Per aumentare la mobilità elettrica, è necessario favorire delle soluzioni di eMobility per aziende e per tutti i cittadini. Therefore, per incentivare maggiormente queste iniziative eco-sostenibili, è essenziale installare diverse stazioni di ricarica per veicoli elettrici vicino alle aziende e ai condomini. Il processo di installazione di soluzioni di eMobility per aziende deve seguire una…
Un guardaroba green e piacevole da indossare è qualcosa che sta diventando sempre più una priorità per le persone: lo propongono diverse star e personaggi influenti, e anche le case di moda si stanno adeguando, investendo di anno in anno sulla sostenibilità. It deals with, in reality, molto più di una semplice tendenza del momento, rivelandosi,…
I giubbotti softshell ecologici rappresentano un’innovazione nel mondo dell’abbigliamento tecnico, coniugando elevate prestazioni, comfort e un approccio sostenibile. Questi capi, pensati per affrontare condizioni climatiche variabili, si distinguono per la capacità di proteggere dal freddo e dagli agenti atmosferici, offrendo al contempo una soluzione ecologica per chi desidera ridurre il proprio impatto ambientale. Sempre più aziende si…
Quali condimenti vanno in frigorifero e quali no? Alcuni condimenti vanno refrigerati per via della loro composizione, altri invece si conservano bene anche a temperatura ambiente, anche se sono già aperti. Facciamo chiarezza!
Quali condimenti vanno in frigorifero e quali no
È una delle domande più comuni quando si fa ordine in cucina: ma questa salsa va in frigo o no? Non tutti i condimenti seguono la stessa regola. Alcuni, come la maionese o il pesto, richiedono il freddo per non deteriorarsi. Others, come l’olio extravergine d’oliva, rischiano di cambiare consistenza e gusto se conservati al freddo.
Il problema nasce spesso dopo l’apertura della confezione: confezione aperta non vuol dire sempre frigo. In reality, molto dipende dalla composizione, dall’acidità e dalla presenza o meno di conservanti.
Cosa tenere sempre in frigorifero
Ci sono alcuni condimenti che vanno obbligatoriamente refrigerati una volta aperti. Il motivo è semplice: contengono uova, dairy product, acqua o grassi freschi, che tendono a deperire rapidamente se lasciati a temperatura ambiente.
Ecco un elenco utile:
Maionese, anche quella industriale
Salse che contengono yogurt, panna o burro
Pesto fresco, sia alla genovese che rosso
Salse a base di formaggio(tipo blue cheese dressing)
Ketchup(soprattutto in estate o se non si consuma spesso)
Salsa barbecue e simili
Sciroppo d’acero
Senape americana
In general, se l’etichetta riporta “conservare in frigorifero dopo l’apertura”, meglio non fare eccezioni. Vale anche per i condimenti fatti in casa: meglio essere prudenti.
Cosa NON mettere in frigorifero
Non tutti i condimenti beneficiano della refrigerazione. Alcuni non hanno bisogno del freddo, perché sonoricchi di sale, zucchero o acidi che li rendono stabili at room temperature. Rather, in frigo potrebbero cristallizzare, separarsi o perdere aroma.
I principali sono:
Olio extravergine d’oliva: teme il freddo, che ne altera la texture
Aceto (di vino, di mele, balsamic): già conservato grazie all’acidità
Miele: in frigo cristallizza e diventa inutilizzabile
Salsa di soia: grazie all’alto contenuto di sale si conserva benissimo in dispensa
Colatura di alici e salsa di pesce: molto salate, non necessitano refrigerazione
Verdure sott’aceto: se ben coperti dal liquido, restano sicuri fuori dal frigo
Questi condimenti vanno conservati al buio, lontano da fonti di calore, in un armadio o una dispensa fresca.
In breve, cosa mettere in frigo e cosa non
Ecco in sintesi una tabella che riassume il tipo di condimento da mettere in frigo una volta aperto e quale lasciare in dispensa.
