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Ecco come preparare un detersivo per neonatocon prodotti naturali per lavare vestiti e pannolini del vostro bébé, e rispettare la sua cute delicata. Ma vi diamo anche dei consigli dermatologici sulla sua pelle sensibile e per evitare la dermatite ed in più la comparazione tra tutte le marche eco-bio più interessanti del 2025. Scopriamoli tutti!
Il neonato e la pelle sensibile
È importante sapere che nei primi due anni di vita l’epidermide del neonato è più sottile di circa il 30 % rispetto a quella adulta, ha un pH ancora vicino alla neutralità (≈ 6) e ghiandole sebacee quasi inattive.
Risultato: meno lipidi di superficie, più dispersione d’acqua e una porta d’ingresso privilegiata per agenti irritanti — dai tensioattivi dei detergenti alle comuni fragranze.
I disturbi della pelle del neonato
I problemi più frequenti del nostro piccolo sono:
Dermatite da pannolino: provocata dall’umidità e dall’occlusione continua del pannolino e per sfregamento dello stesso
Dermatite atopica/eczema costituzionale: interessa fino al 20 % dei lattanti italiani e si verifica quando la barriera indebolita fa penetrare allergeni e favorisce l’infiammazione di un eczema
Dermatiti da contatto (irritative e allergiche): provocate o aggravate da profumi, coloranti, conservanti presenti in detersivi e cosmetici
Xerosi (pelle secca) e piccole fissurazioni, soprattutto in inverno
Quando i prodotti lavanti diventano un problema
Numerosi studi clinici sulla dermatite atopica pediatrica mostrano che molti detergenti comuni contengonotensioattivi anionici — come SLS o SLES — capaci di rimuovere lipidi intercellulari e aumentare la perdita d’acqua transepidermica (TEWEL), con peggioramento della situazione di secchezza e favorendo la formazione di micro-lesioni della barriera.
Il rischio cresce se si usano prodotti ad alto potere schiumogeno-pH alcalino, ma anche per l’impiego di detergenti applicati puri direttamente sulla cute del piccolo.
Anche se si si eccede con la quantità di detersivo per lavare body, lenzuola e tutine del neonato, si rischia di aumentare la probabilità di rash cutanei e affezioni della pelle.
Le linee guida dei dermatologi sul bucato dei neonati
Se molte donne decidono di adottare regolarmente detersivi che rispettino non soltanto l’ambiente ma anche la fisiologia dei bambini, è interessante conoscere le linee guida dermatologi AIDECO e dell’ISS sul bucato baby.
Leggere sempre l’etichetta: meno ingredienti, meglio è
Non mescolare detergenti diversi, ad esempio la candeggina e l’ammoniaca creano clorammine tossiche
Tenere i prodotti fuori dalla portata dei bambini e nelle confezioni originali
Risciacquare a fondo indumenti e asciugamani
Usare guanti se la propria pelle è già irritata e applicare una crema emolliente dopo il contatto
In caso di dermatite persistente rivolgersi al pediatra: sintomi possono peggiorare con sovrainfezioni batteriche o fungine
Ricette fai-da-te per fare un detersivo per neonato con ingredienti naturali
Innanzitutto: meglio fare il bucato separato dal resto della famiglia. Per lavare a mano, basta usare un buon sapone di Marsiglia con l’aggiunta di bicarbonato per sbiancare e proteggere i capi.
Sulle macchie grasse si possono utilizzare ingredienti naturali come il succo di limone, l’olio di eucalipto, il talco o la farina.
Per fare in poco tempo un detersivo efficace e sicuro per lavare i body e le lenzuoline del vostro bébé ecco alcune formulazioni che si basano su tensioattivi molto delicati (sapone di Marsiglia o di Castiglia) e su additivi alcalini-ossidanti usati a dosi minime, in linea con le raccomandazioni di AIDECO (tensioattivi poco schiumogeni e pH fisiologico).
