il sogno di ogni maschietto tra i 4 e 10 anni – oltre il calcio ovviamente – sono probabilmente il trenino e le automobiline. Allora perché non unirsi, padri, nonne, zii e genitori e in occasione di una festa importante o un traguardo raggiunto e premiare il bambino con un fantastico set completo di tavolo, in cui creare la propria città fantastica completa di montagna con cascata e incroci stradali? 

Giochi in legno di una volta

Alzi la mano chi non ha giocato a biglie da piccolo. Certamente uno dei giochi più conosciuti, che si può improvvisare in qualunque luogo e con qualunque superficie, basterà avere alcune biglie. Ma siamo in casa, ecco che una scatola con piste in legno permette di prolungare il divertimento anche nei giorni di brutto tempo, dando sfogo alla fantasia. Questo di Roba è costruito da 100 pezzi, ha degli effetti sonori grazie a campanelle e un piccolo xilofono, e include delle biglie in vetro. Adatto dai 3 anni è realizzato in legno con colori atossici e certificato EHP.

E le bambine? Il sempreverde dell’infanzia al femminile è la casa delle bambole. Ce ne sono infinite versioni. Una più bella dell’altra. Perché però non unire l’aspetto creativo alla tradizione del legno con questa casetta tutta in legno completa di mobili e accessori, di Pebaro, che aspetta solo di essere colorata? Tra le tante, è la versione che preferiamo.

Per chi non se la sente di partire con il fai da te, c’è sempre l’opzione già pronta, come questa di Howa, con un set di mobili in legno, è alta quasi 120 cm.

Anche i cubi in legno sono sempre stati un ‘pilastro’ dell’educazione infantile. Scegliete sempre versioni colorate, che attirano l’attenzione del bambino.

E infine, il castello medievale, dove inscenare battaglie all’ultimo sangue tra draghi cattivi, cavalieri coraggiosi e pericolosi nemici, è possibile assemblarlo e colorarlo da soli, ed è in legno multistrato, ma può essere completato da soldatini e macchine da guerra.

Giochi in legno tedeschi

I costruttori di giocattoli tedeschi sono sempre stati sinonimo di serietà, sicurezza e ottimi materiali. Per questo prima di dare in mano ad un bambino piccolo un oggetto in cui le parti potrebbero staccarsi ed essere ingerite, o la vernice rivelarsi tossica, o peggio ancora essere pericoloso, è bene conoscere il produttore.

La tradizione di giocattoli in legno poi è proprio nordica e in Germania esiste una lunga storia di aziende che producono oggetti ludici in varie essenze, per lo più faggio, fin degli anni’80. Anche oggi la Germania è la nazione dove si producono più giochi in Europa e, guarda caso, è tedesco il premio creato per il giocattolo dell’anno, lo Spiel des Jahres.

Allora scopriamo le più conosciute e cosa possono proporre.

Iniziamo dal più conosciuto, il Kaplà, che nasce da un’intuizione tanto elementare quanto geniale: tessere rettangolari in abete, tutte uguali, dalle dimensioni e spessore adatti a costruire qualunque cosa salti in mente al bambino. Si parte dalla scatola da 100 pezzi, completa di manuale per ispirarsi, ma si può dare spazio alla fantasia. Unico consiglio, meglio prevedere di acquistarne una con tanti pezzi (disponibile da 290 pezzi) o più scatole. Perché con questo gioco più tessere si hanno, meglio sarà!

Altra azienda di tradizione è la Eichhorn che commercializza il famoso secchiello con mattoncini di legno colorati per creare costruzioni di tutti i tipi. Adatto fin dai 2 anni, è uno dei tanti evergreen dei più piccoli, che troviamo in varie versioni e forme.

Per chi vuole qualcosa di più educativo anche sul lato alimentare, e più moderno, ecco tanti kit di cibo e accessori per preparare da mangiare di Hape, azienda tedesca che certifica secondo gli standard più severi i suoi prodotti, EN71 e ASTM e realizza tutti i giocattoli con legni FSC. Ad esempio questi due set di prima colazione con alimenti salutari:

Anche la Janod produce le mitiche macchinine con tutti gli accessori e i luoghi in cui ‘animarle’: stazioni di servizio, parcheggi, garage, autolavaggio, con omini e altri particolari tutti in solido legno certificato FSC, di fattura accurata e tinte con colori atossici.

Infine, non possono mancare i trenini della Brio, con ambientazioni di tutti i tipi, complete di accessori, ponti, strade e scambi.

Giochi in legno Ikea

Il colosso svedese propone un bel gioco per stimolare la mobilità dei bimbi piccoli. Si chiama MULA ed è un filo per far passare delle palline in legno che costa 13 €. Poi ci sono i trenini LILLABO, ad esempio il set da 20 pezzi 9,95  € e FLISAT, un contenitore con rotelle per ordinare i giocattoli, da 30 €.

Ed è anche presente un gioco intramontabile, il classico cavallino a dondolo rosso, EKORRE a 30 .

Sicurezza e controindicazioni

Un gioco in legno meno tossico di uno in plastica o metallo, perché non prevede l’uso di sostanze chimiche pericolose. L’aspetto pericoloso è legato all’uso di collanti e vernici. Spesso però questi oggetti non sono colorati, ma lasciati al naturale.

Non vi sarà pericolo di tracce di piombo, né che contengano gli ftalati, vietati dall’Unione europea fin dal 1999 perché tossici per i bambini.

Non hanno componenti elettronici pericolose né elementi infiammabili. Inoltre non contengono allergenici bromurati. Bisogna però stare attenti che le differenti parti non siano incollate con sostanze a base di formaldeide.

Certificazioni

Bisogna scegliere sempre degli oggetti controllando l’età indicata come più adatta, per non mettere in pericolo il bambino. Però è opportuno controllare che sia  conforme alle normative europee: basta cercare il marchio CE (conformità europea) sul giocattolo e sulla sua confezione.

Questo marchio indica che è conforme alle norme vigenti in materia di giocattoli ed è sicuro per i bambini.

Riciclabilità e sostenibilità

Questi giochi possono nascere anche dal riciclo di altri oggetti di legno, quindi sono meno impattanti sull’ambiente. Possono essere prodotti da legno proveniente da foreste con certificazione ambientale e legno marchiato FSC.

Articoli correlati:

Powered by WPeMatico

Come funziona una pompa di calore aria acqua

Produrre energia termica utilizzando l’aria esterna di un edificio: è ciò che avviene grazie al funzionamento di una pompa di calore aria acqua. Questa soluzione attualmente viene usata soprattutto in edifici che vantano una coibentazione ottimale e che presentano un impianto di riscaldamento a bassa temperatura di mandata: sono proprio queste, infatti, le condizioni ottimali…

Continua a leggere qui.

Powered by WPeMatico

Cosa sono i tranciati di legno e l’impiallacciatura

I tranciati sono i semilavorati in legno più affascinanti per la loro grande varietà di utilizzo e per la possibilità di ottenere diverse varianti di colore e disegno. Le caratteristiche del singolo albero influenzano notevolmente la riuscita del prodotto, e le diverse tecniche di lavorazione ne fanno un’arte antica e preziosa. L’impiallacciatura è un metodo…

Continua a leggere qui.

Powered by WPeMatico

Load More

Privacy Preference Center

Close your account?

Your account will be closed and all data will be permanently deleted and cannot be recovered. Are you sure?