Condimento
storage
Note utili
Maionese
Frigorifero
Contiene uova, si deteriora facilmente
Pesto
Frigorifero
Va sempre refrigerato dopo l’apertura
Ketchup
Frigorifero
Facoltativo, in frigo solo se consumato in poco
Salsa di soia
Dispensa
Molto salata, stabile a temperatura ambiente
Extra virgin olive oil
Dispensa
In frigo si altera e si solidifica
Miele
Dispensa
In frigo cristallizza e diventa duro
Senape americana
Frigorifero
Meglio refrigerare per mantenerla fresca
Colatura di alici
Dispensa
Molto salata, non serve refrigerarla
Verdure sott’aceto
Dispensa
Basta che restino coperte dal liquido
Una regola semplice: leggere l’etichetta (e usare il buon senso)
In caso di dubbi, la regola d’oro è: leggere l’etichetta. Se c’è scritto “refrigerare dopo l’apertura”, facciamolo. Se invece si parla solo di luogo fresco e asciutto, la dispensa va benissimo.
E per i prodotti aperti da settimane? Se l’odore è cambiato, la consistenza è strana o il colore si è alterato, è meglio non rischiare: meglio buttarlo. Un occhio al contenuto, un altro alla data di apertura (se ce la ricordiamo!), e magari… un’etichetta adesiva può aiutarci.
Il tetto è l’elemento protettivo della casa, in grado di fornire sicurezza alla struttura sottostante solo se i materiali utilizzati sono di prima qualità. La normativa di riferimento in materia è la UNI del 2008 che tratta delle coperture discontinue e di come progettarle, mantenendole a norma, e individuando persino i comportamenti da evitare in…
Il potere dell’olfatto del cane è sorprendente, così vogliamo spiegarvi quali sonothe 10 cose più sorprendenti che il cane fiutae noi umani non riusciamo a percepire se non con degli strumenti specifici e tecnologici.
Il supernaso del cane
Ilcane possiede ben 125–300 milioni di recettori olfattivi, rispetto ai 5milioni dell’uomo, ed una parte del cervello dedicata all’olfatto sensibilmente più sviluppata, fino al 33%, rispetto al solo 5% dell’uomo.
Questo organo è strutturato per captare molecole odorose fino a 10milioni di volte in più rispetto al nostro naso.
Scopriamo allora quali sono le 10 cose più sorprendenti il cane fiuta e noi no!
1. Il cancro
Sono dei radar viventi per le malattie. Diversi studi scientifici confermano, indeed, che i cani sono in grado di individuare i composti organici volatili (VOC) emessi dalle cellule tumorali (urina, respiro, saliva), con sensibilità fino al 99 %per il cancro ai polmoni e al seno.
In uno studio veterinario, cani addestrati hanno individuato tumori nella saliva con 90 % sensibilità e 98 % specificità. (Source: avma.org)
2. Stress e emozioni umane
Quando annusano il nostro odore di stress attraverso il sudore ed il respiro), i cani non solo riconoscono lo stato emotivo, ma modificano anche il loro comportamento: diventano ‘pessimisti’ e più cauti. Ricerche dell’Università di Bristol evidenziano come questi odori influenzino apprendimento e risposte emotive nei cani
Emozioni come stress, anxiety, paura e felicità lasciano dunque una ‘firma odorosa’ che i cani colgono perfettamente, adattando il loro comportamento.
3. Altre malattie e infezioni
I cani addestrati possono rilevare infezioni come ilClostridium difficile e Staffiloccus aureuscon precisione del 100 % dai campioni fecali. Source: cancer.org.au)
Attraverso l’olfatto percepiscono specie diverse, sex, age, stato riproduttivo, ed atri elementi fondamentali per la comunicazione intra- e inter-specifica.
5. Epilessia: anticipano le crisi
Questa malattia neurologica è caratterizzata da crisi ricorrenti che comportano perdita di coscienza, convulsioni e confusione.
Uno studio ha dimostrato che icani addestrati sono in grado di rilevare l’odore specifico di una persona epilettica prima dell’arrivo di una crisi. Questo suggerisce che esiste un odore pre-crisi epilettica, distinto e riconoscibile dal cane, permettendo potenzialmente un intervento preventivo e salvavita.
6. Cibo
I nostri amici pelosi riescono a separare i diversi aromi complessi (meat, spices, vegetables) presenti nel cibo e individuano i singoli ingredienti. E perfino le persone coinvolte nella preparazione.