Detergente gel al sapone di Marsiglia
Questa è la ricetta di un gel ideale per i lavaggi quotidiani ed il bucato del bianco, e prevede un sapone di Marsiglia con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo, mentre, come ammorbidente leggero, è usato il bicarbonato, che tampona il pH.
Gli iIngredienti per 2,5 l di gel sono:
2,5 l di acqua
250 gr di sapone di Marsiglia in scaglie (con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo)
2 cucchiai di bicarbonato di sodio (ammorbidente leggero, tampona il pH)
Preparazione. Portate l’acqua a lieve ebollizione. Aggiungete le scaglie, mescolando finché si sciolgono. Fuori dal fuoco, frullate 1 minuto con mixer per evitare i grumi. Quando il composto intiepidisce, incorporate il bicarbonato. Versate in tanica pulita e dopo 24 ore diventerà un gel denso, da agitare prima dell’uso.
Dosaggio Lavatrice: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida
Detergente neutro al sapone di Castiglia
Questo detersivo è ideale per colori e capi delicati, e prevede l’uso del sapone di Castiglia, ottenuto solo da olio d’oliva, privo di profumi e solfati.
Ingredienti per ottenere 1 l di liquido detergente:
800 ml di acqua demineralizzata calda
150 ml di sapone di Castiglia liquido puro
2 cucchiai di bicarbonato (facoltativo, aumenta il potere pulente ma alza il pH)
1 cucchiaino acido citrico → riporta il pH vicino a 7 (scioglierlo prima in 30 ml d’acqua)
Preparazione. Sciogliete il bicarbonato nell’acqua calda e unite il sapone di Castiglia, mescolando piano per non fare schiuma. Aggiungete la soluzione di acido citrico, controllando che il pH finale sia fra 6,5 e 7 (con cartine tornasole). Conservate in flacone di vetro scuro; validità 3 mesi.
Dosaggio Lavatrice: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida
Detersivo in polvere delicato all’ossigeno attivo
Questa ricetta un po’ più energetica, è adatta al lavaggio dei body macchiati e dei pannolini lavabili. Il citrato di sodio sequestra calcare ed aiuta il risciacquo, mentre il percarbonato di sodio igienizza con ossigeno già a 40°.
400 gr di bicarbonato di sodio
250 gr di percarbonato di sodio
150 gr di citrato di sodio in polvere
50 gr di amido di riso
Preparazione. Mescolate le polveri in barattolo a bocca larga, agitandole con cucchiaio inox. Evitate ambienti umidi; aggiungete un sacchettino di gel di silice per mantenerle fluide.
Dosaggio Lavatrice: 1 cucchiaio (15 gr) direttamente nel cestello sopra i capi Pre-ammollo pannolini: 1 cucchiaio in 5 l di acqua calda 30 minuti, poi consueto ciclo
Ammorbidente ultra-delicato all’acido citrico al 15%
Oltre a rendere i capi morbidi, riduce il calcare e neutralizza i residui alcalini del detersivo. Considerate che i pediatri sconsigliano gli oli essenziali per i primi 3 mesi di vita, ma dopo, possono essere aggiunte 5 gocce per litro di un olio essenziale biologico dermo-tested della fragranza preferita, meflio se un olio essenziale di lavanda, agitando bene. Gli ingredienti per 1,150 l di liquido.
150 gr di acido citrico anidro (di tipo alimentare)
1 l d’acqua demineralizzata tiepida
Preparazione. Sciogliete l’acido citrico nell’acqua, travasate in una bottiglia in plastica HDPE.
Dosaggio Lavatrice: 80-100 ml nella vaschetta ammorbidente
Scheda ricette (ingredienti base + dosi)
Ecco uno schema riassuntivo delle nostre 4 ricette di detersivi delicati per il bucato del neonato.