Possono dunque distinguere i singoli ingredienti di una pietanza, e perfino chi l’ha cucinata.
7. I pericoli come esplosivi e droga
Se opportunamente addestrati, sono impiegati da polizia e forze speciali per fiutare sostanze illegali e ordigni, superando sensibilmente l’uomo in precisione.
Non gli sfuggono cosìesplosivi, droghe, sostanze tossiche:sono una risorsa insostituibile.
8. Donne incinta
Non tutti sanno che un cane è in grado di fiutare se una donna è incinta grazie al differente odore legato ai cambiamenti ormonali.
9. Glicemia bassa
The low blood sugar (The ipoglicemia) è una condizione che può causare sintomi gravi che possono essere mettere in pericolo la vita di un a persona. Ed è un possibile effetto collaterale della terapia insulinica nei soggetti affetti datype diabetes 1.
I cani da allerta per diabetici sono specificamente addestrati a riconoscere determinate sostanze chimichepresenti nell’alito o nel sudore dei diabeticicon livelli di glucosio nel sangue in calo.
Dal momento che un episodio di ipoglicemia notturna può essere fatale, questi cani possono svegliare i loro umani nel cuore della notte e potenzialmente salvargli la vita.
10. Comunica informazioni agli altri cani
Spesso il nostro amico usa a suo vantaggio l’incredibile senso dell’olfatto di cui è dotato. Stiamo parlando della comunicazione olfattiva tra cani.
Quando i pelosi si fermano ad annusare un lampione o il classico albero, in realtà stanno leggendo la un messaggio lasciato dalla pipì lasciata da altri cani. Indeed, marcano il territorio con le urine, per comunicare laloro identità, il sesso, l’età, la taglia, lo stato riproduttivo, il livello di stress e persino la dieta.
Quando gli altri cani individuano le aree ‘marcate’ da uno quattro zampe, possono riconoscere informazioni su di lui, lasciate proprio dal messaggio olfattivo, che è carico di feromoni.
Inoltre, quando una femmina entra in calore (o estro), la fase fertile del suo stato riproduttivo, emette potenti feromoni. Questi servono a lanciare il messaggio della sua disponibilità per i maschi. Gli esseri umani non sono in grado di rilevare questi feromoni, ma quando i cani maschi li percepiscono, possono provocare fughe, ululati, vagabondaggi e marcatura del territorio con urine.
Altre curiosità da scoprire sul mondo dei cani
Tante risposte a domande che vi saranno venute in mente:
Concedersi una vacanza significa abbandonare i riti della vita quotidiana e raggiungere luoghi diversi sconosciuti oppure il solito posto, che dà fiducia. Alcuni però prediligono delle vacanze sostenibili. Per leeco-vacanze 2025più accessibili, varie e appaganti che mai, oggi è possibile scegliere tra decine di opzioni che rispettano l’ambiente, valorizzano le comunità locali e migliorano il nostro benessere. Dalla tenda sospesa nei boschi al tour urbano a pedali, ogni esperienza può essere green — basta iniziare a scegliere con consapevolezza.
Eco-vacanze 2025: guida completa ai viaggi sostenibili per tutte le età
In 2025 il mercato globale dell’ecoturismoraggiungerà279 miliardi diUSD, +13% compared to 2024 e previsto a498 mldentro il 2029.
Scopriamo come scegliere la vacanza green perfetta per ogni tipo di viaggiatore, supportati da dati e tendenze recenti.
Tipi di vacanza eco‑sostenibile
Ci sono vari tipi di vacanza green, adatti a tutti, secondo le diverse esigenze:
Glamping ed ecolodge.La comodità incontra la natura con ilglamping (glamorous + camping), è un modo perfetto per chi cerca relax e comfort senza rinunciare a un contatto autentico con l’ambiente. Si alloggia in strutture, spesso costruite in legno o materiali naturali, utilizzano energie rinnovabili e sono immerse in contesti incontaminati.
Avventura e wildlife.Safari sostenibili, trekking guidati, birdwatchingo immersioni in barriere coralline tutelate, sono esperienze che avvicinano allabiodiversitàsenza disturbarla, grazie a guide certificate e strutture eco-compatibili.