Ricetta
Ingredienti principali
Preparazione
DosAGGI
Dove usarla
Gel di sapone di Marsiglia
• 2,5 l acqua
• 250 g scaglie sapone Marsiglia 72 %
• 2 cucchiai bicarbonato
1. Sciogli le scaglie in acqua bollente.
2. Frulla 1 min per omogeneizzare.
3. Intiepidendo, aggiungi bicarbonato.
4. Riposa 24 h → gel, agitare prima dell’uso.
Lavatrice : 70 ml / 4–5 kg
Mano : 1 cucchiaio / 5 l
Entrambi (quotidiano, capi chiari)
Detergente neutro al sapone di Castiglia
• 800 ml acqua demineralizzata
• 150 ml sapone di Castiglia liquido
• 2 cucchiai bicarbonato (opzionale)
• 1 cucchiaino acido citrico
1. Sciogli bicarbonato in acqua calda
2. Versa il Castiglia, mescola piano
3. Aggiungi citrico (pH ≈ 6,5–7)
4. Imbottiglia. Ha validità 3 mesi
Lavatrice: 60 m per 4 kg
Mano : 1 tappino (≈ 20 ml) per 5 l
Entrambi (colori e capi delicati)
Polvere delicata all’ ossigeno attivo
• 400 gr bicarbonato
• 250 gr percarbonato
• 150 gr citrato di sodio
• 50 gr amido di riso
1. Miscela le polveri in barattolo.
2. Aggiungi sacchetto gel di silice.
3. Chiudi ermetico; conserva al secco.
Lavatrice : 1 cucch. ≈ 15 g
Pre-ammollo : 1 cucch. / 5 l
Lavatrice o pre-ammollo pannolini
Ammorbidente all’acido citrico 15%
• 150 gr acido citrico
• 1 l acqua demin.
1. Sciogli citrico in acqua tiepida
2. Travasa in bottiglia HDPE
3. Agita prima dell’uso
80–100 ml nella vaschetta
(nessun profumo nei primi 3 mesi)
Solo lavatrice (fase ammorbidente)
Consigli per il bucato del neonato
Sono in molte le donne che scelgono di optare per comportamenti e acquisti bio quando diventano mamme, perché cominciano ad avere una maggiore sensibilità verso l’idea di sostenibilità. Uno degli aspetti che più coinvolge le neo-mamme è il bucato e una delle domande più ricorrenti è: come posso pulire a fondo i suoi vestitini senza risultare aggressiva per la delicata pelle del mio bébé?
Sfatiamo subito alcuni miti: per lavare bene gli indumenti di un neonato
non è indispensabile sterilizzarli a temperature molto alte, anzi, secondo alcuni esperti questa modalità li renderebbe meno protetti e più esposti alla contaminazione di agenti esterni nocivi, e di sicuro se si utilizzano detersivi in grande quantità, rischiamo ai piccoli dermatiti varie.
l’uso dell’ammorbidente è sconsigliato in quanto deposita un film trasparente sui tessuti che può causare allergie alla pelle. Se si utilizza un mezzo bicchiere di aceto bianco, i vestitini del piccolo resteranno ugualmente morbidi e soffici, senza risultare dannosi.
è meglio evitare trattamenti sbiancanti con additivi e candeggi vari, per evitare il rischio di dermatiti e allergie a carico della loro pelle delicata. Ricordiamo che a parte alcuni capi in cui una detersione ‘energica’ è essenziale perché sono sempre molto sporchi, come pannolini in tessuto, bavaglini e lenzuola, tutto il resto non necessità di forti azioni lavanti.
si consiglia di stendere i vestiti dei piccoli richiede maggiore attenzione e al rovescio perché non ingialliscono. Fate attenzione se gli indumenti si asciugano all’esterno. Infatti sarebbe meglio evitare gli orari della mattina e del tardo pomeriggio perché sono quelli con maggiore concentrazione di traffico e di polveri sottili che potrebbero contaminare le fibre dei vestiti.
Buone pratiche per fare le ricette di detersivi
Niente profumo nei primi mesi: gli allergeni delle fragranze sono segnalati dai dermatologi AIDECO come causa frequente di dermatite da contatto.
Usare preparati neutri (pH 6-7) e ben risciacquati che limitano la TEWL e l’irritazione
Mettere un’etichetta con nome e data di preparazione su ogni flacone e agitare sempre prima dell’uso
Conserva lontano da luce-umidità e, naturalmente, fuori dalla portata dei più piccoli.
Con queste formule essenziali riduci tensioattivi aggressivi, allergeni e residui alcalini, offrendo alla pelle ancora immatura del neonato un bucato davvero skin-friendly.
Fonti scientifiche
L’aumento delle allergie è un dato oggettivo che ormai numerosi studi confermano essere legato all’eccessiva pulizia degli ambienti in cui viviamo.
Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sul bucato e i detersivi da usare per rlavare i panni dei neonati in maniera sicura.
Gli ingredienti evitare nei detersivi per neonato
La scelta del detersivo per lavare i vestiti del bébé passa anche dall’etichetta e dall‘INCI. Controllate che non ci siano questi ingredienti che devono per legge essere citati obbligatoriamente se presenti in quantità oltre l’1%.
Tensioattivi anionici forti come Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES), Ammonium Lauryl/Lauryl Ether Sulfate, Sodium Coco Sulfate, perché rimuovono troppi lipidi della barriera cutanea e ne alterano il naturale equilibrio, causando il rischio di dermatite irritativa, specialmente sotto i 12 mesi.
Tensioattivi zuccherini come il coco-glucoside, decyl-glucoside, o saponi potassici di oli vegetali.
Profumi sintetici e allergeni come Linalool, Limonene, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Benzyl Alcohol, musk sintetici. Sono i primi imputati nelle dermatiti allergiche da contatto infantili allergie respiratorie. Ricordate che la direttiva 2003/15/CE ne elenca 26 come obbligo di dichiarazione
Formulazioni senza profumo oppure fragranze certificate IFRA a tenore inferiore a 0,01%
Conservanti altamente sensibilizzanti come Methyl-/Methylchloro-isothiazolinone (MI/MCI), Benzisothiazolinone, cessori di formaldeide (DMDM Hydantoin, Imidazolidinyl Urea, Quaternium-15). Questi sono i principali agenti di eczemi professionali. L’EWG li classifica a rischio allergico alto
Sorbato di potassio, benzoato di sodio, fenossietanolo ad un valore inferiore allo 0,8%.
Sbiancanti ottici (optical brighteners) come il Disodium Distyryl Biphenyl Disulfonate, Tinopal CBS-X, Stilbene 120, che si depositano in fibra e possono rimanere a contatto con la pelle, con potenziale fotosensibilizzante; inutili per capi baby
Percarbonato di sodio (ossigeno attivo) dopo i 40°
Candeggianti al cloro Sodium Hypochlorite, Dichloroisocyanurate Irritazione cutanea, rilascio di clorammine se miscelati; ISS li sconsiglia per il bucato infantile salvo sporco biologico estremo.
Ossigeno attivo e semplici temperature oltre 60°
Ftalati e fissatori di profumo come il Diethyl Phthalate (DEP), che sono classificati come interferenti endocrini sospetti e sono vietati in molti prodotti, ma sono ancora presenti in alcuni detersivi profumati
Detergenti senza fragranze sintetiche
Coloranti sintetici CI 42090, CI 45100, CI 18050… che non hanno nessuna utilità funzionale, ma sono portatori di possibili allergie o rilascio metalli pesanti come nichel e cromo
Formule incolori o colorate con estratti vegetali certificati.
Enzimi proteolitici ad alta concentrazione come Protease, Amylase, Subtilisin. Sono utili contro macchie proteiche ma possono aumentare la reattività cutanea su pelle atopica; evitare se il bimbo presenta eczema. Meglio usarli solo in detergenti specifici per pannolini, ben risciacquati
EDTA e fosfonati come il Tetrasodium EDTA ed HEDP. Non sono irritanti ma persistono nell’ambiente. e infatti molte certificazioni eco-bio li escludono.