Turismo urbano green.Visite culturali nei centri storici, tour in bici, percorsi pedonali o tram elettrici. Sempre più città promuovono itinerari green, aree verdi urbane e riforestazione per attrarre un turismo a basso impatto, sostando negliostelli eco-sostenibilied a basso costo.
Volonturismo o turismo come eco-volontari.Viaggiare per aiutare seguendo progetti di riforestazione, di controllo della fauna in pericolo d’estinzione, lavorando in fattoria biologica con il WWOOF, collaborare in progetti di aiuto, questo è un modo per restituire valore al territorio che ci ospita, spesso a costi contenuti.
Digital Detox.Per chi vuole staccare da notifiche e sovra-stimolazione, l’ideale sono mete che offronolodgeimmersi nella natura senza Wi-Fi o schermi, un ottimo modo per rigenerarsi mentalmente e recuperare concentrazione.
A chi sono adatte le eco-vacanze?
Questo modo diverso e più responsabile di trascorrere le proprie vacanze è adatto a diverse persone a seconda delle attività offerte:
Famiglie con bambini: attività nella natura, agriturismi educativi, fattorie didattiche eglampingsono adatte alla vacanza in famiglia e si rivelano ideali per far vivere ai più piccoli l’ambiente in modo ludico ed educativo
Adolescenti: le vacanze avventura, il wildlife watching, and the soft trekking, ma anche viaggi in campeggi con laboratori ambientali, sono tutte esperienze formative, dinamiche e inclusive per i ragazzi più giovani che vogliono provare un viaggio in autonomia all’insegna della tutela della Natura
Adulti e single:scegliere itinerari culturalislow, farecity break ecological, oppure delle esperienze immersive nella natura, ma anche un viaggio in cui si abbandona la tecnologia per fare detox, questo tipo di turismo green è perfetto per chi viaggia da solo o in coppia
Over 60:andare in agriturismi accessibili, fare turismo eno-gastronomico sostenibile, visitare cittàslowe piccoli borghi, all’insegna di un turismo comodo, rilassante e ricco di valore umano e culturale
I benefici dei viaggi sostenibili
Secondo l’Earth Tourism Report 2024, chi sceglie una vacanza green:
Riduce l’impronta di carbonio del 45% rispetto al turismo tradizionale.
Spende il 39% in meno in media per notte grazie a strutture indipendenti.
Ottiene benefici psicologici maggiori: +30% di soddisfazione rispetto a vacanze “standard”.
Inoltre, pratiche come ilforest bathing (Shinrin-yoku) riducono i livelli di cortisolo (ormone dello stress) e aumentano le difese immunitarie.
Dove andare nel 2025
Alcune idee da sviluppare in vacanze complete vi le diamo noi, poi potrete selezionare quella che più vi ispira e si adatta al vostro budget e alle vostre aspirazioni o disponibilità di tempo.
In Italy
Fare eco-turismo in Italia significa scegliere mete ricche di natura, in montagna o al mare, come:
Trentino.Sono moltissime le proposte, in hotel a zero-emissioni, offerte di pacchetti di escursioni e trail nella natura a piedi o in bici, a cavallo, soggiorni in masi che praticano l’agricoltura biodinamica. In numerose valli del Trentino, come la Val di Fiemme
Alto-Adige. Qui la vacanza èslowe abasso impatto ambientale, in armonia con l’attenzione alla qualità della vita con spostamenti che utilizzano solomezzi ecologici.I veri appassionati della bicicletta e della vita all’aria aperta troveranno pane per i loro denti nell’area di Bolzano e nelle Dolomiti, per tutti i tipi di viaggiatori sulle due ruote più ecologiche: dai circuiti adrenalinici perfree rider, a quelli più rilassanti e tranquilli lungo lestrade del vino dell’Alto Adigefino ad arrivare ai percorsi per ‘gambe’ molto allenate sulMassiccio della Mendola e del Parco Naturale del Monte Corno. Ci sono opzioni come la bikemobil cardper salire a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblico e integrato, con il noleggio gratuito delle bici.