Citrato di sodio e gluconato di sodio
Parabeni a catena lunga come Butyl-, Propyl-, Isobutyl-paraben che hanno probabili attività estrogeno-simile e la cui presenza oggi è rara, ma da evitare soprattutto in prodotti baby secondo principio di precauzione. Sono altamente inquinanti e potenzialmente tossici per l’organismo
Un detersivo per neonati non ha profumazioni artificiali e contiene tensioattivi di origine vegetale, ed è preferibile che sia certificato da un’ente sicuro e affidabile (EU Ecolabel, ICEA Eco-Bio, AIAB Detergenza) che escludono dallo standard molte di queste sostanze.
L’aceto come ammorbidente per il bucato dei neonati
L’aceto è attivo grazie all’acido acetico (pH ≈ 2,5) che scioglie il carbonato di calcio, quello che rende l’acqua dura, e dà rigidità alle fibre dei tessuti. In teoria è utile, perché aiuta a rimuovere i residui alcalini dei detersivi che possono irritare la pelle.
Eventuali residui nei capi sono comunque più bassi del valore in cui può diventare irritante per la cute. Dunque, per la maggior parte dei lattanti è un ingrediente sicuro. Se però il piccolo ha un eczema atopico, il lieve pH acido può pizzicare sulle micro-lesioni.
L’odore caratteristico svanisce quasi del tutto all’asciugatura, ma su tessuti spessi come spugna e panni di microfibra, può persistere, ma non è certo tossico.
Inoltre, bisogna ricordare che la sua acidità nel tempo può intaccare le guarnizioni in gomma e le parti metalliche, specie se usato a ogni lavaggio.
Le linee guida dermatologiche AIDECO consigliano di usare degli ammorbidenti senza allergeni e con pH neutro e non citano l’aceto come opzione raccomandata. Meglio quindi preferire soluzioni più stabili di pH come l’acido citrico.
L’alternativa consigliata è una soluzione al 15% di acido citrico. Basta sciogliere 150 gr di acido citrico anidro in 1 l di acqua demineralizzata e usarne 80–100 ml nella vaschetta ammorbidente.
Questo prodotto è meno corrosivo dell’aceto per le parti meccaniche e non ha nessun odore residuo, pur sciogliendo il calcare più efficacemente e abbassando la durezza dell’acqua, così è utile anche per i pannolini lavabili.
Quando iniziare a lavare il corredino del neonato
Di solito si consiglia di lavare tutto il corredino (body, tutine, lenzuolini, copertine di cotone imbottito o lana) 3-4 settimane prima della data presunta del parto, cioè fra la 34ᵃ e la 36ᵃ settimana di gravidanza.
Così avrete il tempo di far asciugare e riporre i capi in ordine prima dell’arrivo del bebé.
Anche i nuovi capi o i regali dell’ultimo minuto vanno sempre lavati prima di metterli al neonato. Se il corredino resta inutilizzato per oltre 2-3 mesi in armadio, un lavaggio rapido a 30° senza detersivo (solo ammorbidente naturale e risciacquo) toglie l’eventuale polvere accumulata.
Come lavare body e tutine per un neonato
Ecco i nostri consigli su come lavare body e corredino del neonato in poche mosse:
Separate per colore e tessuto. Bianchi e capi chiari da un lato, colorati e scuri dall’altro, cotone leggero separato da lana o spugna.
Scegliete un detersivo delicato con formulazione baby ed eco-bio, senza sbiancanti ottici né profumo intenso con un dosaggio leggermente inferiore a quello indicato
Impostate il programma. Quello per il cotone a 30°–40° per l’uso quotidiano, a 60° solo se ci sono macchie di feci-urina abbondanti. Oppure il ciclo “delicato” o “baby care” con risciacquo extra.
Candeggina. Niente candeggio al cloro, se serve igienizzare i bianchi, aggiungete 1 cucchiaio di percarbonato (ossigeno attivo) a 40°
Ammorbidente. Usate come ammorbidente solo dell’acido citrico al 15% nella dose di 80 ml nella vaschetta per non avere residui alcalini e ammorbidire le fibre
Evitate profumi e oli essenziali nei primi 3 mesi
Stendete all’aria (meglio al sole lieve) o usate l’asciugatrice a bassa temperatura
Passate il ferro sul rovescio per eliminare batteri residui e distendere le cuciture: i capi più morbidi sulla pelle del bebé
Così si riducono le irritazioni cutanee, si prolunga la durata dei tessuti e si mantieni il corredino pronto per l’uso in totale sicurezza.