Lombardy. In Valtellina ci sono le tranquille Terme di Masino, ma si può anche fare escursioni tra cascate, sorgenti cristalline, torrenti limpidi, fin sopra alle vette più alte delle Alpi nelle Val di Mello per farebouldering e free climbing, a mani nude sul famoso Sasso Remenno e gli altri blocchi limitrofi
Toscana e Umbria: agriturismi biologici e cammini storici. Se preferite, it's possible visitare le dune sabbiose delParco di San Rossore, area protetta in cui i camminamenti costruiti al di sopra delle dune consentono ai visitatori di conoscere e visitare questi luoghi senza danneggiarli e nell’oasi faunistica della Lipu,sulle sponde del lago di Massaciuccoli, per farebird watching, navigare tra i canali a bordo di un battello e visitare la zona archeologica del lago dominata dalle antiche terme romane.
Basilicata, Sicilia e Calabria: non mancano posti incantevoli e tratti costieri in cui è possibile imbattersi in tartarughe marine, delfini e capodogli, oppure fare del turismo comunitario e visitare le numerose riserve naturali, soprattutto in molte regioni del sud. Provate una delle isole più belle e affascinanti del Mediterraneo, Lampedusa, by a turismo sostenibile, impegnato e solidale, e anche la vicinaLinosa, terra di sbarchi e di vite segnate dal dramma della clandestinità, per ammirarethe bellezze faunistichenon mancano di certo: nelle acque antistanti ilSantuario Pelagos, indeed, dimora il più numerosogruppo di delfini tursiopidella costa.
In Europe
In Europa ci sono paesi particolarmente apprezzati da chi fa eco-turismo:
Portogallo.Le opzioni eco-friendly sono molteplici, dal surf a basso impatto sulle coste dell’Alentejo ai trekking nel Parco Nazionale della Peneda-Gerês, passando per le ciclovie lungo il fiume Douro. Chi ama l’autenticità può scegliere gli eco-villaggi dell’interno o leguesthousecertificate vicino a Lisbona e Porto. Da non perdere i progetti comunitari delle Azzorre, dove si coniugano agricoltura rigenerativa, energia rinnovabile e ospitalità rurale.
Spain.Scegliere alleisoleCanariein cui esistono dei corridoi marini in cui vivononumerose comunità stanziali di cetacei, focene e balene pilota. Navigando su questi meravigliosi specchi di acqua salata, sarà facile avvistare orche, capodogli, focene egiganteschebalene azzurre cheavviene a poca distanza dalle coste, meglio se in compagnia di biologi marini sono pronti a condurvi su catamarani e barche d’altura alla scoperta di questi incantevoli esemplari. In Andalusia, molte fincas tradizionali sono state riconvertite in agriturismi biologici, perfetti per rilassarsi e scoprire la cucina localea km zero. Le città, da Barcellona a Bilbao, investono nella mobilità dolce e nei percorsi ciclabili urbani. Nel nord, lungo ilCammino di Santiago, sempre più pellegrini scelgono alloggi eco-responsabili e viaggiano a piedi o in treno.
Slovenia. La città green di Lubiana è da visitare così come i numerosi parchi certificati UNESCO
Paesi nordici. the Sveziaè tra i Paesi più avanzati in tema di turismo sostenibile ed offre le estese foreste della Lapponia e la zona dei laghi del Värmland, dove è possibile dormire in eco-hotel autosufficienti o fare kayak nei parchi nazionali. A Stoccolma, una delle capitali più verdi d’Europa, si gira facilmente in bici o con i mezzi elettrici. Progetti come “Nature’s Best” certificano le esperienze ecoturistiche davvero responsabili. The Norvegiaoffre paesaggi spettacolari con un impegno concreto per la sostenibilità. I famosi fiordi si visitano con traghetti elettrici, mentre nelle isole Lofoten si trovano eco-lodge alimentati da fonti rinnovabili. Le esperienze locali, come la pesca tradizionale o le escursioni guidate, rispettano gli equilibri ambientali e culturali. In Finlandiail turismo green è parte della cultura. Dalle saune nel bosco ai cottage sul lago, ogni esperienza è pensata per rispettare l’ambiente. Il Parco Nazionale di Nuuksio è facilmente raggiungibile anche da Helsinki, che vanta una rete urbana efficiente e progetti di economia circolare. In Lapponia, le attività con renne e husky sono regolate per tutelare fauna e tradizioni sami. In Finlandia la sostenibilità è silenziosa, ma profonda e autentica.
Vacanza sostenibile: quale fa per te?
Una tabella per aiutare nella scelta del tipo di vacanza più adatto a ciascuno.
Tipo di vacanza
Ideale per
Vantaggi
Glamping
Famiglie, coppie
Comfort + contatto con la natura
Wildlife e avventura
Adolescenti, adulti
Esperienze immersive e formative
Turismo urbano green
Single, over 60
Scoperta culturale a basso impatto
Volonturismo
Ragazzi, viaggiatori consapevoli
Impegno sociale e costi contenuti
Detox digitale
Adulti, famiglie stressate
Benessere mentale e rigenerazione
Altro sulle vacanze green
Per altre mete a cui ispirarvi sull’eco-turismo legge anche:
Quando parliamo ditutela ambientale e di salute dei cittadini,a volte non ci rendiamo conto di come in Italia vi siano dei luoghi che giacciono nel più completo abbandono, lasciati al degrado di cui sono vittima. Un caso eclatante di tale incuria è nel territorio traNapolieCaserta, dove si consuma nel più assordante dei silenzi, a disastro ambientalesenza pari, per losmaltimento criminale dei rifiutiper mezzo del fuoco. Questo territorio martoriato è laTerra dei Fuochi, in Campania, e di lui vogliamo parlare in questo articolo.
Cos’è la Terra dei fuochi in Campania
The Terra dei Fuochiè un’area martoriata da decenni diroghi di rifiuti industriali e illegali of about 1.076 kmq e 2,5 milioni di abitanti, Su questa zona emergono dati preoccupanti suinquinamento, salute e bonifiche.
Il nome di territorio gli viene attribuito da Roberto Saviano nel libro ‘Gomorra’, che gli dedica l’ultimo capitolo. E da qualche anno è al centro anche di un sito,terra dei fuochi.it
In 2014 una legge nazionale ha identificato57 comuni ufficialmente coinvolti. I roghi non sono solo un problema ambientale: l’aria contaminata, le falde inquinate e i residui tossici entrano nellacatena alimentare, generando timori concreti per la salute.
Secondo il progettoSPES (Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile), l’esposizione a metalli pesanti e diossine èsuperiore alla media nazionalein gran parte della popolazione residente.
Tumori, malformazioni e diossine: i dati che fanno paura
Un’area, quella tra Napoli e Caserta, in cui lo smaltimento abusivo dei rifiuti da tutt’Italia da parte della camorra, ha distrutto il territorio, e la salute di chi ci abita.
Le evidenze scientifiche parlano chiaro: nella Terra dei Fuochi si registranoincidenze anomale di patologie oncologiche, soprattutto in età pediatrica. Il Registro Tumori dell’ISSha rilevato un+20% di tumori infantilirispetto alla media nazionale in alcuni comuni.
Anche lemalformazioni congenitesono più frequenti in queste zone, in particolare nel primo anno di vita. Altri dati preoccupanti arrivano dalle analisi sulatte e ortaggi: in alcune zone, i livelli didiossinesuperano i limiti di legge fino a10 times.
Indicatore
Valore Comune a rischio
Media Italia
Source
Superficie contaminata
33 ettari su 50.000
–
Regione Campania 2017
Comuni a rischio
4 fasce per 2767 siti
–
ISS 2020
Incremento tumori bambini
aumento mortalità per tumori del tessuto linfo-ematopoietico nella fascia di età 0-14 anni aumento tumori del fegato e della vescica, tumori della mammella nelle donne e linfomi non Hodgkin
rispetto media nazionale
Report ISS 2008-2015
Incidenza malattie adulti
Maggiori tassi di mortalità per i tumori al fegato, laringe, trachea‐ bronchi e polmone, prostata, vescica
Tra le donne più elevata mortalità per malattie circolatorie, ischemiche del cuore e cerebrovascolari
Maggiori tassi di mortalità per malattie dell’apparato respiratorio e dell’apparato digerente.
Tasso di mortalità per diabete mellito (50,7) doppio rispetto a media nazionale (27,1)
rispetto media nazionale
Relazione finale del Gruppo di Lavoro ex D.M. 24/07/2012, pag 90
Nella zona sono stati rilevati composti da ogni tipo di materiale, anche il più inquinante, come il pellame o le gomme per auto.