Quale smacchiatore per i vestiti dei neonati
In pratica è utile usare un oxi-smacchiatore granulare (da aggiungere al detersivo) o uno spray enzimatico baby certificato eco-bio. Questa è la scelta più sicura e delicata per rimuovere le macchie del corredino.
Il prodotto deve avere una base di ossigeno attivo (percarbonato di sodio) per sbiancare e igienizzare sopra i 40°, ma senza cloro né profumi.
Inoltre, è importante che abbia un contenuto enzimatico lieve, ad esempio la proteasi e l’amilasi rimuovono le macchie di latte, pappa e feci, ma la formula deve essere nickel tested e senza sbiancanti ottici.
Infine è opportuno che non ci siano solventi o candeggianti al cloro, come candeggina, ammoniaca, nafta o acetati che irritano la pelle e rovinano le fibre.
Si consiglia di controllare che abbia una certificazione eco-bio (ICEA, Ecolabel, AIAB) per garantire l’assenza di allergeni e conservanti ad alto rischio.
Marche eco-bio 2025: qual è il miglior detersivo per neonato
Ovviamente nei negozi e nella GDO di molte città sono in vendita buoni detersivi adatti ai neonati: alla spina o confezionati, liquidi o in polvere, l’offerta del settore è ampia (tra i principali: detersivo in polvere per lavatrice Esselunga Ecolabel, Coop Viviverde, detersivo liquido lavatrice per capi delicati EcorNaturasì). Per i più esigenti e attenti all’etica sostenibile invece sono tanti anche i siti web e i forum dedicati che offrono consigli pratici.
Insomma, tra quelli in commercio, potrete trovare i prodotti che si adattano alle esigenze della pelle del vostro piccolo in maniera eccellente e usano prodotti di ottima qualità. Ecco allora una tabella comparativa che vi aiuterà nella scelta secondo vari parametri, sia di efficacia, che sicurezza, oltre che per rapporto qualità-prezzo tra i marchi eco-bio più cercati.
Prodotto
Efficacia
(★ 1–5)
Sicurezza E Pelle sensibile
Fascia prezzo
(EURO/L)
Certificazioni
INCI sintetico
Winni’s Baby
★★★★☆
Ipoallergenico, nickel tested, profumo delicato
≈ 5,8 euro/L
EU Ecolabel, Vegan OK
5-15 % tensioattivi non-ionici di origine vegetale, < 5 % anionici, enzimi, parfum
Tutto per la scelta dei migliori fiori da davanzale: quando pensiamo a un davanzale fiorito, la prima cosa che vogliamo è colore, resistenza e poco impegno. Alcuni fiori si adattano perfettamente a questa esigenza e possono fare la differenza anche a livello di percepito della vostra abitazione.
Tra i più affidabili ci sono i garofanini, veri stakanovisti del balcone: richiedono pochissima manutenzione, resistono al sole diretto e regalano fioriture per mesi. Ottimi anche i gerani zonali, che tollerano bene il caldo e sono perfetti per davanzali esposti a sud.
Altrettanto tosti sono le begonie, soprattutto le varietà semperflorens: fioriscono dalla primavera fino ai primi freddi e non si lamentano se saltiamo un’annaffiatura.
Esposizione al sole: ogni fiore ha il suo posto
Non tutti i davanzali sono uguali. C’è chi ha il sole tutto il giorno e chi vive in ombra quasi costante. Ecco qualche dritta per scegliere bene.
Per posizioni soleggiate puntiamo su portulaca e lobelia. La prima ama il caldo secco e regala fiori vistosi; la seconda, più delicata, va annaffiata con regolarità ma ama la luce diretta.