Alle montagne di spazzatura vanno poi ad aggiungersi lescorie legate alle lavorazioni industriali and the materiale tossico proveniente da bonifiche, anche dal Nord Italia, nonché i residui diamianto. Quest’ultimo, peraltro, non viene neppure sotterrato ma lasciato a cielo aperto.
Questa attività sta uccidendo anche chi abita in zona, tanto che in meno di vent’anni l’incidenza tumorale nell’area è ben oltre la media italiana. L’indice di mortalità per tumore al fegato sfiora il 38,4% per gli uomini e il 20,8% per le donne, laddove la media nazionale è del14%. La mortalità è più alta che nel resto d’Italia anche per il cancro alla vescica e al sistema nervoso.
C’è persino una“città della munnezza”, ossia Giugliano, dove da anni giacciono 6 milioni di balle di immondizia, per il cui controllo occorrono 4.200 euro al giorno.
Intere campagne e le loro coltivazioni sono ormai compromesse dalla presenza di residui chimici comecromo esavalente, PCB, polyphenols, fanghi industriali. E i prodotti della terra oggi avvelenano i figli e i nipoti di quei contadini che 20 anni fa la camorra, in cambio di denaro, convinse a sotterrare nelle loro proprietà la ‘munnezza‘ che arrivavano dalle aziende chimiche come l’Acna, dagli impianti siderurgici diPorto Marghera,dalle industrie ditante regioni italiane e non solo campane.
Result? L’area diAcerra-Nola-Marigliano –già nel 2005 definita dalla rivistaThe Lancet Oncologycome il ‘triangolo della morte’, adesso è cresciuta fino a comprendere anche zone limitrofe comeCaivano, Orta di Atella, Crispano, Cardito, Afragola, Giugliano, Frattaminore.
Diverse ricerche hanno hanno evidenziato un’alta incidenza di alcuni tipi di tumori, in particolare al fegato e al cervello. Ma molto è nascosto perché ci sono diverse aziende abusive o che evadono il fisco, spesso terzisti che lavorano anche per grandi nomi, inondano senza nessun controllo il sottosuolo di veleni.
Le cause del disastro
Le cause vanno ricercate in decenni dismaltimenti illegali, gestiti in parte dallacriminalità organizzata. Le indagini della Procura di Napoli e del NOE dei Carabinieri hanno documentatointerramenti illeciti di fanghi industriali, ceneri e scarti chimici in zone agricole o ex cave.
Migliaia di roghi continuano a essere accesi ogni anno, spesso anche con materiale plastico o elettronico. L’assenza storica di controlli ha permesso a questo fenomeno di espandersi, mentre moltebonifiche promesse sono rimaste incompiute.
Origine criminale
La causa è lo smaltimento illegale dei rifiuti di ogni tipo, anche quelli tossici, in maniera indiscriminata e non protetta, da parte di gruppi criminali organizzati ed il loro incenerimento mediante incendi a cielo aperto, che ha portato all’inquinamento di terreni e falde acquifere.
Queste imputazioni sono state riconosciute da numerose inchieste giudiziarie negli anni.
Le responsabilità
Gli enti preposti al controllo e monitoraggio del territorio, come l’ARPA e la Provincia, a lungo hanno chiuso gli occhi davanti a questo scempio, o hanno effettuato controlli spesso sotto soglia minima di campionamenti.
Cosa si sta facendo: progetti e il monitoraggio
From the 2016 sono attivi progetti comeSPES e Campania Trasparente, con il supporto dell’ISS, dell’Università Federico II e di ARPAC. Vengono utilizzatidroniper mappare i roghi, analisi del sangue della popolazione esposta e certificazioni agroalimentari per le produzioni locali.
Gli obiettivi sono di estendere i controlli, ed accelerare le bonifiche, che procedono a rilento: servono fondi, trasparenza e unastrategia coordinata tra enti locali e Stato. I cittadini chiedono soprattutto una cosa: poter vivere senza paura nella propria terra.
Sono stai impiegati anche i droni per monitorare incendi, e si è cercato di trovare un sistema di certificazioni GlobalGap per le produzioni agricole destinate alla vendita.
Gli effetti sanitari documentati
Si è verificato negli anni un’aumento di tumori, leucemie, malformations, che è stato confermato da diversi studi (Studio epidemiologico SENTIERI, ISS 2021) dal Registro tumori dell’ISS e sui prodotti ricavati dall’allevamento della zona, rilevati dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno.
Indicatore
Dati rilevati
Source
Comuni coinvolti
57 (45 in provincia di Napoli, 12 in provincia di Caserta)
Legge 6/2014, Gazzetta Ufficiale
Siti contaminati censiti
2.767
Studio epidemiologico SENTIERI, ISS 2021
Aumento tumori infantili
+20% rispetto alla media nazionale
Registro Tumori, ISS
Percentuale morti per malattie respiratorie
+13% negli uomini, +9% nelle donne
Studio SPES, Regione Campania 2016
Livelli di diossina nel latte
Fino a 10 volte superiori ai limiti
Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno
Progetti di bonifica attivi
Campania Trasparente, Progetto SPES, monitoraggio con droni
ARPAC, Regione Campania
Anche chi se n’è andato ha provato a denunciare lo scempio di cui è vittima questa terra. Come Antonio Giordano, direttore di un istituto per la ricerca oncologica a Filadelfia, che denuncia a gran voce quello che sta avvenendo nella sua terra d’origine, e si ribella al silenzio. Gli stessi medici che vivono e lavorano in queste zone hanno indicato alle ASL una situazione gravissima.
Nella sola Caivano, annota un medico, ‘its 1.500 pazienti negli ultimi 5 anni le richieste di codice d’invalidità per patologie oncologiche sono aumentate del 300%, passando da 136 of the 2008 a 420 nel 2012′. Ed il numero di aborti spontanei è oggi 1 its 7.
In un’intervista un noto ginecologo afferma di non consigliare più alle sue pazienti che sono incinta di mangiare verdure e latticini, perché teme che possano fare più male che bene. E, sempre a Caivano, la Guardia Forestale in un campo coltivato a ortaggi ha trovato pure iltoluene, un solvente industriale non idrosolubile molto inquinante e, obviously, cancerogeno.
Le prospettive: la sentenza europea
C’è chi propone soluzioni ‘fantasiose’ come convertire i terreni inquinati a canapa, che dovrebbe avere un’efficace azione di disinquinamento del suolo e del sottosuolo.
Resta comunque il fatto che oggi nelle ‘terre dei fuochi’ si continua come prima, a sversare senza controllo ogni tipo di sostanza ma la gente chiede a gran voce una sola cosa, che loStato intervenga. Perché oggi nessuno può più dire‘io non sapevo’.
Al momento è stata emessa una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per l’insufficiente intervento contro l’inquinamento nella Terra dei Fuochi. Un nuovo Commissario Straordinario Giuseppe Vadalà, nominato nel febbraio 2025 per coordinare la bonifica del territorio, a seguito della Il report ha evidenziato come il 90% delle bonifiche previste è ancora da attuare e
Siamo nelle mani del Governo per un piano d’azione concreto.
Altro sui disastri ambientali
Lo sapevi che ci sono vari tipi di reato ambientale? Ecco alcuni articoli a riguardo:
The European Week for Waste Reduction (HEAD) it is an initiative born within the LIFE + Program of the European Commission, with the aim of promoting the realization of awareness actions on sustainability and the correct management of waste over the course of a week.
It is an initiative that involves a wide range of audiences (public entities, companies, civil society and citizens). The purposes of SERR are the following:
• promote actions for waste reduction across Europe;
• increase awareness of possible reduction strategies and European and national environmental policies;
• highlight virtuous examples of waste reduction;
• highlight the connections between waste reduction, sustainable development and fight against climate change.
In 2015, thematic prevention days will focus on dematerialisation: Do more with less, promoting intelligent consumption and a consequent reduction of waste at source.
To focus on this issue, the Municipality of Ragusa, Esper and Svimed organize a day conference 28 November 2015 at Palazzo Cosentini, to illustrate the new waste management plan of the Municipality of Ragusa and present some initiatives developed in the Ibleo territory for the promotion of sustainable heritage management.
For more information: www.svimed.eu – email:info@svimed.eu – Tel: 0932 247643
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