Ecco i fiori della Lobelia
Nei davanzali esposti a nord o in ombra, brillano piante come impatiens e edera geranio. L’impatiens colora anche gli angoli più bui, mentre l’edera geranio offre un bel contrasto tra foglie ricadenti e fiori vivaci.
belle queste due impatiens
Fiori profumati per un effetto wow
Un bel davanzale non deve solo essere bello da vedere: se aggiungiamo il profumo, l’effetto è doppio. Alcuni fiori sono perfetti per questo.
I gelsomini nani sono ideali per gli spazi piccoli, rilasciano un profumo inconfondibile senza invadere troppo. Anche il pisello odoroso, rampicante e coloratissimo, si presta benissimo al vaso: richiede solo un piccolo sostegno.
Altre opzioni interessanti: lavanda nana, che tiene anche lontane le zanzare, e menta fiorita, decorativa e utile in cucina.
Tocchi creativi per un davanzale che si fa notare
Oltre alla scelta dei fiori, possiamo giocare con forme e accostamenti. Alcuni abbinamenti semplici rendono il davanzale ancora più scenografico.
Accoppiamo calibrachoa e petunie per un’esplosione di colori
Alterniamo fiori cascanti con varietà più compatte per dare movimento
Un’idea in più? Usiamo vasi colorati o sospesi per creare dinamismo e verticalità, sfruttando ogni centimetro anche in spazi stretti.
I miei fiori da davanzale preferiti
Infine per farvi capire i miei gusti ho realizzato una infografica che vi elenca quelli che a me piacciono di più, fatemi sapere nei commenti se siete d’accordo o se avete altri gusti.
Migliori fiori da davanzale: ecco i miei preferiti, gerani, petunie, campanule, begonie e pervinche
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa che nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla corretta gestione dei rifiuti nel corso di una settimana.
E‘ un’iniziativa che coinvolge una vasta gamma di pubblico (enti pubblici, imprese, società civile e cittadini). Gli scopi della SERR sono i seguenti:
• promuovere azioni per una riduzione dei rifiuti in tutta Europa;
• accrescere la consapevolezza sulle possibili strategie di riduzione e sulle politiche europee e nazionali in materia ambientale;
• porre in evidenza esempi virtuosi di riduzione dei rifiuti;
• sottolineare le connessioni esistenti tra riduzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e lotta contro i cambiamenti climatici.
Nel 2015, le giornate tematiche di prevenzione si concentreranno sulla Dematerializzazione: Fare di più con meno, promuovendo un consumo intelligente e ad una conseguente riduzione dei rifiuti alla fonte.
Per porre attenzione su questo tema, il Comune di Ragusa, Esper e la Svimed organizzano una conferenza giorno 28 Novembre 2015 a Palazzo Cosentini, per illustrare il nuovo piano di gestione dei rifiuti del Comune di Ragusa e presentare alcune iniziative sviluppate sul territorio Ibleo per la promozione della gestione sostenibile del patrimonio.
Per maggiori informazioni: www.svimed.eu – email:info@svimed.eu – Tel: 0932 247643
Gentili Utenti,
chiediamo la vostra collaborazione al fine di ottenere una valutazione sulla qualità dei servizi e delle iniziative realizzate nell’ambito del progetto SMOT con l’implementazione dell’ecostazione EcogReenibla, Largo san Paolo Ragusa Ibla.
Il vostro giudizio ci servirà per misurare il vostro grado di soddisfazione, nell’ottica di migliorare il servizio offerto e di adeguarlo alle vostre aspettative.
Da mercoledì 27 maggio si terrà il primo dei cinque incontri partecipati con la cittadinanza per raccogliere spunti e informazioni, in vista della stesura finale del nuovo piano di raccolta domiciliare dei rifiuti predisposto dall’Amministrazione Comunale.
Consulta il calendario e trova quello più vicino a te!
La tua opinione è importante per noi: compila il breve questionario online, il tuo prezioso contributo verrà preso in considerazione e discusso durante gli incontri
L’anonimato è totale – puoi compilare il questionario anche da casa in totale discrezione.
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